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Renato Guttuso ed il suo tempo
L’arte internazionale a cavallo dei due conflitti mondiali e la Strafexpedition 90 anni dopo
Comunicato stampa
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Presentare l'opera di Renato Guttuso ad inizio del terzomillennio con una selezionatamostra antologica è senza dubbio volerne riconoscere la valenza nazionale ed internazionale ed è voler arricchire la conoscenza della sua opera con una panoramica a tutto tondo che renda il meritato omaggio ad un artista di così grande portata. La rassegna è stata infatti concepita con l'intento di avvicinare il grande pubblico al discorso delmaestro di Bagheria passando, con una carrellata di circa quaranta opere tra oli e grandi disegni,attraverso tutti i periodi che ne hanno caratterizzato e canonizzato il lavoro. Così, a partire dalle prime opere degli anni dellamaturità (Tetti di Roma), fino alle espressioni più classiche degli anni Settanta (Natura morta con barattoli), la mostra offre una panoramica selezionatissima di tutto il suo itinerario artistico. Un ensemble ricco di capolavori di epoche e di generi diversi quali: "Il lettore di Giornali", denuncia della condizione sociale di un'epoca di grandi trasformazioni "Interno nello studio" picassiana reinterpretazione di periodo autobiografico; "Nudo disteso", opera che prelude alla serie dei lavori dedicati alla figura femminile ed ispirati dalla contessaMartaMarzotto; " Peperoni" e la serie "Addio alle armi" dedicata al capolavoro di Hemingway. Un itinerario che sottolinea, anche attraverso i più noti temi iconografici,come le nature morte e le vedute d'interni o i paesaggi, la fortissima attenzione che Guttuso ebbe per la realtà e la storia del proprio tempo e che permeò, dai tempi di Corrente fino all'esperienza delle Avanguardie, tutti i suoi lavori.
Ad integrazione una sezione dedicata al noto Movimento milanese di Corrente, al Fronte Nuovo delle Arti ed alla Scuola Romana di cui Guttuso fu grande sostenitore ed attivomembro, dove compaiono le opere di Ernesto Treccani, Renato Birolli, Bruno Cassinari, Pericle Fazzini, Giacomo Manzù, EnnioMorlotti, GiuseppeMigneco, Aligi Sassu, Emilio Vedova, ed altri di rilevanza internazionale. Un settore viene infine dedicato a quegli autori che Guttuso “osservò” per affinare la sua pittura. Chagall, de Chirico, Carrà,Morandi, Balla, Boccioni ed altri autorevoli esponenti del ‘900 internazionale chiudono così, con la preziosa collezione concessa dal Museo di Moncalvo (AT), una rassegna tesa a sottolineare l’importanza data al grande autore italiano anche all’estero e, soprattutto, finalizzata a canonizzare definitivamente la Città di Asiago come grande punto di incontro artistico del Veneto ad integrazione delle peculiarità storiche.
Il Curatore di Mostra
PROF. GIORGIO BARBERIS
Da Bagheria, 1912, a Roma, 1987. In questo arco di tempo si svolge la parabola esistenziale e artistica di Renato Guttuso. Nasce a Bagheria, in Sicilia, nel 1912 (lo stesso anno di Aligi Sassu). La sua esistenza vira da un'ipotetica laurea in legge alla carriera di pittore. Dai primi quadri raffiguranti i suoi contadini siciliani e compaesani, sino al celebre "Fuga dall'Etna" del 1937, o all'altrettanto celebre Vuccirria, il mercato popolare di Palermo.
Già da ora, il pittore insegue un'esecuzione prettamente figurativa a cui fanno da corposo contraltare contenutistico temi ancorati al mondo contadino, rurale, popolare: temi sociali o soggetti dichiaratamente politici. Poi giunge a Roma e forma un gruppo con i pittori Birolli, Fontana e Persico. Scoppia la seconda guerra mondiale e l'artista dipinge una serie di quadri dal titolo "Gott mit Uns", "Dio è con noi", motto inciso sulle fibbie dei soldati tedeschi. La sue verve di polemista affiora di prepotenza. Guttuso non tradirà mai la sua personale "campagna di idee", che raggiungerà l'acme con "I funerali di Togliatti". Nel dopoguerra segue stilisticamente il primo periodo di Pablo Picasso, quello cosiddetto "Blu". Nel 1946 fonda con Birolli, Vedova, Morlotti, Turcato il Fronte Nuovo delle Arti. Nel 1968 esegue quadri che riflettono la situazione europea e francese. Si reca a Parigi dove ritrae i giovani nelle prime marce di protesta in quello che diverrà nel tempo il leggendario "maggio francese". Dal 1969 vive stabilmente a Roma, nella leggendaria via Margutta, la strada dei pittori, con la sua compagna Marta Marzotto, la splendida contessa ex mondina e modella. E' il periodo – per così dire - intimo dell'artista che si propone da ora con una serie di quadri prettamente autobiografici.
Guttuso è un pittore che, nonostante viva in un lasso di tempo fitto di mutamenti sociali e culturali, e nonostante li viva tutti da assoluto protagonista, non cambia il proprio stile figurativo. Rimane in fondo sempre il pittore illuminato dalla sua rigogliosa e stellante Sicilia. La sua umanità è dipinta sempre con un tortuoso plasticismo.Nella forma umana, nervosa e tesa, ma sempre riconoscibile, e che lui concentra nella tela, c'è già tutto il dolore del mondo.
DR.SSA CINZIA TESIO
Ad integrazione una sezione dedicata al noto Movimento milanese di Corrente, al Fronte Nuovo delle Arti ed alla Scuola Romana di cui Guttuso fu grande sostenitore ed attivomembro, dove compaiono le opere di Ernesto Treccani, Renato Birolli, Bruno Cassinari, Pericle Fazzini, Giacomo Manzù, EnnioMorlotti, GiuseppeMigneco, Aligi Sassu, Emilio Vedova, ed altri di rilevanza internazionale. Un settore viene infine dedicato a quegli autori che Guttuso “osservò” per affinare la sua pittura. Chagall, de Chirico, Carrà,Morandi, Balla, Boccioni ed altri autorevoli esponenti del ‘900 internazionale chiudono così, con la preziosa collezione concessa dal Museo di Moncalvo (AT), una rassegna tesa a sottolineare l’importanza data al grande autore italiano anche all’estero e, soprattutto, finalizzata a canonizzare definitivamente la Città di Asiago come grande punto di incontro artistico del Veneto ad integrazione delle peculiarità storiche.
Il Curatore di Mostra
PROF. GIORGIO BARBERIS
Da Bagheria, 1912, a Roma, 1987. In questo arco di tempo si svolge la parabola esistenziale e artistica di Renato Guttuso. Nasce a Bagheria, in Sicilia, nel 1912 (lo stesso anno di Aligi Sassu). La sua esistenza vira da un'ipotetica laurea in legge alla carriera di pittore. Dai primi quadri raffiguranti i suoi contadini siciliani e compaesani, sino al celebre "Fuga dall'Etna" del 1937, o all'altrettanto celebre Vuccirria, il mercato popolare di Palermo.
Già da ora, il pittore insegue un'esecuzione prettamente figurativa a cui fanno da corposo contraltare contenutistico temi ancorati al mondo contadino, rurale, popolare: temi sociali o soggetti dichiaratamente politici. Poi giunge a Roma e forma un gruppo con i pittori Birolli, Fontana e Persico. Scoppia la seconda guerra mondiale e l'artista dipinge una serie di quadri dal titolo "Gott mit Uns", "Dio è con noi", motto inciso sulle fibbie dei soldati tedeschi. La sue verve di polemista affiora di prepotenza. Guttuso non tradirà mai la sua personale "campagna di idee", che raggiungerà l'acme con "I funerali di Togliatti". Nel dopoguerra segue stilisticamente il primo periodo di Pablo Picasso, quello cosiddetto "Blu". Nel 1946 fonda con Birolli, Vedova, Morlotti, Turcato il Fronte Nuovo delle Arti. Nel 1968 esegue quadri che riflettono la situazione europea e francese. Si reca a Parigi dove ritrae i giovani nelle prime marce di protesta in quello che diverrà nel tempo il leggendario "maggio francese". Dal 1969 vive stabilmente a Roma, nella leggendaria via Margutta, la strada dei pittori, con la sua compagna Marta Marzotto, la splendida contessa ex mondina e modella. E' il periodo – per così dire - intimo dell'artista che si propone da ora con una serie di quadri prettamente autobiografici.
Guttuso è un pittore che, nonostante viva in un lasso di tempo fitto di mutamenti sociali e culturali, e nonostante li viva tutti da assoluto protagonista, non cambia il proprio stile figurativo. Rimane in fondo sempre il pittore illuminato dalla sua rigogliosa e stellante Sicilia. La sua umanità è dipinta sempre con un tortuoso plasticismo.Nella forma umana, nervosa e tesa, ma sempre riconoscibile, e che lui concentra nella tela, c'è già tutto il dolore del mondo.
DR.SSA CINZIA TESIO
07
luglio 2007
Renato Guttuso ed il suo tempo
Dal 07 luglio al 09 settembre 2007
arte contemporanea
Location
MUSEO LE CARCERI
Asiago, Via Benedetto Cairoli, 13, (Vicenza)
Asiago, Via Benedetto Cairoli, 13, (Vicenza)
Biglietti
Interi euro 5,00
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10/13 - 15/19
Sabato, prefestivi e festivi ore 10/19
Autore
Curatore