L'arte, con i suoi protagonisti, con i suoi percorsi, illustra con un certo margine di anticipo le insidie e le sorprese nascoste nell'interpretazione di un mondo in cambiamento, con le sue Geometrie Variabili.
Il luogo dell'arte, dunque, somiglia a una immagine del paese (della città, del continente) in cui viene realizzata l'opera. Ma si tratta di un'immagine i cui confini sono, in genere, più ampi, sfrangiati e indefiniti. Gli artisti interpretano e testimoniano l'esistenza di questo paese in più, di questa immagine che è meno facile da capire, ma che aderisce alla realtà geopolitica in modo più profondo e più convincente.

In occasione della Festa dell'Europa, e all'interno del calendario di Fabbrica Europa 2007, si propone una succinta panoramica delle visioni e dei linguaggi che gli artisti europei esplorano oggi.

Gli artisti coinvolti provengono da diversi paesi e da diverse esperienze: Kuba Bakowski (Polonia), Matteo Fato (Italia), Patrick Jolley / Reynold Reynolds (Irlanda), Chiara Guarducci (Italia), Marco Mazzi (Italia) e sviluppano una riflessione etica ed estetica sulla mutata natura del significato di Europa, sui suoi simboli, sui suoi nuovi nomi e i suoi nuovi abitanti.
I linguaggi adoperati sono quelli della contemporaneità più stringente e uniscono elementi tradizionali come il disegno alle più sofisticate elaborazioni del video e della cultura digitale.


Si ringraziano Galleria Daniele Ugolini (Firenze), Galleria Enrico Fornello (Prato