Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Vinicio Ferri – Vita e luce
La mostra presenta alcuni dei più significativi lavori realizzati tra il 1997 e il 2007: più di venti opere in bianco e nero, a tiratura limitata, per conoscere i più intimi e non largamente diffusi lavori del fotografo/artista
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura sabato 23 giugno alle 18.30 la personale del fotografo Vinicio Ferri presso la galleria Art Box di Bracciano.
La mostra presenta alcuni dei più significativi lavori realizzati tra il 1997 e il 2007: più di venti opere in bianco e nero, a tiratura limitata, per conoscere i più intimi e non largamente diffusi lavori del fotografo/artista. Perché nella vita Ferri è infatti noto al grande pubblico come “fotografo dell’amore”. Realizza straordinari servizi fotografici in cui poeticamente ritrae con un occhio tutto suo il giorno più importante della vita di ognuno riuscendo ad impressionare e fermare nel tempo ogni minimo particolare di un matrimonio.
Ma allo stesso tempo c’è tutto un altro mondo in bianco e nero da scoprire: da Ontologia del quotidiano - gli stracci di Rosa a Silenzi fino ad uno degli ultimi lavori: La Natura del Ritorno.
Iniziando il percorso proprio con Ontologia del quotidiano - gli stracci di Rosa attraverso una chiave di lettura per certi versi dadaista l’artista ci riporterà a consuetudini quasi del tutto scomparse – grazie agli stracci della zia dell’artista, Rosa per l’appunto e che prima di lei furono di nonna Santina.
Lo straccio diviene dunque impronta fotografica, fortemente caratterizzata dalle molteplici scelte di stampa realizzate in camera oscura dall’autore che gli dona la forza della memoria: ognuno ha un’età, una storia e un passato da ricordare e raccontare.
Come nel caso di “Per non lasciare striature” opera in copia unica montata su poliplatt che narra di quando la signora lavava gli elementi in acciaio del bagno perché “strizzando bene” li lucidava perfettamente. O come “La camera degli sposi – dentro la lana delle nozze”: storia di una federa bianca del corredo che a un certo punto diviene copertura dello spazzolone per pulire i muri senza graffiarne le superfici.
E così lo sporco diviene traccia di una pulizia simbolica. La materia si imbeve di luce, permettendo a Ferri di giocarci impressionandone contorni, forme e fibre.
È invece un omaggio ai paesaggi a fiori e a frutti, La Natura del Ritorno, lavoro che si è fatto libro, accompagnando l’omonima raccolta di poesie di Daria Sanminiatelli. Primissimi piani così come ampie vedute donano allo spettatore la bellezza del perdersi e del fermarsi a riflettere sull’unicità della natura. Bianchi e neri dallo sfondo a volte spiccatamente impressionistico carezzano prati e specchi d’acqua, ripari dal sole e rugose cortecce
Ed infine Silenzi: lavoro a quattro mani nato da un gruppo di fotografia creativa formatosi nel ‘97. Le opere in miniatura realizzate su supporto in alluminio colgono un mondo prettamente introspettivo. Silente.
Ferri ritrae luoghi terreni e del pensiero in cui di solito ci troviamo soli, immersi nella riflessione sulle nostre condizioni esistenziali a guardare verso l’esterno/’interno di noi stessi.
Ed ecco che la scelta dello sfocato risulta quanto mai opportuna per rappresentare un’ “immagine soprappensiero” di attesa e silenzio. In queste opere possiamo sentire venir meno il rumore del mare, il fruscio degli alberi, i primi vagiti di un bambino o l’immenso silenzio di un notturno d’estate.
Opere volutamente in miniatura per un rapporto ancora più intimo, di vicinanza e di ascolto di una realtà che sta dietro il visibile.
La mostra presenta alcuni dei più significativi lavori realizzati tra il 1997 e il 2007: più di venti opere in bianco e nero, a tiratura limitata, per conoscere i più intimi e non largamente diffusi lavori del fotografo/artista. Perché nella vita Ferri è infatti noto al grande pubblico come “fotografo dell’amore”. Realizza straordinari servizi fotografici in cui poeticamente ritrae con un occhio tutto suo il giorno più importante della vita di ognuno riuscendo ad impressionare e fermare nel tempo ogni minimo particolare di un matrimonio.
Ma allo stesso tempo c’è tutto un altro mondo in bianco e nero da scoprire: da Ontologia del quotidiano - gli stracci di Rosa a Silenzi fino ad uno degli ultimi lavori: La Natura del Ritorno.
Iniziando il percorso proprio con Ontologia del quotidiano - gli stracci di Rosa attraverso una chiave di lettura per certi versi dadaista l’artista ci riporterà a consuetudini quasi del tutto scomparse – grazie agli stracci della zia dell’artista, Rosa per l’appunto e che prima di lei furono di nonna Santina.
Lo straccio diviene dunque impronta fotografica, fortemente caratterizzata dalle molteplici scelte di stampa realizzate in camera oscura dall’autore che gli dona la forza della memoria: ognuno ha un’età, una storia e un passato da ricordare e raccontare.
Come nel caso di “Per non lasciare striature” opera in copia unica montata su poliplatt che narra di quando la signora lavava gli elementi in acciaio del bagno perché “strizzando bene” li lucidava perfettamente. O come “La camera degli sposi – dentro la lana delle nozze”: storia di una federa bianca del corredo che a un certo punto diviene copertura dello spazzolone per pulire i muri senza graffiarne le superfici.
E così lo sporco diviene traccia di una pulizia simbolica. La materia si imbeve di luce, permettendo a Ferri di giocarci impressionandone contorni, forme e fibre.
È invece un omaggio ai paesaggi a fiori e a frutti, La Natura del Ritorno, lavoro che si è fatto libro, accompagnando l’omonima raccolta di poesie di Daria Sanminiatelli. Primissimi piani così come ampie vedute donano allo spettatore la bellezza del perdersi e del fermarsi a riflettere sull’unicità della natura. Bianchi e neri dallo sfondo a volte spiccatamente impressionistico carezzano prati e specchi d’acqua, ripari dal sole e rugose cortecce
Ed infine Silenzi: lavoro a quattro mani nato da un gruppo di fotografia creativa formatosi nel ‘97. Le opere in miniatura realizzate su supporto in alluminio colgono un mondo prettamente introspettivo. Silente.
Ferri ritrae luoghi terreni e del pensiero in cui di solito ci troviamo soli, immersi nella riflessione sulle nostre condizioni esistenziali a guardare verso l’esterno/’interno di noi stessi.
Ed ecco che la scelta dello sfocato risulta quanto mai opportuna per rappresentare un’ “immagine soprappensiero” di attesa e silenzio. In queste opere possiamo sentire venir meno il rumore del mare, il fruscio degli alberi, i primi vagiti di un bambino o l’immenso silenzio di un notturno d’estate.
Opere volutamente in miniatura per un rapporto ancora più intimo, di vicinanza e di ascolto di una realtà che sta dietro il visibile.
23
giugno 2007
Vinicio Ferri – Vita e luce
Dal 23 giugno al 04 luglio 2007
fotografia
Location
ART BOX
Bracciano, Via Armando Sala, 10, (Roma)
Bracciano, Via Armando Sala, 10, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 9.30 – 13 e 17 - 20
Vernissage
23 Giugno 2007, ore 18.30
Autore