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Sophie Calle
una mostra di libri di Sophie Calle, artista che rappresenterà la Francia nel corso della cinquantaduesima edizione della Biennale di Venezia
Comunicato stampa
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Il Centre Culturel Français de Turin propone, nell’ambito della sua programmazione d’arte contemporanea, una mostra di libri di Sophie Calle, artista che rappresenterà la Francia nel corso della cinquantaduesima edizione della Biennale di Venezia, dal 10 giugno al 21 novembre 2007. La mostra, concepita dal Centre Culturel Français de Turin, si svolgerà contemporaneamente a Torino e a Napoli, presso il Grenoble, Institut Français de Naples.
L’ artista
Sophie Calle, parigina (classe 1953), da più di vent'anni sceglie la propria e altrui vita come soggetto della sua arte, genericamente definita concettuale. Tuttavia la sua investigazione non riguarda l'idea stessa di arte o le strutture del linguaggio, bensì la dimensione esistenziale: un campo d'indagine che accomuna la sua opera a quel neointimismo ricco di componenti diaristiche, letterarie ed emozionali che molti artisti hanno abbracciato negli ultimi decenni. E investigazione è la parola più appropriata in questo caso. Sophie Calle è quindi simultaneamente scrittrice, cineasta e investigatrice. La sua eclettica personalità artistica è senz’altro composta da un connubio di tutti questi elementi, a seconda del personaggio che interpreta, dei rituali che immagina, degli squarci di vita che racconta e dei sentimenti che ci invita a condividere. Spesso ricorre al metodo dell’inchiesta, e la sua opera è quasi sempre un’associazione di fotografia e scrittura. Sophie Calle stabilisce di volta in volta le proprie regole del gioco, con l’obiettivo di « migliorare le propria vita », dando ad essa una struttura.
Per il suo primo progetto, nel 1979, decide di pedinare uno sconosciuto, del tutto ignaro delle sue intenzioni, che la porta fino a Venezia. Nasce così « Suite vénitienne ». Le storie di Sophie Calle sono esperimenti sull'emotività e l'identità, condotti con estremo rigore e sospinti da un voyeurismo che è desiderio di raccogliere prove, segni, indizi, testimonianze.
È il bisogno di avere l'evidenza dell'esistenza che spinge a varcare i limiti della privacy e della "correttezza" morale. Rielaborare l'esperienza e condividerne l'intimità con gli altri sembra essere il solo modo per « vendicarsi della vita » e per rendere un senso al suo mistero. La maggior parte dei suoi lavori rientrano nella sfera dell’arte solo in un secondo momento. Le sue installazioni nascono dal naturale sviluppo di situazioni messe in scena e vissute in modo autobiografico. I suoi primi lavori riflettono una relazione tra l’arte e la vita decisamente distinta dal registro neutro, distanziato e meramente informativo dell’arte concettuale.
Gli ultimi dieci anni di mostre
2007
- Biennale di Venezia, Pavillon Français, Italia
2006
- "True stories", Galerie Emmanuel Perrotin, Miami, FL, USA
2005
- « Exquise pain », Paula Cooper Gallery, New York, USA
- Arndt & Partner, Zürich, Svizzera
2004
- "M'as-tu vue", Irish Museum of Modern Art, Dublin ; Martin-Gropius-Bau, Berlin ; Ludwig-Forum, Aachen ; Ludwig Forum für Internationale Kunst, Aachen (2005)
2003
- Toyota Municipal Museum of Art, Toyota Aichi, Giappone
- "M'as-tu vue", Centre Pompidou, Paris
2002
- Gotham Handbook, Ardnt & Partner, Berlin, Germania
- Sophie Calle, Spectrum - International Prize for Photography of the Foundation of Lower Saxony, Sprengel Museum Hannover, Germania
2001
- Double Game, Paula Cooper Gallery, New York
- Vingt ans après, Galerie Emmanuel Perrotin, Paris
2000
- Die Wahren Geschichten der Sophie Calle (les histoires vraies de Sophie Calle),Museum Fridericianum, Kassel; Staatliche Kunsthalle Baden, Baden, Germania
1999
- Double games, Camden Arts Center, Londres, Gran Bretagna
- Freud Museum, Londres, Gran Bretagna
- Douleur exquise, Hara Museum of Art, Tokyo, Giappone
1998
- Double jeux, Centre Nationnal de la Photographie, Paris
- The birthday ceremony, Tate gallery, Londra
1997
- Relatos, Fundación "la Caixa", Barcellona, Spagna
- Suite Venitienne, White Cube gallery, Londra
L’ artista
Sophie Calle, parigina (classe 1953), da più di vent'anni sceglie la propria e altrui vita come soggetto della sua arte, genericamente definita concettuale. Tuttavia la sua investigazione non riguarda l'idea stessa di arte o le strutture del linguaggio, bensì la dimensione esistenziale: un campo d'indagine che accomuna la sua opera a quel neointimismo ricco di componenti diaristiche, letterarie ed emozionali che molti artisti hanno abbracciato negli ultimi decenni. E investigazione è la parola più appropriata in questo caso. Sophie Calle è quindi simultaneamente scrittrice, cineasta e investigatrice. La sua eclettica personalità artistica è senz’altro composta da un connubio di tutti questi elementi, a seconda del personaggio che interpreta, dei rituali che immagina, degli squarci di vita che racconta e dei sentimenti che ci invita a condividere. Spesso ricorre al metodo dell’inchiesta, e la sua opera è quasi sempre un’associazione di fotografia e scrittura. Sophie Calle stabilisce di volta in volta le proprie regole del gioco, con l’obiettivo di « migliorare le propria vita », dando ad essa una struttura.
Per il suo primo progetto, nel 1979, decide di pedinare uno sconosciuto, del tutto ignaro delle sue intenzioni, che la porta fino a Venezia. Nasce così « Suite vénitienne ». Le storie di Sophie Calle sono esperimenti sull'emotività e l'identità, condotti con estremo rigore e sospinti da un voyeurismo che è desiderio di raccogliere prove, segni, indizi, testimonianze.
È il bisogno di avere l'evidenza dell'esistenza che spinge a varcare i limiti della privacy e della "correttezza" morale. Rielaborare l'esperienza e condividerne l'intimità con gli altri sembra essere il solo modo per « vendicarsi della vita » e per rendere un senso al suo mistero. La maggior parte dei suoi lavori rientrano nella sfera dell’arte solo in un secondo momento. Le sue installazioni nascono dal naturale sviluppo di situazioni messe in scena e vissute in modo autobiografico. I suoi primi lavori riflettono una relazione tra l’arte e la vita decisamente distinta dal registro neutro, distanziato e meramente informativo dell’arte concettuale.
Gli ultimi dieci anni di mostre
2007
- Biennale di Venezia, Pavillon Français, Italia
2006
- "True stories", Galerie Emmanuel Perrotin, Miami, FL, USA
2005
- « Exquise pain », Paula Cooper Gallery, New York, USA
- Arndt & Partner, Zürich, Svizzera
2004
- "M'as-tu vue", Irish Museum of Modern Art, Dublin ; Martin-Gropius-Bau, Berlin ; Ludwig-Forum, Aachen ; Ludwig Forum für Internationale Kunst, Aachen (2005)
2003
- Toyota Municipal Museum of Art, Toyota Aichi, Giappone
- "M'as-tu vue", Centre Pompidou, Paris
2002
- Gotham Handbook, Ardnt & Partner, Berlin, Germania
- Sophie Calle, Spectrum - International Prize for Photography of the Foundation of Lower Saxony, Sprengel Museum Hannover, Germania
2001
- Double Game, Paula Cooper Gallery, New York
- Vingt ans après, Galerie Emmanuel Perrotin, Paris
2000
- Die Wahren Geschichten der Sophie Calle (les histoires vraies de Sophie Calle),Museum Fridericianum, Kassel; Staatliche Kunsthalle Baden, Baden, Germania
1999
- Double games, Camden Arts Center, Londres, Gran Bretagna
- Freud Museum, Londres, Gran Bretagna
- Douleur exquise, Hara Museum of Art, Tokyo, Giappone
1998
- Double jeux, Centre Nationnal de la Photographie, Paris
- The birthday ceremony, Tate gallery, Londra
1997
- Relatos, Fundación "la Caixa", Barcellona, Spagna
- Suite Venitienne, White Cube gallery, Londra
07
giugno 2007
Sophie Calle
Dal 07 giugno al 31 luglio 2007
arte contemporanea
Location
CENTRE CULTUREL FRANÇAIS
Torino, Via Giuseppe Pomba, 23, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Pomba, 23, (Torino)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 20 ; sabato dalle 10 alle 13
Vernissage
7 Giugno 2007, ore 18
Autore