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SituazionIsola. A New Urbanism
Il progetto della mostra nasce dall’interesse di capire il valore culturale e sociale di un’esperienza come quella dell’Isola Art Center, situata nel quartiere Isola Garibaldi a Milano, che nato dalla volontà e dall’interesse degli abitanti e di alcuni artisti di produrre un centro di aggregazione all’interno di un quartiere costituito da un tessuto sociale abbastanza unitario
Comunicato stampa
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Il progetto della mostra nasce dall’interesse di capire il valore culturale e sociale di un’esperienza come quella dell’Isola Art Center, situata nel quartiere Isola Garibaldi a Milano, che nato dalla volontà e dall’interesse degli abitanti e di alcuni artisti di produrre un centro di aggregazione all’interno di un quartiere costituito da un tessuto sociale abbastanza unitario.
Per cercare di comprendere il tipo di esperienza si è ritenuto opportuno rileggerla come fenomeno di rilevanza culturale e sociale alla luce delle idee dell’Internazionale Situazionista degli anni Sessanta, che a Milano ha avuto una sezione particolarmente attiva.
La domanda che ci siamo posti è quali idee situazioniste sopravvivono ancora oggi e quante di esse soddisfano ancora le esigenze della vita contemporanea. E quanto un’esperienza come quella dell’Isola Art Center costituisca oggi una forma di “nuova urbanizzazione” (da cui il sottotitolo della mostra: “A New Urbanism”), fondata su un modo diverso di pensare lo spazio urbano e i legami sociali che nascono al suo interno, alternativo a quello della pura progettazione urbanistica.
Per sviluppare il progetto dell’Isola Art Center alla luce delle idee situazioniste, il progetto si articolerà in tre parti, tra loro strettamente intrecciate.
* Una parte più storica con riferimento alle idee situazioniste e l’allestimento di materiali situazionisti, in particolare di scritte allestite in modo diverso che riassumono le idee situazioniste, che vorremmo indicare in questa mostra come concetti-azione, sviluppati dal gruppo d’avanguardia francese.
* Una parte che verte sui progetti realizzati dall’Isola Art Center con le istituzioni e gli abitanti del quartiere e che in qualche modo raccolgono l’eredità situazionista nelle modalità di attuazione e di sperimentazione nelle quali sono stati attuati.
* Una parte dedicata agli artisti contemporanei, con la partecipazione di Flying Cities e il progetto speciale “Mongolfiera” dell’artista argentino Tomas Saraceno, realizzato in collaborazione con gli abitanti dell’Isola e dei giovani artisti che lavorano all’Isola Art Center.
Per comprendere l’attualità del movimento situazionista la mostra prova a verificare quanto le loro idee siano passate nei comportamenti e nelle modalità con le quali le persone vivono oggi la città.
La possibilità di connettere tra loro parti di città trascurate dalle funzioni quotidiane che in essa si svolgono diventa un punto interessante per individuare forme di aggregazione spontanee tra gli abitanti offrendoci una diversa lettura dello spazio urbano.
I progetti saranno realizzati sia all’interno dell’Isola Art Center sia nei giardini antistanti che in altri luoghi del quartiere. Una pubblicazione è prevista.
I curatori:
Marco Biraghi
Marco Biraghi (1959) insegna storia dell?architettura contemporanea presso la Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano. Collabora con diverse riviste di architettura e fa parte del comitato di redazione di "Casabella". Ha scritto e curato numerosi libri riguardanti la cultura e la critica architettonica del XX secolo. Ha tenuto conferenze alla Columbia University e alla Cooper Union di New York, alla Faculty of Fine Arts di Toronto e al Berlage Institute di Rotterdam.
Maurizio Bortolotti è critico d'arte e curatore. È collaboratore della rivista internazionale di arte e architettura Domus e redattore della rivista elettronica dell'Università di Leeds Seconds. Curatore di Art Experience per Domus Academy. Ha recentemente curato I seguenti progetti: "No Vitrines, No Artists, No Museums: Just a Lot of People", con Rirkrit Tiravanija, Pierre Huyghe, Philippe Parreno (2004); "Modelmania", con Olafur Eliasson (2005), Venice; Con Marco Scotini "The Utopian Display Platform" 2003-2006, Milan; "Yona Friedman. Un Progetto per il MART", 2006, Mart, Rovereto.> Attualmente sta lavorando su progetti a Istanbul, Venezia, Lussemburgo e Birmingham
Bert Theis
Nato a Lussemburgo nel 1952 si è trasferito a Milano nel 1992.
L’artista è all’origine dei progetti di arte contemporanea all’Isola dove lavora dal 2001 come artista, coordinatore e sub curatore. Nel 2002 ha creato l’ufficio out (Office for Urban Transformation) con sede a Milano e Mexico DF. Ha partecipato ad eventi d’arte internazionali come la biennale di Venezia, 1995, Sculptur. Projects in Münster 1997, Arte all’Arte 1998, Manifesta 1998, Biennale di Gwangju 2002, Biennale di Tirana 2003, Biennale di Busan 2006.
Per cercare di comprendere il tipo di esperienza si è ritenuto opportuno rileggerla come fenomeno di rilevanza culturale e sociale alla luce delle idee dell’Internazionale Situazionista degli anni Sessanta, che a Milano ha avuto una sezione particolarmente attiva.
La domanda che ci siamo posti è quali idee situazioniste sopravvivono ancora oggi e quante di esse soddisfano ancora le esigenze della vita contemporanea. E quanto un’esperienza come quella dell’Isola Art Center costituisca oggi una forma di “nuova urbanizzazione” (da cui il sottotitolo della mostra: “A New Urbanism”), fondata su un modo diverso di pensare lo spazio urbano e i legami sociali che nascono al suo interno, alternativo a quello della pura progettazione urbanistica.
Per sviluppare il progetto dell’Isola Art Center alla luce delle idee situazioniste, il progetto si articolerà in tre parti, tra loro strettamente intrecciate.
* Una parte più storica con riferimento alle idee situazioniste e l’allestimento di materiali situazionisti, in particolare di scritte allestite in modo diverso che riassumono le idee situazioniste, che vorremmo indicare in questa mostra come concetti-azione, sviluppati dal gruppo d’avanguardia francese.
* Una parte che verte sui progetti realizzati dall’Isola Art Center con le istituzioni e gli abitanti del quartiere e che in qualche modo raccolgono l’eredità situazionista nelle modalità di attuazione e di sperimentazione nelle quali sono stati attuati.
* Una parte dedicata agli artisti contemporanei, con la partecipazione di Flying Cities e il progetto speciale “Mongolfiera” dell’artista argentino Tomas Saraceno, realizzato in collaborazione con gli abitanti dell’Isola e dei giovani artisti che lavorano all’Isola Art Center.
Per comprendere l’attualità del movimento situazionista la mostra prova a verificare quanto le loro idee siano passate nei comportamenti e nelle modalità con le quali le persone vivono oggi la città.
La possibilità di connettere tra loro parti di città trascurate dalle funzioni quotidiane che in essa si svolgono diventa un punto interessante per individuare forme di aggregazione spontanee tra gli abitanti offrendoci una diversa lettura dello spazio urbano.
I progetti saranno realizzati sia all’interno dell’Isola Art Center sia nei giardini antistanti che in altri luoghi del quartiere. Una pubblicazione è prevista.
I curatori:
Marco Biraghi
Marco Biraghi (1959) insegna storia dell?architettura contemporanea presso la Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano. Collabora con diverse riviste di architettura e fa parte del comitato di redazione di "Casabella". Ha scritto e curato numerosi libri riguardanti la cultura e la critica architettonica del XX secolo. Ha tenuto conferenze alla Columbia University e alla Cooper Union di New York, alla Faculty of Fine Arts di Toronto e al Berlage Institute di Rotterdam.
Maurizio Bortolotti è critico d'arte e curatore. È collaboratore della rivista internazionale di arte e architettura Domus e redattore della rivista elettronica dell'Università di Leeds Seconds. Curatore di Art Experience per Domus Academy. Ha recentemente curato I seguenti progetti: "No Vitrines, No Artists, No Museums: Just a Lot of People", con Rirkrit Tiravanija, Pierre Huyghe, Philippe Parreno (2004); "Modelmania", con Olafur Eliasson (2005), Venice; Con Marco Scotini "The Utopian Display Platform" 2003-2006, Milan; "Yona Friedman. Un Progetto per il MART", 2006, Mart, Rovereto.> Attualmente sta lavorando su progetti a Istanbul, Venezia, Lussemburgo e Birmingham
Bert Theis
Nato a Lussemburgo nel 1952 si è trasferito a Milano nel 1992.
L’artista è all’origine dei progetti di arte contemporanea all’Isola dove lavora dal 2001 come artista, coordinatore e sub curatore. Nel 2002 ha creato l’ufficio out (Office for Urban Transformation) con sede a Milano e Mexico DF. Ha partecipato ad eventi d’arte internazionali come la biennale di Venezia, 1995, Sculptur. Projects in Münster 1997, Arte all’Arte 1998, Manifesta 1998, Biennale di Gwangju 2002, Biennale di Tirana 2003, Biennale di Busan 2006.
16
aprile 2007
SituazionIsola. A New Urbanism
Dal 16 aprile al 15 maggio 2007
arte contemporanea
Location
ISOLA ART CENTER
Milano, Via Federico Confalonieri, 10, (Milano)
Milano, Via Federico Confalonieri, 10, (Milano)
Orario di apertura
Giovedì e sabato dalle 16 alle 19 e su appuntamento
Vernissage
16 Aprile 2007, ore 18
Autore
Curatore