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La conferenza è organizzata a latere della grande mostra Il Futurismo a Milano – Anticipazioni per il nuovo museo d’arte moderna e contemporanea attualmente allestita presso il PAC di Milano.
Il tema sarà ‘La tecnica di Boccioni. Indagini non invasive su “Donna al caffè”, “Il bevitore” e “Sotto la pergola a Napoli”’.
Introduce Maria Teresa Fiorio, direttore del PAC
Intervengono:
Marina Pugliese, Carlo Fiorini, Antonio Longoni,
Thierry Radelet, Davide Riggiardi, Alessandra Tibiletti.
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la recensione della mostra
[exibart]
I cubisti cercavano di raffigurare simultaneamente un oggetto da diversi punti di vista, per superare il metodo prospettico tradizionale, i cubisti, infatti, più che con gli occhi “vedono” con la mente e ricostruiscono una realtà diversa da quella conosciuta.
Per i futuristi il nuovo canone di bellezza è il “dinamismo universale”, necessario per una rapida trasformazione del mondo e rappresentazione visiva del progresso.
La sensazione dinamica è provocata nell’osservatore mediante la scomposizione e la compenetrazione delle cose. ” Tutto si muove, nulla è fermo”
Gli artisti che promuovono in primo luogo il Futurismo sono: Boccioni, Balla e Carrà, essi accolgono elementi dell’arte cubista conosciuta da Boccioni e Carrà a Parigi nell’ autunno del 1911.
Bello il dipinto di Umberto Boccioni “Stati d’animo II : Gli adii” (1911) – Olio su tela 71,2 x 94,2 cm. New York, Museum of Modern Art.- Il dipinto evidenzia la scomposizione delle forme e dello spazio, la visione simultanea di un oggetto da numerose posizioni, la fusione fra figure e ambiente.
Le figure e lo spazio diventano linee e piani ondulati che imprimono un moto vorticoso alla composizione.
Bello pure di Giacomo Balla : “Dinamismo di un cane al guinzaglio” (1912 – olio su tela 90,8 x 100 cm. Buffalo – Fine Arts Academy).
Balla si è costantemente interessato allo studio del movimento, alla successione sequenziale delle immagini, al mutamento degli oggetti sotto l’azione della velocità.
Molto interessante questa conferenza a Milano.