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Gianfranco Baruchello – Pieghe, flussi, pensieri in bocca
Protagonista della ricerca artistica della seconda metà del XX secolo, dal 1959 Baruchello ha considerato l’arte come sperimentazione radicale. Attraverso l’uso di media e tecniche diverse, ha praticato la pittura, l’oggetto/assemblage, la scrittura, la poesia, l’azione
Comunicato stampa
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Il 9 maggio, nell’ambito del Festival della Filosofia, si inaugura presso il Foyer dell’Auditorium Parco della Musica la mostra di Gianfranco Baruchello dal titolo Pieghe, flussi, pensieri in bocca, a cura di Paolo Fabbri.
Protagonista della ricerca artistica della seconda metà del XX secolo, dal 1959 Baruchello ha considerato l’arte come sperimentazione radicale. Attraverso l’uso di media e tecniche diverse, ha praticato la pittura, l’oggetto/assemblage, la scrittura, la poesia, l’azione.
In mostra grandi opere realizzate dagli anni Sessanta a oggi. Un quadro di circa 15 metri, opere su alluminio, un assemblaggio dal titolo La grande biblioteca, alcuni oggetti realizzati con giornali piegati e incollati su tavole di legno, sono affiancati da una serie di film e video degli anni Sessanta e recenti. Il titolo rimanda ad una concezione dello spazio, del pensiero attraverso il fare immagini, dell’arte che per Baruchello è ricerca di punti di crisi, articolazione di un processo che si genera attraverso lo spostamento, il situarsi sui bordi delle cose, ai confini del comprensibile. Tra derive e continui ritorni al senso, le immagini, gli oggetti, lo spazio di un quadro di Baruchello è disseminazione dell’identità, ipotesi sui suoi decentramenti, movimento di punti, angoli e pieghe tra i quali cercare una tensione, una forza che resti traccia piuttosto che forma definita. Nei film e nei video la riflessione è su concetti, su ipotesi continuamente da verificare. L’aspetto di critica e denuncia più esplicito nei film degli anni Sessanta, diviene meno evidente tuttavia ricompresso in una riflessione alla radice stessa del divenire del tempo, sulla durata, sulle possibilità di pensare lo spazio. Il linguaggio (immagini, parole, gesti) è dunque per Baruchello continua ricerca di una articolazione tra mente e corpo, tra pensare e sentire.
Il 13 maggio Gianfranco Baruchello interverrà inoltre alla tavola rotonda organizzata all’interno del Festival di Filosofia in corso presso l’Auditorium Parco della Musica.
Protagonista della ricerca artistica della seconda metà del XX secolo, dal 1959 Baruchello ha considerato l’arte come sperimentazione radicale. Attraverso l’uso di media e tecniche diverse, ha praticato la pittura, l’oggetto/assemblage, la scrittura, la poesia, l’azione.
In mostra grandi opere realizzate dagli anni Sessanta a oggi. Un quadro di circa 15 metri, opere su alluminio, un assemblaggio dal titolo La grande biblioteca, alcuni oggetti realizzati con giornali piegati e incollati su tavole di legno, sono affiancati da una serie di film e video degli anni Sessanta e recenti. Il titolo rimanda ad una concezione dello spazio, del pensiero attraverso il fare immagini, dell’arte che per Baruchello è ricerca di punti di crisi, articolazione di un processo che si genera attraverso lo spostamento, il situarsi sui bordi delle cose, ai confini del comprensibile. Tra derive e continui ritorni al senso, le immagini, gli oggetti, lo spazio di un quadro di Baruchello è disseminazione dell’identità, ipotesi sui suoi decentramenti, movimento di punti, angoli e pieghe tra i quali cercare una tensione, una forza che resti traccia piuttosto che forma definita. Nei film e nei video la riflessione è su concetti, su ipotesi continuamente da verificare. L’aspetto di critica e denuncia più esplicito nei film degli anni Sessanta, diviene meno evidente tuttavia ricompresso in una riflessione alla radice stessa del divenire del tempo, sulla durata, sulle possibilità di pensare lo spazio. Il linguaggio (immagini, parole, gesti) è dunque per Baruchello continua ricerca di una articolazione tra mente e corpo, tra pensare e sentire.
Il 13 maggio Gianfranco Baruchello interverrà inoltre alla tavola rotonda organizzata all’interno del Festival di Filosofia in corso presso l’Auditorium Parco della Musica.
09
maggio 2007
Gianfranco Baruchello – Pieghe, flussi, pensieri in bocca
Dal 09 maggio al 24 giugno 2007
arte contemporanea
Location
AUDITORIUM – PARCO DELLA MUSICA
Roma, Viale Pietro De Coubertin, 34, (Roma)
Roma, Viale Pietro De Coubertin, 34, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 11 alle 20 - domenica dalle 10 alle 20
Vernissage
9 Maggio 2007, ore 19
Autore
Curatore