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Paola Romano / Riccardo dalla Chiesa
l’incontro, la sovrapposizione fra fotografia e pittura, il comune denominatore di questa inconsueta, singolare mostra, allestita nel nuovo spazio espositivo delle cantine di Palazzo Donarelli Ricci
Comunicato stampa
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Due artisti che si sovrappongono….
è infatti l’incontro, la sovrapposizione fra fotografia e pittura, il comune denominatore di questa inconsueta, singolare mostra, allestita nel nuovo spazio espositivo delle cantine di Palazzo Donarelli Ricci.
Paola Romano, artista romana definita da Vittorio Sgarbi “Neo-Concettualista”, per cui l’arte è solo quella in cui si riesce a stabilire una comunicazione di idee e sentimenti, realizzando qualcosa di facilmente inquadrabile dai nostri sensi, gli occhi in primo luogo, ma anche il tatto, affinché si crei una percezione sinestetica.. Molte delle sue opere chiederebbero di essere toccate come fossero scritte in codice Braille. L’artista gioca sulla materia. L’arte della Romano sorvola la divisione disciplinare fra pittura e scultura e, grazie ad una personale rivisitazione dell’Informale, con la freschezza della sua immaginazione, trova nella fisicità del gesto pittorico il livello attraverso cui far giungere a sintesi gli elementi fondamentali della sua arte, la materia, il colore e il segno..
Riccardo dalla Chiesa, fotografo ormai conosciuto dal pubblico romano ed internazionale per le sue fotoinstallazioni frutto di un assemblaggio di diverse tecniche e materiali. La foto viene tatuata nell’acciaio, nell’alluminio o nel cristallo o riprodotta in stampa diretta sul plexiglass; creando così una nuova forma che simultaneamente è fotografia, scultura, arredo. L’artista, attraverso il sapiente uso delle luci e dei diversi materiali non limitandosi alle mere apparenze, intende rilevare il carattere interiore dei soggetti fotografati, che elabora usando tecniche molto sofisticate.
Presi singolarmente, i percorsi di questi due artisti sembrerebbero a tutta prima assolutamente incompatibili, distanti da qualsiasi compromesso possibile.
La pittura informale, polimaterica che proprio nella ricchezza della materia trova la sua arma più seducente, l’arte di Paola Romano convive su supporti comuni con le sofisticate e sensualissime elaborazioni fotografiche sul tema del nudo femminile di Riccardo dalla Chiesa in un rapporto di reciproca e misurata invadenza.
Difficile stabilire quale dei due linguaggi sia dominante: l’occhio resta in pari misura suggestionato dalla perfezione dei profili femminili, e dal magma di una materia in continuo divenire che, a seconda del caso, sa assolvere la funzione di sfondo o imporsi prepotentemente sui nudi, con la sua incontenibile esuberanza ad un tempo drammatica e gioiosa.
“Materia” elemento comune di questo lavoro di sinergia. Nonostante la sperimentazione digitale, la purezza fotografica dei bianchi e neri del dalla Chiesa mantiene una forte sensualità e romanticismo.Le fotoinstallazioni diventano opere pittoriche che con l’intervento volutamente sensoriale della Romano prendono una dimensione tridimensionale grazie all’inserimento di elementi come piume, perle, argento,oro e colore.
è infatti l’incontro, la sovrapposizione fra fotografia e pittura, il comune denominatore di questa inconsueta, singolare mostra, allestita nel nuovo spazio espositivo delle cantine di Palazzo Donarelli Ricci.
Paola Romano, artista romana definita da Vittorio Sgarbi “Neo-Concettualista”, per cui l’arte è solo quella in cui si riesce a stabilire una comunicazione di idee e sentimenti, realizzando qualcosa di facilmente inquadrabile dai nostri sensi, gli occhi in primo luogo, ma anche il tatto, affinché si crei una percezione sinestetica.. Molte delle sue opere chiederebbero di essere toccate come fossero scritte in codice Braille. L’artista gioca sulla materia. L’arte della Romano sorvola la divisione disciplinare fra pittura e scultura e, grazie ad una personale rivisitazione dell’Informale, con la freschezza della sua immaginazione, trova nella fisicità del gesto pittorico il livello attraverso cui far giungere a sintesi gli elementi fondamentali della sua arte, la materia, il colore e il segno..
Riccardo dalla Chiesa, fotografo ormai conosciuto dal pubblico romano ed internazionale per le sue fotoinstallazioni frutto di un assemblaggio di diverse tecniche e materiali. La foto viene tatuata nell’acciaio, nell’alluminio o nel cristallo o riprodotta in stampa diretta sul plexiglass; creando così una nuova forma che simultaneamente è fotografia, scultura, arredo. L’artista, attraverso il sapiente uso delle luci e dei diversi materiali non limitandosi alle mere apparenze, intende rilevare il carattere interiore dei soggetti fotografati, che elabora usando tecniche molto sofisticate.
Presi singolarmente, i percorsi di questi due artisti sembrerebbero a tutta prima assolutamente incompatibili, distanti da qualsiasi compromesso possibile.
La pittura informale, polimaterica che proprio nella ricchezza della materia trova la sua arma più seducente, l’arte di Paola Romano convive su supporti comuni con le sofisticate e sensualissime elaborazioni fotografiche sul tema del nudo femminile di Riccardo dalla Chiesa in un rapporto di reciproca e misurata invadenza.
Difficile stabilire quale dei due linguaggi sia dominante: l’occhio resta in pari misura suggestionato dalla perfezione dei profili femminili, e dal magma di una materia in continuo divenire che, a seconda del caso, sa assolvere la funzione di sfondo o imporsi prepotentemente sui nudi, con la sua incontenibile esuberanza ad un tempo drammatica e gioiosa.
“Materia” elemento comune di questo lavoro di sinergia. Nonostante la sperimentazione digitale, la purezza fotografica dei bianchi e neri del dalla Chiesa mantiene una forte sensualità e romanticismo.Le fotoinstallazioni diventano opere pittoriche che con l’intervento volutamente sensoriale della Romano prendono una dimensione tridimensionale grazie all’inserimento di elementi come piume, perle, argento,oro e colore.
18
aprile 2007
Paola Romano / Riccardo dalla Chiesa
Dal 18 al 24 aprile 2007
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CANTINE B.O.X.
Roma, Vicolo Sugarelli, 18, (Roma)
Roma, Vicolo Sugarelli, 18, (Roma)
Vernissage
18 Aprile 2007, ore 19
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