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Gabriele Giugni – Esodo
una installazione che raccoglie le opere fotografiche stampate su supporto retro-illuminato ed alluminio che documentano le varie tappe del viaggio che ogni individuo intraprende nella proprio vita
Comunicato stampa
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Lunedì 4 giugno 2007 alle ore 18 in Via Chiatamone 7 Napoli, ARTEXARTE presenta le fotografie della ricerca di Gabriele Giugni “Esodo”: una installazione che raccoglie le opere fotografiche stampate su supporto retro-illuminato ed alluminio che documentano le varie tappe del viaggio che ogni individuo intraprende nella proprio vita.
Inizia così la grande esperienza di Gabriele Giugni, emergente artista romano, che propone un percorso nello spazio e nel tempo, sul binario fecondo della fotografia e dell’installazione.
L’India è l’ispirazione primaria di questa mostra. Il popolo come attore principale che come destinazione ha il movimento e come sogno di essere altrove. Le foto rappresentano una traccia concreta della fusione che Giugni cerca tra il reportage e la foto d’arte. Scattare in questo senso non vuol dire fermare il tempo, ma crearne una sospensione, trattenere il respiro per un attimo e poi lasciarlo scorrere verso l’altrove di un disegno più grande dell’opera d’arte. In questa consapevolezza si logora il confine tra immagine e immagine artistica. Fermare un respiro. Cogliere in un corpo l’intenzione della fuga. Nello sguardo la distrazione. Spogliare l’artefatto, semplificarlo fino alla sintesi essenziale, ossia alla nudità naturale, a ciò che è. Questo significa uscire dal perimetro di concentramento della volontà artistica e della fantasia ed affacciarsi ai quadri che le traiettorie della realtà disegnano incessantemente con grandi e piccole ramificazioni, esodi di popoli o abbandoni
Passare dalla foto in studio al reportage per Gabriele Giugni significa tentare la passeggiata del funambolo, in bilico sul filo del rasoio, sospeso tra arte e verità, nell’unico spazio in cui non si sta né da una parte né dall’altra, in cui il proprio peso umano non costringe ad affondare nel limite di una prospettiva.
Gli esodi di tutti gli uomini ritratti in questa mostra sono forse ancora in corso, forse hanno raggiunto una mèta o si sono arenati nei deserti. Il tempo sta ancora incidendo su di loro. E, dovunque siano, sono tutti ancora appesi a questi scatti.
Inizia così la grande esperienza di Gabriele Giugni, emergente artista romano, che propone un percorso nello spazio e nel tempo, sul binario fecondo della fotografia e dell’installazione.
L’India è l’ispirazione primaria di questa mostra. Il popolo come attore principale che come destinazione ha il movimento e come sogno di essere altrove. Le foto rappresentano una traccia concreta della fusione che Giugni cerca tra il reportage e la foto d’arte. Scattare in questo senso non vuol dire fermare il tempo, ma crearne una sospensione, trattenere il respiro per un attimo e poi lasciarlo scorrere verso l’altrove di un disegno più grande dell’opera d’arte. In questa consapevolezza si logora il confine tra immagine e immagine artistica. Fermare un respiro. Cogliere in un corpo l’intenzione della fuga. Nello sguardo la distrazione. Spogliare l’artefatto, semplificarlo fino alla sintesi essenziale, ossia alla nudità naturale, a ciò che è. Questo significa uscire dal perimetro di concentramento della volontà artistica e della fantasia ed affacciarsi ai quadri che le traiettorie della realtà disegnano incessantemente con grandi e piccole ramificazioni, esodi di popoli o abbandoni
Passare dalla foto in studio al reportage per Gabriele Giugni significa tentare la passeggiata del funambolo, in bilico sul filo del rasoio, sospeso tra arte e verità, nell’unico spazio in cui non si sta né da una parte né dall’altra, in cui il proprio peso umano non costringe ad affondare nel limite di una prospettiva.
Gli esodi di tutti gli uomini ritratti in questa mostra sono forse ancora in corso, forse hanno raggiunto una mèta o si sono arenati nei deserti. Il tempo sta ancora incidendo su di loro. E, dovunque siano, sono tutti ancora appesi a questi scatti.
04
giugno 2007
Gabriele Giugni – Esodo
Dal 04 al 30 giugno 2007
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
ARTEXARTE – BOX
Napoli, Via Chiatamone, 7, (Napoli)
Napoli, Via Chiatamone, 7, (Napoli)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì ore 16,30 / 19,00 o per appuntamento
Vernissage
4 Giugno 2007, ore 18
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