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Il segno, il colore, la forma
A documentare le esperienze nate dallo stretto rapporto con il Centro, la nuova selezione delle collezioni civiche, intitolata Il segno, il colore, la forma, è composta da lavori che esemplarmente rappresentano diversi linguaggi dell’arte del ‘900
Comunicato stampa
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L’attività espositiva del Centro d’Arte Moderna e Contemporanea prosegue con tre rassegne e una nuova rotazione delle raccolte civiche. Dal 15 maggio al 10 giugno gli spazi del Centro ospitano e documentano tre diverse esperienze nell’ambito didattico e laboratoriale, maturate intorno all’attività espositiva e alle raccolte del CAMeC o comunque riconducibili all’arte contemporanea.
A documentare le esperienze nate dallo stretto rapporto con il Centro, la nuova selezione delle collezioni civiche, intitolata Il segno, il colore, la forma, è composta da lavori che esemplarmente rappresentano diversi linguaggi dell’arte del ‘900 e raccoglie opere di Pierre Alechinsky, Karel Appel, Enrico Baj, Alberto Burri, Alexander Calder, Giuseppe Capogrossi, Nicola De Maria, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, Asger Jorn, Richard Lohse, Mattia Moreni, Kenneth Noland, Enrico Prampolini, Heimrad Prem, James Rosenquist. La selezione è esposta insieme ad alcuni “libri d’artista” realizzati da allievi in relazione diretta con le opere stesse.
E’ arrivato il Museo 2: percorsi didattici d’arte moderna e contemporanea, a cura di Gabriele Landi e Valeria Tognoni, raccoglie le sperimentazioni realizzate da scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado (complessivamente 1462 studenti e 105 insegnanti negli anni scolastici 2004/05 e 2005/06). L’evento, realizzato con il contributo di Fondazione Carispe, è patrocinato dal Comune e dalla Provincia della Spezia, dall’Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia e dai Comuni di Castelnuovo Magra, Lerici, Ortonovo, Pignone, Riccò del Golfo, Santo Stefano Magra e Vezzano Ligure. Il progetto è caratterizzato dalla varietà e dalla completezza dell’offerta formativa, dai laboratori per la scuola dell’infanzia, con esperienze plurisensoriali, a quelli per la scuola primaria, sulla grammatica visiva, fino alle medie e alle superiori, sulla poetica dell’artista, la biografia, il contesto storico, i rapporti con letteratura, scienza e filosofia, i significati e i significanti dell’opera.
Le idee dei giovani; l’arte e la città è titolo della rassegna curata dal prof. Salvatore Campagna e dedicata ad alcuni dei progetti realizzati dal Liceo Artistico Statale “Cardarelli” della Spezia, nato nel 2001 e diretto dal Prof. Gianluca Solfaroli Camillocci. Essi ben documentano le esperienze dei primi sei anni di attività del Liceo, i momenti più significativi della sua crescita e l’intenso legame instaurato con il territorio e le sue istituzioni: dal primo autobus decorato, all'automezzo donato ai giovani studenti dell'etnia Mapuches del Cile, dagli studi sulla fotografia dell'arte, alle ricerche sulle Maestà del territorio spezzino e alle interpretazioni della Commedia di Dante. L'obiettivo perseguito è duplice: da una parte il collegamento con la storia e le istituzioni del territorio, dall'altra il tentativo di fornire attraverso l'arte una chiave di lettura della realtà che porti anche all'impegno individuale. Il percorso espositivo presenta non solo alcune opere 'concluse', ma una sorta di diario che di ciascuna illustra la storia e l’itinerario progettuale ed alcuni lavori appositamente realizzati per l’evento.
Arte para aprender a vivir. I laboratori di Din Matamoro presso il Sistema di Protezione della Comunità di Madrid. Con questa esposizione il CAMeC guarda anche alle esperienze laboratoriali maturate all’estero, in questo caso connotate da un importante contenuto sociale. Si tratta degli esiti dei workshop condotti dall’artista spagnolo Din Matamoro, già ospitato al CAMeC sullo scorcio del 2005 con una mostra personale e nuovamente in questa occasione alla Spezia per l’allestimento nelle sale del Centro. Nel suo laboratorio con i bambini, promosso dalla Fundación SEUR e dall’Instituto Madrileño del Menor y de la Familia, l’artista galiziano parte dall’incontro anche casuale con i materiali per creare un percorso imprevisto: nel lavoro creativo la vita quotidiana e il caso si intersecano come i fili di una corda; si tratta di far vedere ai bambini che quanto ci viene imposto può essere cambiato, di motivarne l’immaginazione attraverso le piccole cose quotidiane e nel contempo consolidare la loro capacità di decisione e libertà di scelta. Questi i percorsi affrontati nel progetto, curato da Isabel Durán e Eloy Martinez de la Pera: “Il gioco del caso: puoi cambiare il tuo destino”, “Buste di plastica: nella vita quotidiana si può incontrare qualcosa che scintilla”; “Dadi: la faccia del dado della nostra vita possiamo progettarla noi stessi”, “Ritratto: come siamo?”.
Nella mattinata del 15 maggio si è svolto l’incontro di Din Matamoro e Isabel Durán con una classe della scuola materna: gli esiti del laboratorio, frutto di uno speciale approccio con l’immaginario infantile, sono stati inseriti nella rassegna esposta nelle sale del CAMeC.
A documentare le esperienze nate dallo stretto rapporto con il Centro, la nuova selezione delle collezioni civiche, intitolata Il segno, il colore, la forma, è composta da lavori che esemplarmente rappresentano diversi linguaggi dell’arte del ‘900 e raccoglie opere di Pierre Alechinsky, Karel Appel, Enrico Baj, Alberto Burri, Alexander Calder, Giuseppe Capogrossi, Nicola De Maria, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, Asger Jorn, Richard Lohse, Mattia Moreni, Kenneth Noland, Enrico Prampolini, Heimrad Prem, James Rosenquist. La selezione è esposta insieme ad alcuni “libri d’artista” realizzati da allievi in relazione diretta con le opere stesse.
E’ arrivato il Museo 2: percorsi didattici d’arte moderna e contemporanea, a cura di Gabriele Landi e Valeria Tognoni, raccoglie le sperimentazioni realizzate da scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado (complessivamente 1462 studenti e 105 insegnanti negli anni scolastici 2004/05 e 2005/06). L’evento, realizzato con il contributo di Fondazione Carispe, è patrocinato dal Comune e dalla Provincia della Spezia, dall’Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia e dai Comuni di Castelnuovo Magra, Lerici, Ortonovo, Pignone, Riccò del Golfo, Santo Stefano Magra e Vezzano Ligure. Il progetto è caratterizzato dalla varietà e dalla completezza dell’offerta formativa, dai laboratori per la scuola dell’infanzia, con esperienze plurisensoriali, a quelli per la scuola primaria, sulla grammatica visiva, fino alle medie e alle superiori, sulla poetica dell’artista, la biografia, il contesto storico, i rapporti con letteratura, scienza e filosofia, i significati e i significanti dell’opera.
Le idee dei giovani; l’arte e la città è titolo della rassegna curata dal prof. Salvatore Campagna e dedicata ad alcuni dei progetti realizzati dal Liceo Artistico Statale “Cardarelli” della Spezia, nato nel 2001 e diretto dal Prof. Gianluca Solfaroli Camillocci. Essi ben documentano le esperienze dei primi sei anni di attività del Liceo, i momenti più significativi della sua crescita e l’intenso legame instaurato con il territorio e le sue istituzioni: dal primo autobus decorato, all'automezzo donato ai giovani studenti dell'etnia Mapuches del Cile, dagli studi sulla fotografia dell'arte, alle ricerche sulle Maestà del territorio spezzino e alle interpretazioni della Commedia di Dante. L'obiettivo perseguito è duplice: da una parte il collegamento con la storia e le istituzioni del territorio, dall'altra il tentativo di fornire attraverso l'arte una chiave di lettura della realtà che porti anche all'impegno individuale. Il percorso espositivo presenta non solo alcune opere 'concluse', ma una sorta di diario che di ciascuna illustra la storia e l’itinerario progettuale ed alcuni lavori appositamente realizzati per l’evento.
Arte para aprender a vivir. I laboratori di Din Matamoro presso il Sistema di Protezione della Comunità di Madrid. Con questa esposizione il CAMeC guarda anche alle esperienze laboratoriali maturate all’estero, in questo caso connotate da un importante contenuto sociale. Si tratta degli esiti dei workshop condotti dall’artista spagnolo Din Matamoro, già ospitato al CAMeC sullo scorcio del 2005 con una mostra personale e nuovamente in questa occasione alla Spezia per l’allestimento nelle sale del Centro. Nel suo laboratorio con i bambini, promosso dalla Fundación SEUR e dall’Instituto Madrileño del Menor y de la Familia, l’artista galiziano parte dall’incontro anche casuale con i materiali per creare un percorso imprevisto: nel lavoro creativo la vita quotidiana e il caso si intersecano come i fili di una corda; si tratta di far vedere ai bambini che quanto ci viene imposto può essere cambiato, di motivarne l’immaginazione attraverso le piccole cose quotidiane e nel contempo consolidare la loro capacità di decisione e libertà di scelta. Questi i percorsi affrontati nel progetto, curato da Isabel Durán e Eloy Martinez de la Pera: “Il gioco del caso: puoi cambiare il tuo destino”, “Buste di plastica: nella vita quotidiana si può incontrare qualcosa che scintilla”; “Dadi: la faccia del dado della nostra vita possiamo progettarla noi stessi”, “Ritratto: come siamo?”.
Nella mattinata del 15 maggio si è svolto l’incontro di Din Matamoro e Isabel Durán con una classe della scuola materna: gli esiti del laboratorio, frutto di uno speciale approccio con l’immaginario infantile, sono stati inseriti nella rassegna esposta nelle sale del CAMeC.
15
maggio 2007
Il segno, il colore, la forma
Dal 15 maggio al 10 giugno 2007
arte contemporanea
Location
CAMEC – CENTRO ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
La Spezia, Piazza Cesare Battisti, 1, (La Spezia)
La Spezia, Piazza Cesare Battisti, 1, (La Spezia)
Biglietti
gratuito classi ed insegnanti che partecipano alla mostra, scuole della Provincia della Spezia e studenti; € 3,00 familiari bambini partecipanti all’evento espositivo ed insegnanti; € 4 altri visitatori
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-13 / 15-19, domenica e festivi 11-19, chiuso lunedì
Vernissage
15 Maggio 2007, ore 17
Autore