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I fazzoletti risorgimentali nelle raccolte dell’Istituto Mazziniano
Una raccolta particolarmente rara del Museo del Risorgimento di Genova è costituita dai fazzoletti patriottici, acquistati da privati ed antiquari dal Comune di Genova negli anni tra la formazione del Museo del Risorgimento (1915) e dell’Istituto Mazziniano (1934)
Comunicato stampa
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Una raccolta particolarmente rara del Museo del Risorgimento di Genova è costituita dai fazzoletti patriottici, acquistati da privati ed antiquari dal Comune di Genova negli anni tra la formazione del Museo del Risorgimento (1915) e dell’Istituto Mazziniano (1934).
L’origine di questi fazzoletti - che avevano funzione celebrativa e propagandistica - ha un luogo e una data ben definiti: nello Stato Pontificio nel luglio del 1846, subito dopo l’amnistia politica concessa da Pio IX. Durante la Restaurazione fu quello il primo atto liberale di un sovrano che accese gli entusiasmi degli italiani e li convinse ad insistere nelle manifestazioni per ottenere le riforme. Ben presto gli altri Stati della penisola seguirono l’esempio del Papa e ciò fece sperare nella possibilità di un graduale raggiungimento dell’unità attraverso il passaggio a governi costituzionali e ad una loro unione federativa.
Il primo gruppo di questi cimeli celebra Pio IX, Carlo Alberto e i Principi riformatori e ne auspicano un patto federativo; hanno quindi un riferimento cronologico “post quem” nella prima fase della I guerra di Indipendenza tra Piemonte e Austria, iniziata il 23 marzo 1848, quando venne meno l’illusione dell’alleanza nazionale con il richiamo dei propri eserciti da parte del Papa, del Granduca di Toscana e del re di Napoli. L’allocuzione papale del 29 aprile 1848 segnò poi il definitivo tramonto del neoguelfismo: Pio IX affermava che, come capo di tutti i cattolici, non poteva abbracciare e sostenere la causa del movimento nazionale italiano contro l’Austria, che era pur sempre una potenza cattolica.
Questi fazzoletti erano diffusi particolarmente a Genova, dove, secondo le cronache d’epoca, si sventolavano e si esponevano alle finestre durante le numerose dimostrazioni per le riforme. In particolare la sera del 9 novembre 1847 si festeggiò la firma della Lega doganale tra il Regno di Sardegna, lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana. Numerosi giovani, tra cui Bixio e Mameli, si recarono davanti all’albergo de la Ville, dove dimorava il Nunzio apostolico papale presso il re Carlo Alberto. Altri fazzoletti furono preparati per la visita di Carlo Alberto a Genova dal 4 al 10 novembre 1847. Alla sua partenza da Torino era stato cantato per la prima volta l’Inno a Carlo Alberto composto da Giuseppe Bertoldi, che fu riprodotto su seta e sventolato all’arrivo del re. Un mese dopo, nella famosa processione in Oregina nel 101° anniversario della cacciata degli Austriaci da Genova, 30.000 patrioti provenienti da ogni parte d’Italia si ritrovarono con i loro vessilli e insieme manifestarono per l’unità nazionale.
Una seconda serie di fazzoletti riguarda l’alleanza tra il Piemonte e la Francia durante la II guerra di Indipendenza (1859). Si esaltano i protagonisti, difensori dell’unità italiana, da Vittorio Emanuele II, a Napoleone III, a Garibaldi, riproducendo la loro effigie su drappi di seta.
Completano la raccolta e l’esposizione altri esemplari, non solo italiani, elaborati per particolari occasioni e altri che, pur avendo la stessa finalità celebrativa, per il particolare tessuto e la loro fine esecuzione, erano destinati a far mostra di sé nei salotti genovesi.
LE NUOVE SALE POLIVALENTI
In occasione del Bicentenario di Giuseppe Garibaldi, l’impegno dell’Amministrazione Civica per il Museo del Risorgimento, come già avvenuto nel 2005 per l’anniversario mazziniano, è rivolto a realizzazioni atte ad apportare innovazioni alla struttura museale con l’apporto di moderne tecnologie.
Dal 5 maggio sono infatti aperte al pubblico due nuove sale con funzioni polivalenti :
Attività didattica
L’attenzione verso il mondo della scuola rientra negli obiettivi primari del nostro Museo. Le nuove sale, dotate di potranno ospitare ogni tipo di attività didattica e ludica, avvalendosi della documentazione presente non solo nella parte espositiva, ma anche nell’archivio, nella biblioteca e nelle diverse raccolte iconografiche (stampe, manifesti, fotografie ) che costituiscono le collezioni dell’Istituto Mazziniano.
Mostre temporanee
I nuovi spazi, integrati da altre sale disponibili, permetteranno la realizzazione di mostre tematiche, collegate a specifiche raccolte del nostro Museo non presenti nel percorso espositivo (la prima ad esempio ha come oggetto i “Fazzoletti risorgimentali”), e di ospitarne altre “esterne” di particolare rilevanza.
Proiezioni
E’ in programma un ciclo di film a carattere risorgimentale (si inizia con “L’Eroe dei due mondi” di Guido Manuli e Maurizio Nichetti), che potranno essere presentati anche a fini didattici per le scuole. Altri filmati sono stati realizzati dall'Istituto su personaggi risorgimentali (Garibaldi, Mazzini, Mameli) o su temi specifici e proposti a complemento ed integrazione alla visita al Museo.
Conferenze
Una delle due nuove sale è attrezzata per ospitare incontri e conferenze per una capienza di 60 persone.
Consultazione
Sarà a disposizione del pubblico un computer per la consultazione delle raccolte iconografiche (stampe e fotografie), nella parte già informatizzata (n. 3000 unità)
L’origine di questi fazzoletti - che avevano funzione celebrativa e propagandistica - ha un luogo e una data ben definiti: nello Stato Pontificio nel luglio del 1846, subito dopo l’amnistia politica concessa da Pio IX. Durante la Restaurazione fu quello il primo atto liberale di un sovrano che accese gli entusiasmi degli italiani e li convinse ad insistere nelle manifestazioni per ottenere le riforme. Ben presto gli altri Stati della penisola seguirono l’esempio del Papa e ciò fece sperare nella possibilità di un graduale raggiungimento dell’unità attraverso il passaggio a governi costituzionali e ad una loro unione federativa.
Il primo gruppo di questi cimeli celebra Pio IX, Carlo Alberto e i Principi riformatori e ne auspicano un patto federativo; hanno quindi un riferimento cronologico “post quem” nella prima fase della I guerra di Indipendenza tra Piemonte e Austria, iniziata il 23 marzo 1848, quando venne meno l’illusione dell’alleanza nazionale con il richiamo dei propri eserciti da parte del Papa, del Granduca di Toscana e del re di Napoli. L’allocuzione papale del 29 aprile 1848 segnò poi il definitivo tramonto del neoguelfismo: Pio IX affermava che, come capo di tutti i cattolici, non poteva abbracciare e sostenere la causa del movimento nazionale italiano contro l’Austria, che era pur sempre una potenza cattolica.
Questi fazzoletti erano diffusi particolarmente a Genova, dove, secondo le cronache d’epoca, si sventolavano e si esponevano alle finestre durante le numerose dimostrazioni per le riforme. In particolare la sera del 9 novembre 1847 si festeggiò la firma della Lega doganale tra il Regno di Sardegna, lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana. Numerosi giovani, tra cui Bixio e Mameli, si recarono davanti all’albergo de la Ville, dove dimorava il Nunzio apostolico papale presso il re Carlo Alberto. Altri fazzoletti furono preparati per la visita di Carlo Alberto a Genova dal 4 al 10 novembre 1847. Alla sua partenza da Torino era stato cantato per la prima volta l’Inno a Carlo Alberto composto da Giuseppe Bertoldi, che fu riprodotto su seta e sventolato all’arrivo del re. Un mese dopo, nella famosa processione in Oregina nel 101° anniversario della cacciata degli Austriaci da Genova, 30.000 patrioti provenienti da ogni parte d’Italia si ritrovarono con i loro vessilli e insieme manifestarono per l’unità nazionale.
Una seconda serie di fazzoletti riguarda l’alleanza tra il Piemonte e la Francia durante la II guerra di Indipendenza (1859). Si esaltano i protagonisti, difensori dell’unità italiana, da Vittorio Emanuele II, a Napoleone III, a Garibaldi, riproducendo la loro effigie su drappi di seta.
Completano la raccolta e l’esposizione altri esemplari, non solo italiani, elaborati per particolari occasioni e altri che, pur avendo la stessa finalità celebrativa, per il particolare tessuto e la loro fine esecuzione, erano destinati a far mostra di sé nei salotti genovesi.
LE NUOVE SALE POLIVALENTI
In occasione del Bicentenario di Giuseppe Garibaldi, l’impegno dell’Amministrazione Civica per il Museo del Risorgimento, come già avvenuto nel 2005 per l’anniversario mazziniano, è rivolto a realizzazioni atte ad apportare innovazioni alla struttura museale con l’apporto di moderne tecnologie.
Dal 5 maggio sono infatti aperte al pubblico due nuove sale con funzioni polivalenti :
Attività didattica
L’attenzione verso il mondo della scuola rientra negli obiettivi primari del nostro Museo. Le nuove sale, dotate di potranno ospitare ogni tipo di attività didattica e ludica, avvalendosi della documentazione presente non solo nella parte espositiva, ma anche nell’archivio, nella biblioteca e nelle diverse raccolte iconografiche (stampe, manifesti, fotografie ) che costituiscono le collezioni dell’Istituto Mazziniano.
Mostre temporanee
I nuovi spazi, integrati da altre sale disponibili, permetteranno la realizzazione di mostre tematiche, collegate a specifiche raccolte del nostro Museo non presenti nel percorso espositivo (la prima ad esempio ha come oggetto i “Fazzoletti risorgimentali”), e di ospitarne altre “esterne” di particolare rilevanza.
Proiezioni
E’ in programma un ciclo di film a carattere risorgimentale (si inizia con “L’Eroe dei due mondi” di Guido Manuli e Maurizio Nichetti), che potranno essere presentati anche a fini didattici per le scuole. Altri filmati sono stati realizzati dall'Istituto su personaggi risorgimentali (Garibaldi, Mazzini, Mameli) o su temi specifici e proposti a complemento ed integrazione alla visita al Museo.
Conferenze
Una delle due nuove sale è attrezzata per ospitare incontri e conferenze per una capienza di 60 persone.
Consultazione
Sarà a disposizione del pubblico un computer per la consultazione delle raccolte iconografiche (stampe e fotografie), nella parte già informatizzata (n. 3000 unità)
05
maggio 2007
I fazzoletti risorgimentali nelle raccolte dell’Istituto Mazziniano
Dal 05 maggio al 20 giugno 2007
Location
MUSEO DEL RISORGIMENTO – ISTITUTO MAZZINIANO
Genova, Via Lomellini, 11, (Genova)
Genova, Via Lomellini, 11, (Genova)
Biglietti
intero euro 4,00; ridotto euro 2,80
Orario di apertura
Mar-Ven 9-19 Sab 10-19 Dom Lun chiuso
Vernissage
5 Maggio 2007, ore 14.30