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Marco Vacca – Refugees: Darfur Bahr el Ghazal
In 40 straordinarie immagini Marco Vacca racconta il drammatico, silente deteriorarsi della situazione in Darfur e la disperazione senza fine di circa due milioni di profughi
Comunicato stampa
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Il Novecento è un secolo di migrazioni di massa. Alla ricerca di un lavoro, in fuga da guerre, perseguitate da conflitti etnici e religiosi, scacciate da calamità o da trasformazioni dell’ambiente naturale, indotte da interessi economici, milioni di persone in tutto il mondo hanno abbandonato le proprie terre e conosciuto l’esperienza dello sradicamento, a volte dell’esilio senza ritorno. Molte di queste vicende sono state rimosse, sebbene non abbiano cessato di condizionare il presente.
Le strade dell’esodo ci condurranno a rintracciarle, a raccontarle, a metterle una accanto all’altra per poterle abbracciare con un unico sguardo.
La terza edizione svilupperà in particolare il tema del ritorno - uno dei nodi cruciali delle migrazioni, dove si intrecciano desiderio, nostalgia, immaginario, difficoltà di integrazione, perdita delle radici, memoria e oblìo, il tema dei rifugiati - sviluppato anche attraverso una collaborazione con il festival internazionale “Human Rights Nights”, e quello delle partenze di ieri e di oggi, per mettere a confronto esperienze di migrazione storicamente diverse ma accomunate dal desiderio di riscatto sociale.
In 40 straordinarie immagini Marco Vacca racconta il drammatico, silente deteriorarsi della situazione in Darfur e la disperazione senza fine di circa due milioni di profughi, di cui 200mila rifugiati oltre confine nel poverissimo Ciad. Scoppiato nel febbraio del 2003, il conflitto, considerato un vero e proprio genocidio, ha causato tra i 100 e i 400mila morti, e ha provocato una delle più gravi crisi umanitarie del mondo, una situazione che l’ex segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, non ha esitato a descrivere come “l’inferno della terra”. Con straordinaria efficacia le fotografie di Marco Vacca, realizzate con il supporto del Comitato Darfur (Intersos, Cesvi, Coopi e Cosv) che opera nella regione, esprimono sentimenti, ansie, sofferenze, gioie, cogliendo l’essenza del dramma e l’intimo delle persone.
Le strade dell’esodo ci condurranno a rintracciarle, a raccontarle, a metterle una accanto all’altra per poterle abbracciare con un unico sguardo.
La terza edizione svilupperà in particolare il tema del ritorno - uno dei nodi cruciali delle migrazioni, dove si intrecciano desiderio, nostalgia, immaginario, difficoltà di integrazione, perdita delle radici, memoria e oblìo, il tema dei rifugiati - sviluppato anche attraverso una collaborazione con il festival internazionale “Human Rights Nights”, e quello delle partenze di ieri e di oggi, per mettere a confronto esperienze di migrazione storicamente diverse ma accomunate dal desiderio di riscatto sociale.
In 40 straordinarie immagini Marco Vacca racconta il drammatico, silente deteriorarsi della situazione in Darfur e la disperazione senza fine di circa due milioni di profughi, di cui 200mila rifugiati oltre confine nel poverissimo Ciad. Scoppiato nel febbraio del 2003, il conflitto, considerato un vero e proprio genocidio, ha causato tra i 100 e i 400mila morti, e ha provocato una delle più gravi crisi umanitarie del mondo, una situazione che l’ex segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, non ha esitato a descrivere come “l’inferno della terra”. Con straordinaria efficacia le fotografie di Marco Vacca, realizzate con il supporto del Comitato Darfur (Intersos, Cesvi, Coopi e Cosv) che opera nella regione, esprimono sentimenti, ansie, sofferenze, gioie, cogliendo l’essenza del dramma e l’intimo delle persone.
13
aprile 2007
Marco Vacca – Refugees: Darfur Bahr el Ghazal
Dal 13 aprile al 05 maggio 2007
fotografia
Location
MEDIATECA
San Lazzaro Di Savena, Via Caselle, 22, (Bologna)
San Lazzaro Di Savena, Via Caselle, 22, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 9.00-19.15
Sito web
www.lestradedellesodo.it
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