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A perenne ricordo di un’errata creazione
La serata al Linux Club è un happening ove artisti dei più diversi campi interagiscono tra loro irrompendo in uno spazio e rendendo lo spettatore attivo, è una trance de vie, un attimo vissuto di cui non resterà altra traccia che nelle fotografie e nelle riprese che avverranno in tempo reale, forse
Comunicato stampa
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E Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza, ma è tautologico affermare che questo Dio equivale ad una qualsiasi divinità creatrice, una Magna Mater generatrice che si accorge a miracolo avvenuto di aver commesso un grave errore, ovvero di aver creato un parassita: l’uomo.
Ma non può tornare indietro perché questo comporterebbe un’ammissione d’errore inammissibile per un Dio, comincia, quindi, a mandare ogni sorta di sciagura sul mondo cercando di sterminare gli uomini, ma questi si riproducono con estrema facilità da costringere Dio a trovare un nuovo mezzo per arrivare all’uomo: e così Dio decide di farsi pubblicità sui media mondiali per diffondere il nuovo prodotto che Lui stesso ha creato e pensato per l’uomo, ovvero, il Brecotal.
Erede del fungo sacro, della datura e della mandragora, piante guida dell’esperienza ritualistica dell’uomo arcaico, il Brecotal, diffuso da Dio in compresse, bustine ed estratto idroalcolico, è la soluzione dogmatica che Dio crea per riportare l’uomo a quel primitivismo in cui non può più ledere a nessuno, nemmeno a sé stesso e quindi neanche agli illogici piani dello stesso Dio.
La serata al Linux Club è un happening ove artisti dei più diversi campi interagiscono tra loro irrompendo in uno spazio e rendendo lo spettatore attivo, è una trance de vie, un attimo vissuto di cui non resterà altra traccia che nelle fotografie e nelle riprese che avverranno in tempo reale, forse.
Un coacervo di professionisti guiderà il pubblico in un grido panico di sfida a Dio e alla sua creazione, il grido di uomini ormai assuefatti dal Brecotal, ma che proprio in esso hanno trovato la risposta.
«L’azione dell’happening, pur nel suo tentativo di irruzione (attraverso il gesto fantastico e disutile) … resta ancorata al valore dell’improvvisazione, che vuole opporre al vivere sistematico e standardizzato uno squarcio di libertà immediata» (Argan, G.C., Bonito Oliva, A., L’Arte moderna 1770-1970. L’Arte oltre il Duemila, Sansoni, Milano 2003, p.319).
Una serie di attimi irreali, istanti misterici, brividi inaspettati si succederanno in ordine cronologico andando a comporre l’happening evento nella sua totalità: una radio accompagnerà, attraverso messaggi subliminali, il viaggio iniziatico non-sense di alcuni brecotal-dipendenti che, come a un incontro di alcolisti anonimi, racconteranno, attraverso la propria forma artistico-espressiva, il proprio delirio psicoattivo quotidiano “da dove veniamo, cosa siamo, dove andiamo”.
Inoltre, a spezzare il rapporto bilaterale spettatore-artista, interverranno due personaggi con l’unico scopo di sconvolgere le normali azioni del fruitore di uno spettacolo: un angelo ed un boia. L’angelo, assorto, distaccato, asessuato, unica traccia di una divinità prassitelica presente ma noncurante dell’uomo; il Boia, eroe patafisico memore dell’Ubu re di Jarry, agli albori della storia era il simbolo dell’ordine e della giustizia, l’esecutore di una condanna, ma in un mondo in cui l’uomo si autodistrugge ed in cui lo stesso Dio lo ha sostituito con il Brecotal, non ha più alcun fine neanche per se stesso.
Figlio dei gesti «asociali» che il dadaismo ci ha lasciato (cfr. Benjamin, W., L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino 2000), A Perenne ricordo di un’errata creazione è un evento che, consapevole che nulla oramai può creare scandalo, ha l’intenzione di lasciare una traccia, seppur fuggevole, del proprio tempo.
Ma non può tornare indietro perché questo comporterebbe un’ammissione d’errore inammissibile per un Dio, comincia, quindi, a mandare ogni sorta di sciagura sul mondo cercando di sterminare gli uomini, ma questi si riproducono con estrema facilità da costringere Dio a trovare un nuovo mezzo per arrivare all’uomo: e così Dio decide di farsi pubblicità sui media mondiali per diffondere il nuovo prodotto che Lui stesso ha creato e pensato per l’uomo, ovvero, il Brecotal.
Erede del fungo sacro, della datura e della mandragora, piante guida dell’esperienza ritualistica dell’uomo arcaico, il Brecotal, diffuso da Dio in compresse, bustine ed estratto idroalcolico, è la soluzione dogmatica che Dio crea per riportare l’uomo a quel primitivismo in cui non può più ledere a nessuno, nemmeno a sé stesso e quindi neanche agli illogici piani dello stesso Dio.
La serata al Linux Club è un happening ove artisti dei più diversi campi interagiscono tra loro irrompendo in uno spazio e rendendo lo spettatore attivo, è una trance de vie, un attimo vissuto di cui non resterà altra traccia che nelle fotografie e nelle riprese che avverranno in tempo reale, forse.
Un coacervo di professionisti guiderà il pubblico in un grido panico di sfida a Dio e alla sua creazione, il grido di uomini ormai assuefatti dal Brecotal, ma che proprio in esso hanno trovato la risposta.
«L’azione dell’happening, pur nel suo tentativo di irruzione (attraverso il gesto fantastico e disutile) … resta ancorata al valore dell’improvvisazione, che vuole opporre al vivere sistematico e standardizzato uno squarcio di libertà immediata» (Argan, G.C., Bonito Oliva, A., L’Arte moderna 1770-1970. L’Arte oltre il Duemila, Sansoni, Milano 2003, p.319).
Una serie di attimi irreali, istanti misterici, brividi inaspettati si succederanno in ordine cronologico andando a comporre l’happening evento nella sua totalità: una radio accompagnerà, attraverso messaggi subliminali, il viaggio iniziatico non-sense di alcuni brecotal-dipendenti che, come a un incontro di alcolisti anonimi, racconteranno, attraverso la propria forma artistico-espressiva, il proprio delirio psicoattivo quotidiano “da dove veniamo, cosa siamo, dove andiamo”.
Inoltre, a spezzare il rapporto bilaterale spettatore-artista, interverranno due personaggi con l’unico scopo di sconvolgere le normali azioni del fruitore di uno spettacolo: un angelo ed un boia. L’angelo, assorto, distaccato, asessuato, unica traccia di una divinità prassitelica presente ma noncurante dell’uomo; il Boia, eroe patafisico memore dell’Ubu re di Jarry, agli albori della storia era il simbolo dell’ordine e della giustizia, l’esecutore di una condanna, ma in un mondo in cui l’uomo si autodistrugge ed in cui lo stesso Dio lo ha sostituito con il Brecotal, non ha più alcun fine neanche per se stesso.
Figlio dei gesti «asociali» che il dadaismo ci ha lasciato (cfr. Benjamin, W., L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino 2000), A Perenne ricordo di un’errata creazione è un evento che, consapevole che nulla oramai può creare scandalo, ha l’intenzione di lasciare una traccia, seppur fuggevole, del proprio tempo.
03
maggio 2007
A perenne ricordo di un’errata creazione
03 maggio 2007
performance - happening
Location
LINUX CLUB
Roma, Via Giuseppe Libetta, 15, (Roma)
Roma, Via Giuseppe Libetta, 15, (Roma)
Biglietti
€. 8,00 con consumazione
Vernissage
3 Maggio 2007, ore 21
Autore
Curatore