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Il Mistero del Cloisonnè della Georgia: la rinascita dell’arte medievale
Nel laboratorio e nella fucina del monastero, guidati dall’artista David Kakabadze jr, ogni pezzo, creato secondo la tradizione e i canoni ecclesiastici, è un pezzo unico
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 24 Maggio alle ore 18.30, Inés Izzo Arte Contemporanea inaugura la mostra di arte Georgiana dal titolo Il Mistero del Cloisonnè della Georgia – la rinascita dell’arte medievale. L’evento è promosso dall’Ambasciata della Georgia con il patrocinio della moglie del Primo Ministro, Sig.ra Nino Nogaideli .
La contemporanea nascita del Cloisonné (arte decorativa basata su un particolare tipo di smaltatura) nelle antiche terre Cristiano-Ortodosse, la Georgia e le terre Bizantine, indica il sincronismo delle origini delle arti nel mondo.
L’arte georgiana del cloisonné, di cui si ha la prima testimonianza nel VII secolo, conosce il periodo di maggior fioritura tra il X e il XII secolo. Per la maggiore semplicità della realizzazione e per la libera interpretazione, si distacca in modo essenziale dalle norme bizantine di livellamento dello stile e di correlazione geometrica.
È risaputo che il contesto storico ha diretta influenza nello sviluppo delle arti, perciò, nei secoli successivi al XII, ad esempio nel periodo di decadenza della Georgia, il cloisonné, come anche le grandi tradizioni della cultura nazionale, fu accantonato.
Alla fine del XX secolo nello Javakheti, regione montana della Georgia, nel convento di Santa Nino a Phoka inizia, con la benedizione del patriarca della Georgia Ilia II, un recupero della tradizione dimenticata del cloisonné. Questo fatto assume un significato simbolico.
Nel laboratorio e nella fucina del monastero, guidati dall’artista David Kakabadze jr, ogni pezzo, creato secondo la tradizione e i canoni ecclesiastici, è un pezzo unico. Come materiali vengono usati soltanto l’oro, l’argento e smalti di alta qualità. Sono manufatti realizzati secondo complicate tecniche tradizionali tipiche dell’arte Bizantino-Georgiana. Questi oggetti sono realizzati nell’atmosfera di preghiera e di pace del monastero e sono arricchiti con un particolare senso estetico.
A dispetto dei fatti, la tradizione è la base più solida dell’arte ed è essenziale per acquisire le capacità per esprimere le caratteristiche del nuovo tempo. Questa sintesi è uno dei segreti dell’unicità di questi pezzi d’arte.
L’arte della smaltatura in Georgia affonda le sue radici nell’antichità. La sua nascita e il suo sviluppo possono essere datati nel Medioevo. L’arte Georgiana di questo periodo è considerata parte della cultura Bizantina.
La contemporanea nascita del Cloisonné (arte decorativa basata su un particolare tipo di smaltatura) nelle antiche terre Cristiano-Ortodosse, la Georgia e le terre Bizantine, indica il sincronismo delle origini delle arti nel mondo.
L’arte georgiana del cloisonné, di cui si ha la prima testimonianza nel VII secolo, conosce il periodo di maggior fioritura tra il X e il XII secolo. Per la maggiore semplicità della realizzazione e per la libera interpretazione, si distacca in modo essenziale dalle norme bizantine di livellamento dello stile e di correlazione geometrica.
È risaputo che il contesto storico ha diretta influenza nello sviluppo delle arti, perciò, nei secoli successivi al XII, ad esempio nel periodo di decadenza della Georgia, il cloisonné, come anche le grandi tradizioni della cultura nazionale, fu accantonato.
Alla fine del XX secolo nello Javakheti, regione montana della Georgia, nel convento di Santa Nino a Phoka inizia, con la benedizione del patriarca della Georgia Ilia II, un recupero della tradizione dimenticata del cloisonné. Questo fatto assume un significato simbolico.
Nel laboratorio e nella fucina del monastero, guidati dall’artista David Kakabadze jr, ogni pezzo, creato secondo la tradizione e i canoni ecclesiastici, è un pezzo unico. Come materiali vengono usati soltanto l’oro, l’argento e smalti di alta qualità. Sono manufatti realizzati secondo complicate tecniche tradizionali tipiche dell’arte Bizantino-Georgiana. Questi oggetti sono realizzati nell’atmosfera di preghiera e di pace del monastero e sono arricchiti con un particolare senso estetico.
A dispetto dei fatti, la tradizione è la base più solida dell’arte ed è essenziale per acquisire le capacità per esprimere le caratteristiche del nuovo tempo. Questa sintesi è uno dei segreti dell’unicità di questi pezzi d’arte.
L’arte della smaltatura in Georgia affonda le sue radici nell’antichità. La sua nascita e il suo sviluppo possono essere datati nel Medioevo. L’arte Georgiana di questo periodo è considerata parte della cultura Bizantina.
24
maggio 2007
Il Mistero del Cloisonnè della Georgia: la rinascita dell’arte medievale
Dal 24 maggio al primo giugno 2007
arti decorative e industriali
Location
MARGUTTA 3 – INES IZZO ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Margutta, 3, (Roma)
Roma, Via Margutta, 3, (Roma)
Orario di apertura
Mar – Dom ore 11:00 – 19:30
Vernissage
24 Maggio 2007, ore 18.30
Autore
Curatore