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Visioni & Illusioni
Il realismo visionario nella pittura italiana moderna e contemporanea
Comunicato stampa
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Dal 30 giugno al 20 settembre si terrà al Castello Spagnolo dell’Aquila la mostra Visioni e Illusioni. Il realismo visionario nella pittura italiana moderna e contemporanea, ideata e curata da Silvia Pegoraro. La mostra è realizzata dalla Regione Abruzzo, in collaborazione con il ministero dei Beni Culturali e il Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito del progetto Sensi Contemporanei, promosso dalla DARC (Direzione per l’Arte e l’Architettura Contemporanee del Ministero dei Beni Culturali). L’organizzazione dell’evento e la cura degli allestimenti sono affidate all’Accademia dell’Immagine dell’Aquila.
La mostra coinvolge 51 artisti, per un totale di 100 opere, molte delle quali inedite (tra gli inediti anche dipinti di Michetti, De Chirico, Savinio, De Pisis, Sironi, Guttuso, Musič) suddivise in una sezione storica e in una sezione contemporanea, comprendente opere di artisti attualmente operativi.
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Nella pittura italiana del Novecento si può individuare una linea, che si sviluppa sino a questo inizio di XXI secolo, la quale si pone in netto contrasto con la linea più fredda, oggettiva e minimale della cosiddetta avanguardia. Questo è ormai un dato di fatto, certo e acquisito, ma ciò che ancora è stato poco studiato e analizzato è l'insorgere di quella che andrebbe definita come una vera e propria linea di nuova visionarietà: una pittura che affonda le sue radici in un ritrovato rapporto con la coscienza profonda, con quell'inconscio di cui si credeva ormai spenta la forza propulsiva dopo cento e più anni di psicoanalisi. I più recenti sviluppi di questa linea pittorica non guardano, come il resto della pittura odierna, alla realtà mediale, alle immagini dei giornali, della televisione, del cinema o del fumetto, ma tornano ad affidare il proprio potere di creazione di immagini e di forme più o meno compiute a quel libero “fluire dell'immaginazione creatrice” di cui parlava Giuliano Briganti nel suo libro I pittori dell'immaginario: quello “spostarsi dell'attenzione dall'oggettivo al soggettivo”, che porta gli artisti ad elaborare “un nuovo senso del mito che affiora dal profondo sino alle soglie della coscienza, e che è identificabile con la genesi stessa delle immagini, cioè col determinarsi di una realtà linguistica e simbolica”.
Una tendenza pittorica che si potrebbe definire, con espressione ossimorica - ma proprio per questo carica di promesse e contraddizioni, slanci imprevedibili e spunti dialettici - Realismo Visionario. Questa mostra - ideata e curata da Silvia Pegoraro - vorrebbe documentare proprio tale tendenza, individuandone le radici nelle opere di grandi pittori del ‘900, e gli sviluppi più recenti nel lavoro di artisti delle ultime generazioni. Cento opere – di cui molte inedite – a documentare una pittura che non cancella i fantasmi del reale, l’eterna ossessione della referenzialità, ma li immerge nel magma dell’immaginario individuale, di una visione che è sguardo verso il reale, ma è sempre anche sogno, immaginazione, allucinazione: da Michetti a De Chirico, da Savinio a De Pisis, da Sironi a Guttuso, da Musič a Pirandello, da Guarienti a Guccione, sino ad arrivare ad alcuni fra i più interessanti pittori figurativi delle giovani generazioni, come Federico Guida, Mauro Di Silvestre, Giovanni Manfredini, Luca Pace, Nicola Samorì o Alberto Zamboni.
La mostra coinvolge 51 artisti, per un totale di 100 opere, molte delle quali inedite (tra gli inediti anche dipinti di Michetti, De Chirico, Savinio, De Pisis, Sironi, Guttuso, Musič) suddivise in una sezione storica e in una sezione contemporanea, comprendente opere di artisti attualmente operativi.
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Nella pittura italiana del Novecento si può individuare una linea, che si sviluppa sino a questo inizio di XXI secolo, la quale si pone in netto contrasto con la linea più fredda, oggettiva e minimale della cosiddetta avanguardia. Questo è ormai un dato di fatto, certo e acquisito, ma ciò che ancora è stato poco studiato e analizzato è l'insorgere di quella che andrebbe definita come una vera e propria linea di nuova visionarietà: una pittura che affonda le sue radici in un ritrovato rapporto con la coscienza profonda, con quell'inconscio di cui si credeva ormai spenta la forza propulsiva dopo cento e più anni di psicoanalisi. I più recenti sviluppi di questa linea pittorica non guardano, come il resto della pittura odierna, alla realtà mediale, alle immagini dei giornali, della televisione, del cinema o del fumetto, ma tornano ad affidare il proprio potere di creazione di immagini e di forme più o meno compiute a quel libero “fluire dell'immaginazione creatrice” di cui parlava Giuliano Briganti nel suo libro I pittori dell'immaginario: quello “spostarsi dell'attenzione dall'oggettivo al soggettivo”, che porta gli artisti ad elaborare “un nuovo senso del mito che affiora dal profondo sino alle soglie della coscienza, e che è identificabile con la genesi stessa delle immagini, cioè col determinarsi di una realtà linguistica e simbolica”.
Una tendenza pittorica che si potrebbe definire, con espressione ossimorica - ma proprio per questo carica di promesse e contraddizioni, slanci imprevedibili e spunti dialettici - Realismo Visionario. Questa mostra - ideata e curata da Silvia Pegoraro - vorrebbe documentare proprio tale tendenza, individuandone le radici nelle opere di grandi pittori del ‘900, e gli sviluppi più recenti nel lavoro di artisti delle ultime generazioni. Cento opere – di cui molte inedite – a documentare una pittura che non cancella i fantasmi del reale, l’eterna ossessione della referenzialità, ma li immerge nel magma dell’immaginario individuale, di una visione che è sguardo verso il reale, ma è sempre anche sogno, immaginazione, allucinazione: da Michetti a De Chirico, da Savinio a De Pisis, da Sironi a Guttuso, da Musič a Pirandello, da Guarienti a Guccione, sino ad arrivare ad alcuni fra i più interessanti pittori figurativi delle giovani generazioni, come Federico Guida, Mauro Di Silvestre, Giovanni Manfredini, Luca Pace, Nicola Samorì o Alberto Zamboni.
30
giugno 2007
Visioni & Illusioni
Dal 30 giugno al 20 settembre 2007
arte contemporanea
Location
MUSEO NAZIONALE D’ABRUZZO – CASTELLO CINQUECENTESCO
L'aquila, Viale Benedetto Croce, (L'aquila)
L'aquila, Viale Benedetto Croce, (L'aquila)
Editore
MAZZOTTA
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore