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Alfredo Falvo – Lost Angels
Con Lost Angels Alfredo Falvo racconta la vita degli “sfortunati” di Skid Row: vasto quartiere di Los Angeles che comprende circa 20 isolati dove vivono più di 25.000 senzatetto che ignorano la parola speranza e si trovano al di sotto della soglia di povertà. Qui il “Sogno Americano” si è trasformato in un inferno
Comunicato stampa
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Con Lost Angels Alfredo Falvo racconta la vita degli “sfortunati” di Skid Row: vasto quartiere di Los Angeles che comprende circa 20 isolati dove vivono più di 25.000 senzatetto che ignorano la parola speranza e si trovano al di sotto della soglia di povertà. Qui il “Sogno Americano” si è trasformato in un inferno in cui dilagano alcool, droghe pesanti e prostituzione, malattie come l’epatite virale e l’AIDS, oltre ai disturbi psichici. Pochi si possono permettere una camera fatiscente in uno dei miserabili alberghi del quartiere, qualcuno riesce a trovare alloggio nei dormitori allestiti dalle missioni, molti (l’88%) bivaccano per strada in tende di fortuna o in scatole di cartone.
A Los Angeles il 6% degli abitanti ha un reddito che supera i 150.000 dollari l’anno, un vero record di ricchezza. Ma Los Angeles ha anche un’altra faccia. Con i suoi più di 80.000 senza tetto è anche la prima metropoli del Terzo Mondo negli Stati Uniti. Una metropoli della povertà che ha il suo “centro” nella zona di Skid Row, dove dal 1970 l’amministrazione cittadina ha deciso di concentrare i senzatetto, creando un vero e proprio ghetto della miseria.
Alfredo Falvo mostra questo universo ponendosi dalla parte degli umili, dei sofferenti, creando fotografie intense ma senza intenti moralistici, che non indulgono allo spettacolo della sofferenza e del degrado. Sempre rispettoso degli altri e della loro storia, ha costruito un racconto visivo proteso a mostrare la vita di Skid Row in tutti i suoi molteplici aspetti, anche quelli in cui traspare la speranza, il desiderio vitale di ridere e scherzare nonostante tutto. Ha inoltre seguito e documentato gli interventi della polizia e dei pompieri e, grazie all’aiuto dell’associazione privata The Midnight Mission (che interviene offrendo cibo, posti letto, aiuti medici e psicologici), è riuscito anche a raccontare l’impegno e gli interventi offerti dalle missioni. Per lui, che ha studiato presso l’International Center of Photography di New York, vale forse ancora quello che disse il grande fotografo W. Eugene Smith verso la fine della sua carriera: “Ho spesso cercato gli ultimi per parlare al loro posto. Posso farlo, se credo nella loro causa, con una voce che loro non posseggono”. Una voce che cerca di ridare una storia e una dignità a persone che l’hanno persa o rischiano di perderla. Nella speranza che nessuno dica più, come George, 65 anni, senzatetto: “Non siamo considerati individui. Nessuno pensa che dobbiamo considerarci tali. Noi siamo una disgrazia. Accidenti a noi. Fine della storia”.
Gigliola Foschi, curatrice della mostra
Biografia
Alfredo Falvo nasce a Chianciano Terme nel 1972. Nel 1998 si trasferisce a New York per studiare fotografia presso l'International Center of Photography dove, nel 2000, si diploma in Fine Art Photography. Nello stesso periodo effettua uno stage presso l'agenzia Magnum, N.Y., dove sviluppa ulteriormente il suo interesse per il reportage. Nel 2001, tornato in Italia, inizia a lavorare sia in campo pubblicitario che giornalistico. Nel 2003, grazie a una borsa di studio, partecipa a un corso di fotogiornalismo presso l'Istituto Europeo di Design di Roma. Le sue fotografie, pubblicate su varie riviste sia in Italia che all'estero, sono state esposte in Europa e negli Stati Uniti ed hanno fatto parte di festival quali Fotonoviembre (biennale di fotografia, Tenerife) e Visa Pour l'Image (proiezioni serali), Perpignan, Francia.
Dal 2006 collabora con l’agenzia Contrasto.
A Los Angeles il 6% degli abitanti ha un reddito che supera i 150.000 dollari l’anno, un vero record di ricchezza. Ma Los Angeles ha anche un’altra faccia. Con i suoi più di 80.000 senza tetto è anche la prima metropoli del Terzo Mondo negli Stati Uniti. Una metropoli della povertà che ha il suo “centro” nella zona di Skid Row, dove dal 1970 l’amministrazione cittadina ha deciso di concentrare i senzatetto, creando un vero e proprio ghetto della miseria.
Alfredo Falvo mostra questo universo ponendosi dalla parte degli umili, dei sofferenti, creando fotografie intense ma senza intenti moralistici, che non indulgono allo spettacolo della sofferenza e del degrado. Sempre rispettoso degli altri e della loro storia, ha costruito un racconto visivo proteso a mostrare la vita di Skid Row in tutti i suoi molteplici aspetti, anche quelli in cui traspare la speranza, il desiderio vitale di ridere e scherzare nonostante tutto. Ha inoltre seguito e documentato gli interventi della polizia e dei pompieri e, grazie all’aiuto dell’associazione privata The Midnight Mission (che interviene offrendo cibo, posti letto, aiuti medici e psicologici), è riuscito anche a raccontare l’impegno e gli interventi offerti dalle missioni. Per lui, che ha studiato presso l’International Center of Photography di New York, vale forse ancora quello che disse il grande fotografo W. Eugene Smith verso la fine della sua carriera: “Ho spesso cercato gli ultimi per parlare al loro posto. Posso farlo, se credo nella loro causa, con una voce che loro non posseggono”. Una voce che cerca di ridare una storia e una dignità a persone che l’hanno persa o rischiano di perderla. Nella speranza che nessuno dica più, come George, 65 anni, senzatetto: “Non siamo considerati individui. Nessuno pensa che dobbiamo considerarci tali. Noi siamo una disgrazia. Accidenti a noi. Fine della storia”.
Gigliola Foschi, curatrice della mostra
Biografia
Alfredo Falvo nasce a Chianciano Terme nel 1972. Nel 1998 si trasferisce a New York per studiare fotografia presso l'International Center of Photography dove, nel 2000, si diploma in Fine Art Photography. Nello stesso periodo effettua uno stage presso l'agenzia Magnum, N.Y., dove sviluppa ulteriormente il suo interesse per il reportage. Nel 2001, tornato in Italia, inizia a lavorare sia in campo pubblicitario che giornalistico. Nel 2003, grazie a una borsa di studio, partecipa a un corso di fotogiornalismo presso l'Istituto Europeo di Design di Roma. Le sue fotografie, pubblicate su varie riviste sia in Italia che all'estero, sono state esposte in Europa e negli Stati Uniti ed hanno fatto parte di festival quali Fotonoviembre (biennale di fotografia, Tenerife) e Visa Pour l'Image (proiezioni serali), Perpignan, Francia.
Dal 2006 collabora con l’agenzia Contrasto.
20
settembre 2007
Alfredo Falvo – Lost Angels
Dal 20 settembre al 24 ottobre 2007
fotografia
Location
FNAC
Milano, Via Torino, (Milano)
Milano, Via Torino, (Milano)
Orario di apertura
Lun-sab: dalle 9.30 alle 20
Dom: dalle 10 alle 20
Vernissage
20 Settembre 2007, ore 18
Autore