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Antonio Biasiucci – Ex voto
nuova tappa del suo percorso “dalla Genesi alla Catarsi”, un viaggio dentro gli elementi primari dell’esistenza e della memoria personale
Comunicato stampa
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Nella prestigiosa sede del Museo dell'Ara Pacis viene presentata la nuova produzione di Antonio Biasiucci, a cura di Giuseppe Prode, dedicata agli Ex-voto, nuova tappa del suo percorso "dalla Genesi alla Catarsi”, un viaggio dentro gli elementi primari dell'esistenza e della memoria personale. La mostra è prodotta da Zoneattive e Galleria Magazzino d’Arte Moderna – Roma. Il catalogo è a cura di Peliti Associati.
Ex voto s.m. lat. offerta votiva, spec. costituita da piccoli dipinti, oggetti preziosi e sim. esposti dai fedeli nelle chiese o sugli altari per grazia ricevuta (Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso, UTET)
Accostarsi al lavoro di Biasiucci è una esperienza sensoriale. I lavori che hanno punteggiato la sua ricerca finora, hanno un che di antico, ti impongono pausa, riflessione. Le sue fotografie richiedono diversi livelli di interpretazione e alla fine la difficoltà in cui urta un processo logico di fronte a due possibili letture, lascia chi guarda in uno stato di aporia. Ex voto è la ricerca della lentezza, gli stati di avanzamento piccoli, frutto di continue verifiche che obbligano il fotografo a camminare su una linea sottile per evitare che tutto diventi didascalico. Deve essere fiammingo, attento a dettagli minimi , la serialità – inevitabile per altro - degli oggetti rappresentati fa correre il rischio di diventare ripetitività. L’idea di tutto questo è magico e primitivo allo stesso tempo. La cultura religiosa popolare spesso si manifesta attraverso forme ed esternazioni non proprio ortodosse ma consolidate. Tra queste appunto gli ex voto: pitture su vetro o legno, o anche parti del corpo umano in cera, oro, ottone argentato, presenti in molti i luoghi di culto. L'ex voto consiste in un'offerta fatta alla Madonna oppure ad un santo, come riconoscenza per la grazia ricevuta, a seguito di un evento. L'ex voto, trova la sua giusta dimensione in spazi sacri e non, ed è lì che se ne coglie il senso: è un metalinguaggio, un vettore di comunicazione visiva nel paradigma religioso, quasi ad essere un antesignano della fotografia e come questa talmente diretto da essere compreso da tutti.L'ex voto rinvia ad un fatto accaduto, da cui si deduce iconograficamente la diretta richiesta d'aiuto o di ringraziamento. La raffigurazione dell'accaduto ha una posizione precisa nell’oggetto rappresentato (mani, piedi cuore, testa). Oltre agli oggetti spesso troviamo informazioni lasciate dai fedeli : – cognome e nome, data del miracolo, poche parole a commento. Note in genere che accompagnano il tutto e sono un unicum con l’oggetto votivo. I livelli di lettura di questi oggetti ci danno la possibilità di passare dalla causalità negativa alla immaginazione del miracolo e sono segni prepotenti, reali, di un passato presente.
Giuseppe Prode
Antonio Biasiucci nasce a Dragoni (Caserta) nel 1961. I suoi primi interessi vanno alla fotografia antropologica e al mondo contadino campano, al quale dedica numerose ricerche. Si trasferisce a Napoli nel 1980 dove comincia un lavoro sugli spazi delle periferie urbane. Nel 1984 inizia a collaborare con l'Osservatorio Vesuviano, svolgendo un ampio lavoro di documentazione sui vulcani attivi in Italia. Nel 1987 conosce l’attore e regista di teatro Antonio Neiwiller e con lui nasce un rapporto di collaborazione che durerà fino al 1993, anno della sua scomparsa. Nel 1992 vince ad Arles il premio "European Kodak Panorama". Molte sue opere fanno parte della collezione permanente di musei e istituzioni tra cui: Centre Méditerranéen de la Photographie, Bibliothèque Nationale di Parigi, Departamento de documentaciòn de la cultura audiovisual di Puebla, in Messico, Centre de la Phothographie di Ginevra, Château d'Eau di Tolosa, Maison Européenne de la Photographie di Parigi, Fondazione Banca del Gottardo di Lugano, Musée de l'Elysée di Losanna, Galleria Civica di Modena, Fondazione Banco di Napoli, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l'Arte Contemporanea di Guarene (Cn) e Galerie Freihausgasse di Villach, Austria, Calcografia di Stato, Roma, PAN Palazzo delle Arti Napoli. Ha ottenuto importanti riconoscimenti: gli ultimi per il volume Res: Lo stato delle cose, pubblicato nel 2004 sono il Kraszna-Krausz Photography Book Awards vinto a Londra nel marzo 2005 e il premio Bastianelli vinto a Roma nell’aprile 2005
Ex voto s.m. lat. offerta votiva, spec. costituita da piccoli dipinti, oggetti preziosi e sim. esposti dai fedeli nelle chiese o sugli altari per grazia ricevuta (Tullio De Mauro, Grande dizionario italiano dell’uso, UTET)
Accostarsi al lavoro di Biasiucci è una esperienza sensoriale. I lavori che hanno punteggiato la sua ricerca finora, hanno un che di antico, ti impongono pausa, riflessione. Le sue fotografie richiedono diversi livelli di interpretazione e alla fine la difficoltà in cui urta un processo logico di fronte a due possibili letture, lascia chi guarda in uno stato di aporia. Ex voto è la ricerca della lentezza, gli stati di avanzamento piccoli, frutto di continue verifiche che obbligano il fotografo a camminare su una linea sottile per evitare che tutto diventi didascalico. Deve essere fiammingo, attento a dettagli minimi , la serialità – inevitabile per altro - degli oggetti rappresentati fa correre il rischio di diventare ripetitività. L’idea di tutto questo è magico e primitivo allo stesso tempo. La cultura religiosa popolare spesso si manifesta attraverso forme ed esternazioni non proprio ortodosse ma consolidate. Tra queste appunto gli ex voto: pitture su vetro o legno, o anche parti del corpo umano in cera, oro, ottone argentato, presenti in molti i luoghi di culto. L'ex voto consiste in un'offerta fatta alla Madonna oppure ad un santo, come riconoscenza per la grazia ricevuta, a seguito di un evento. L'ex voto, trova la sua giusta dimensione in spazi sacri e non, ed è lì che se ne coglie il senso: è un metalinguaggio, un vettore di comunicazione visiva nel paradigma religioso, quasi ad essere un antesignano della fotografia e come questa talmente diretto da essere compreso da tutti.L'ex voto rinvia ad un fatto accaduto, da cui si deduce iconograficamente la diretta richiesta d'aiuto o di ringraziamento. La raffigurazione dell'accaduto ha una posizione precisa nell’oggetto rappresentato (mani, piedi cuore, testa). Oltre agli oggetti spesso troviamo informazioni lasciate dai fedeli : – cognome e nome, data del miracolo, poche parole a commento. Note in genere che accompagnano il tutto e sono un unicum con l’oggetto votivo. I livelli di lettura di questi oggetti ci danno la possibilità di passare dalla causalità negativa alla immaginazione del miracolo e sono segni prepotenti, reali, di un passato presente.
Giuseppe Prode
Antonio Biasiucci nasce a Dragoni (Caserta) nel 1961. I suoi primi interessi vanno alla fotografia antropologica e al mondo contadino campano, al quale dedica numerose ricerche. Si trasferisce a Napoli nel 1980 dove comincia un lavoro sugli spazi delle periferie urbane. Nel 1984 inizia a collaborare con l'Osservatorio Vesuviano, svolgendo un ampio lavoro di documentazione sui vulcani attivi in Italia. Nel 1987 conosce l’attore e regista di teatro Antonio Neiwiller e con lui nasce un rapporto di collaborazione che durerà fino al 1993, anno della sua scomparsa. Nel 1992 vince ad Arles il premio "European Kodak Panorama". Molte sue opere fanno parte della collezione permanente di musei e istituzioni tra cui: Centre Méditerranéen de la Photographie, Bibliothèque Nationale di Parigi, Departamento de documentaciòn de la cultura audiovisual di Puebla, in Messico, Centre de la Phothographie di Ginevra, Château d'Eau di Tolosa, Maison Européenne de la Photographie di Parigi, Fondazione Banca del Gottardo di Lugano, Musée de l'Elysée di Losanna, Galleria Civica di Modena, Fondazione Banco di Napoli, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l'Arte Contemporanea di Guarene (Cn) e Galerie Freihausgasse di Villach, Austria, Calcografia di Stato, Roma, PAN Palazzo delle Arti Napoli. Ha ottenuto importanti riconoscimenti: gli ultimi per il volume Res: Lo stato delle cose, pubblicato nel 2004 sono il Kraszna-Krausz Photography Book Awards vinto a Londra nel marzo 2005 e il premio Bastianelli vinto a Roma nell’aprile 2005
04
aprile 2007
Antonio Biasiucci – Ex voto
Dal 04 aprile al 13 maggio 2007
fotografia
Location
MUSEO DELL’ARA PACIS
Roma, Lungotevere In Augusta, (Roma)
Roma, Lungotevere In Augusta, (Roma)
Biglietti
Intero € 6,50 , ridotto € 4,50
Orario di apertura
Mar – dom 9.00 – 19.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Vernissage
4 Aprile 2007, ore 16
Sito web
www.fotografiafestival.it
Editore
PELITI ASSOCIATI
Autore
Curatore