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Spac.Time_in_the_meantime
Souvenir, opere d’arte, toys e riflessioni sulla perdita della fantascienza
Comunicato stampa
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Sono passati 38 anni da quel fatidico giorno del '69 in cui quel brav'uomo di Armstrong posò il primo piede sulla luna. Sono passati 38 anni durante i quali la luna, ormai conquistata, è scivolata lentamente dal ruolo di protagonista dei sogni di ogni uomo e di ogni tempo, a semplice argomento fuori moda dei programmi spaziali d'oltre oceano. Infatti, se la vergine luna del passato riusciva ad alimentare da sola i motori della fantascienza, ad ispirare la letteratura romantica e visionaria ed a promuovere il connubio tra la vita di ogni notte e la scienza virtuale, quella ormai vissuta e celebrata del presente non è altro che l'immagine di un satellite freddo e desolato in cui non vi sono che sassi, impronte di stivali, e piccole bandiere a stelle e strisce ricamate a mano. Dunque, non è con lo storico sbarco che abbiamo conquistato la luna, ma anzi; proprio con esso l'abbiamo definitivamente persa trasformandola in un misero ricordo. Basta vedere come i film di fantascienza non siano più di fantascienza, come i giocattoli per bambini non siano più i mostri e le astronavi stellari e come nessuno più al mondo, in fin dei conti, pensi più allo spazio come un luogo da esplorare. Tutti argomenti, questi, che possono indurci paradossalmente a capire che è proprio per colpa di Armstrong che abbiamo perso la nostra amata luna.
Ma le sorprese non finiscono mai e così una notizia di questi ultimi mesi inerente il misterioso allunaggio del LEM in quel caldo luglio del '69, sembra far ricadere la vicenda lunare in un poderoso vortice di dubbi e misteri. "ABBIAMO PERSO I FILMATI DELLA LUNA" scrive infatti la NASA in un comunicato alla stampa mondiale. Allo scadere degli anni durante i quali le immagini video erano dovute rimanere segrete come da protocollo negli uffici di Cape Canaveral, i giornalisti e gli studiosi che si erano precipitati per richiedere il tanto atteso materiale si sono sentiti rispondere che le registrazioni originali del primo uomo sulla luna erano state smarrite e che di esse non esistevano neppure delle copie. Tutti allora avranno certamente ripensato al celebre film "capricorn one" nel quale lo sbarco su Marte viene simulato in modo hollywooddiano dal governo americano per non far perdere l'interesse della nazione nei confronti dei programmi spaziali. Come è possibile infatti che la NASA possa aver perso una cosa di un simile valore? Considerando poi che gran parte degli scettici che avevano riscontrato delle anomalie nelle riprese aspettavano da anni quei filmati per verificarne o meno l'autenticità, com'è possibile che la risposta degli uffici della NASA sia stata semplicemente "non li abbiamo"?.
Rimane quindi il dubbio sull'autenticità di quel viaggio che ha portato l'uomo sulla luna. Un dubbio che nessuno forse riuscirà mai a sciogliere e che d'ora in poi, proprio per questo motivo, confonderà sicuramente le opinioni della gente dividendoli sempre di più tra tifosi di Armstrong e scettici della NASA. Quello che è certo è che le prove, non esistendo più, lasceranno volentieri il posto a quella timida fantascienza, rimasta a lungo in letargo, e che ora potrebbe forse tornare a sognare. E così, una volta che questo sospetto dovesse riportarci addirittura a vedere la luna come un orizzonte lontano, chissà allora quanti omini verdi, dischi volanti e esplorazioni stellari comincerebbero a ripopolare i sogni pronosticando il domani…
Ma le sorprese non finiscono mai e così una notizia di questi ultimi mesi inerente il misterioso allunaggio del LEM in quel caldo luglio del '69, sembra far ricadere la vicenda lunare in un poderoso vortice di dubbi e misteri. "ABBIAMO PERSO I FILMATI DELLA LUNA" scrive infatti la NASA in un comunicato alla stampa mondiale. Allo scadere degli anni durante i quali le immagini video erano dovute rimanere segrete come da protocollo negli uffici di Cape Canaveral, i giornalisti e gli studiosi che si erano precipitati per richiedere il tanto atteso materiale si sono sentiti rispondere che le registrazioni originali del primo uomo sulla luna erano state smarrite e che di esse non esistevano neppure delle copie. Tutti allora avranno certamente ripensato al celebre film "capricorn one" nel quale lo sbarco su Marte viene simulato in modo hollywooddiano dal governo americano per non far perdere l'interesse della nazione nei confronti dei programmi spaziali. Come è possibile infatti che la NASA possa aver perso una cosa di un simile valore? Considerando poi che gran parte degli scettici che avevano riscontrato delle anomalie nelle riprese aspettavano da anni quei filmati per verificarne o meno l'autenticità, com'è possibile che la risposta degli uffici della NASA sia stata semplicemente "non li abbiamo"?.
Rimane quindi il dubbio sull'autenticità di quel viaggio che ha portato l'uomo sulla luna. Un dubbio che nessuno forse riuscirà mai a sciogliere e che d'ora in poi, proprio per questo motivo, confonderà sicuramente le opinioni della gente dividendoli sempre di più tra tifosi di Armstrong e scettici della NASA. Quello che è certo è che le prove, non esistendo più, lasceranno volentieri il posto a quella timida fantascienza, rimasta a lungo in letargo, e che ora potrebbe forse tornare a sognare. E così, una volta che questo sospetto dovesse riportarci addirittura a vedere la luna come un orizzonte lontano, chissà allora quanti omini verdi, dischi volanti e esplorazioni stellari comincerebbero a ripopolare i sogni pronosticando il domani…
05
luglio 2007
Spac.Time_in_the_meantime
Dal 05 al 14 luglio 2007
Location
EX CONSERVATORIO SAN GIOVANNI
Pistoia, Corso Antonio Gramsci, 41, (Pistoia)
Pistoia, Corso Antonio Gramsci, 41, (Pistoia)
Orario di apertura
giovedì e venerdì, 21 -23; sabato e domenica, 16 – 23
Vernissage
5 Luglio 2007, ore 21.30
Curatore