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Passaggi
Percorsi d’Arte nel Castello di Gorizia
Comunicato stampa
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Può il passato dialogare con il presente? Se è vero, come credo, che il nostro tempo, ciò che siamo è frutto anche del nostro passato, della nostra microstoria inserita in un contesto molto più ampio che diviene la nostra cultura, la risposta è sì.
Una mostra d’arte contemporanea allestita nel Castello di Gorizia che, per quanto ricostruito rende visibili le tracce della sua storia, di ciò che è stato e ha rappresentato e del passato millenario di una città e di un territorio ricco della propria multiculturalità, può esserne e ne è prova.
La pittura, il disegno, la grafica, la scultura, la fotografia, l’istallazione, la progettazione architettonica e ancora la poesia e la musica di personalità che operano oggi in questi ambiti espressivi in Paesi diversi ma non più lontani, che continuativamente riprovano un linguaggio proprio ed originale trovando nelle molte declinazioni del visivo e nelle altre, altrettanto contemporanee e sperimentali, dell’auditivo la possibilità di fare (e dire) arte, si collocano in spazi apparentemente non consoni, nei quali è da sempre più solito ritrovare manufatti d’epoca (meglio dire di diverse epoche, comunque storici e solo apparentemente più decodificabili).
Discretamente o sfacciatamente le opere in mostra invadono il maniero, lo trasformano, lo re-inventano. Ma al contempo le opere stesse, pensate proprio per quel luogo, per quella sala, per quel torrione, per quell’antro, portano in sé memoria, diretta o indiretta, dello spazio circostante. Un gioco intrigante, uno scambio curioso che ha messo in moto l’operare degli oltre quaranta artisti italiani, sloveni, croati, austriaci e svizzeri presenti a “Passaggi” che hanno accettato l’invito dell’Associazione Culturale per la Promozione delle Arti Contemporanee “Prologo” che ha ideato la rassegna.
Per il visitatore che fin dall’ingresso del maniero si ritrova a seguire della desuete tracce colorate che compaiono tra le pietre antiche, diventa allora forse in prima battuta straniante, poi interessante e in qualche modo divertente scoprire un’imponente e affascinante immagine fotografica che campeggia sulle mura come fosse un vessillo o uno stendardo.
E continuando nella visita si possono incontrare poi contemporanei armigeri a difesa del maniero, curiosi personaggi e fantasiosi animali che si aggirano nella corte o scoprire inconsueti strumenti di tortura. E ancora un dipinto dai colti e lontani rimandi simbolisti o le tele di un’originale sintesi pittorica minimalista possono ben sostituirsi ai ritratti sei-settecenteschi di dame e nobiluomini; un ambiente spoglio e rustico come la cucina poi, può vedere tranquillamente inserita un’opera contemporanea raffinata e magicamente preziosa.
Un gioco di contrasti e di opposti, lo stesso gioco per nuove armonie e impensate similitudini. Ecco allora che oltrepassando i primi dubbi, le possibili perplessità si riesce a intravedere come il nuovo, quell’opera d’arte contemporanea collocata nel Castello, sia sì esterna all’antico ma non per questo estranea: le forme, i colori, i materiali sono sì nuovi, altri rispetto a quelli usati dal rassicurante arte d’altri tempi ma con quel passato l’opera può interagire, comunicare e lo spettatore, anche il più distratto può, forse, proprio grazie a queste continue contaminazioni ed interazioni, avvicinarsi a quello che è il linguaggio del nostro tempo, porsi in sintonia, farsi incuriosire.
Mettiamoci in ascolto, allora…seguiamo le tracce…scopriamo i tesori…
Tracce per una lettura Emanuela Uccello
aprile 2007
(dal catalogo)
Una mostra d’arte contemporanea allestita nel Castello di Gorizia che, per quanto ricostruito rende visibili le tracce della sua storia, di ciò che è stato e ha rappresentato e del passato millenario di una città e di un territorio ricco della propria multiculturalità, può esserne e ne è prova.
La pittura, il disegno, la grafica, la scultura, la fotografia, l’istallazione, la progettazione architettonica e ancora la poesia e la musica di personalità che operano oggi in questi ambiti espressivi in Paesi diversi ma non più lontani, che continuativamente riprovano un linguaggio proprio ed originale trovando nelle molte declinazioni del visivo e nelle altre, altrettanto contemporanee e sperimentali, dell’auditivo la possibilità di fare (e dire) arte, si collocano in spazi apparentemente non consoni, nei quali è da sempre più solito ritrovare manufatti d’epoca (meglio dire di diverse epoche, comunque storici e solo apparentemente più decodificabili).
Discretamente o sfacciatamente le opere in mostra invadono il maniero, lo trasformano, lo re-inventano. Ma al contempo le opere stesse, pensate proprio per quel luogo, per quella sala, per quel torrione, per quell’antro, portano in sé memoria, diretta o indiretta, dello spazio circostante. Un gioco intrigante, uno scambio curioso che ha messo in moto l’operare degli oltre quaranta artisti italiani, sloveni, croati, austriaci e svizzeri presenti a “Passaggi” che hanno accettato l’invito dell’Associazione Culturale per la Promozione delle Arti Contemporanee “Prologo” che ha ideato la rassegna.
Per il visitatore che fin dall’ingresso del maniero si ritrova a seguire della desuete tracce colorate che compaiono tra le pietre antiche, diventa allora forse in prima battuta straniante, poi interessante e in qualche modo divertente scoprire un’imponente e affascinante immagine fotografica che campeggia sulle mura come fosse un vessillo o uno stendardo.
E continuando nella visita si possono incontrare poi contemporanei armigeri a difesa del maniero, curiosi personaggi e fantasiosi animali che si aggirano nella corte o scoprire inconsueti strumenti di tortura. E ancora un dipinto dai colti e lontani rimandi simbolisti o le tele di un’originale sintesi pittorica minimalista possono ben sostituirsi ai ritratti sei-settecenteschi di dame e nobiluomini; un ambiente spoglio e rustico come la cucina poi, può vedere tranquillamente inserita un’opera contemporanea raffinata e magicamente preziosa.
Un gioco di contrasti e di opposti, lo stesso gioco per nuove armonie e impensate similitudini. Ecco allora che oltrepassando i primi dubbi, le possibili perplessità si riesce a intravedere come il nuovo, quell’opera d’arte contemporanea collocata nel Castello, sia sì esterna all’antico ma non per questo estranea: le forme, i colori, i materiali sono sì nuovi, altri rispetto a quelli usati dal rassicurante arte d’altri tempi ma con quel passato l’opera può interagire, comunicare e lo spettatore, anche il più distratto può, forse, proprio grazie a queste continue contaminazioni ed interazioni, avvicinarsi a quello che è il linguaggio del nostro tempo, porsi in sintonia, farsi incuriosire.
Mettiamoci in ascolto, allora…seguiamo le tracce…scopriamo i tesori…
Tracce per una lettura Emanuela Uccello
aprile 2007
(dal catalogo)
12
maggio 2007
Passaggi
Dal 12 maggio al 28 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
CASTELLO
Gorizia, Località Borgo Castello, 36, (Gorizia)
Gorizia, Località Borgo Castello, 36, (Gorizia)
Biglietti
intero 5,00 euro, ridotto 3,00 euro, scolaresche 2,00 euro
Orario di apertura
da martedì a domenica
9.30-13; 15-19.30
chiuso lunedì
Vernissage
12 Maggio 2007, ore 18
Autore
Curatore