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Racconti di luce e d’ombra
L’idea che sta alla base di “Racconti di luce e d’ombra”, mostra nata dalle ipotesi di lavoro maturate nell’esperienza espositiva di Studio Arte Fuori Centro, è il desiderio di proporre, attraverso un nucleo di opere realizzate in questi ultimi anni da tre fotografi differenti per formazione ed esiti di ricerca
Comunicato stampa
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L’idea che sta alla base di “Racconti di luce e d’ombra”, mostra nata dalle ipotesi di lavoro maturate nell’esperienza espositiva di Studio Arte Fuori Centro, è il desiderio di proporre, attraverso un nucleo di opere realizzate in questi ultimi anni da tre fotografi differenti per formazione ed esiti di ricerca: Maristella Campolunghi, Teresa Pollidori, Nicola Giuseppe Smerilli, un percorso articolato nella realtà del quotidiano per lasciare emergere la sottile poesia che lo attraversa.
L’origine è l’esclusiva attenzione alle singole esperienze, lo sguardo soggettivo che spinge a impostare il discorso partendo da se stessi, per superare i provvisori confini tracciati dal proprio sguardo e confrontarsi con il mondo esterno, in una sorta di inarrestabile e fertile dialogo tra il dentro e il fuori, di cui il linguaggio fotografico con i suoi calibrati effetti di luce e di ombra, di colori e di bianco e nero, è unico possibile interprete. Ad interessare non è la ricerca della verità del nostro tempo, anche se questo non significa necessariamente che al contrario ci si proietti nell’ambiguità ad esso sottesa, quanto soprattutto il desiderio di confrontarsi con la quotidianità, per forzare gli asfittici confini imposti dalla necessità di intrappolare il reale, nell’intenzione di comprenderne il senso e superare l’inquietante precarietà che lo pervade.
L’origine è l’esclusiva attenzione alle singole esperienze, lo sguardo soggettivo che spinge a impostare il discorso partendo da se stessi, per superare i provvisori confini tracciati dal proprio sguardo e confrontarsi con il mondo esterno, in una sorta di inarrestabile e fertile dialogo tra il dentro e il fuori, di cui il linguaggio fotografico con i suoi calibrati effetti di luce e di ombra, di colori e di bianco e nero, è unico possibile interprete. Ad interessare non è la ricerca della verità del nostro tempo, anche se questo non significa necessariamente che al contrario ci si proietti nell’ambiguità ad esso sottesa, quanto soprattutto il desiderio di confrontarsi con la quotidianità, per forzare gli asfittici confini imposti dalla necessità di intrappolare il reale, nell’intenzione di comprenderne il senso e superare l’inquietante precarietà che lo pervade.
08
maggio 2007
Racconti di luce e d’ombra
Dall'otto al 23 maggio 2007
fotografia
Location
ACCADEMIA DI ROMANIA
Roma, Viale delle Belle Arti, 110, (Roma)
Roma, Viale delle Belle Arti, 110, (Roma)
Orario di apertura
lun-ven 9.00-13.00 e 14.00-18.00 sab-dom 9.00-13.00
Sito web
www.fotografiafestival.it
Autore
Curatore