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Hai visto mai #3
Ogni appuntamento vede un curatore diverso, che invita due artisti a realizzare piccole mostre personali, molte delle quali saranno site specific
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il titolo della mostra, volutamente enigmatico, apre una riflessione rispetto alle possibilità/probabilità di successo, dove la parola successo assume un peso specifico diverso dal comune e, contemporaneamente, sollecita la curiosità nei confronti degli artisti scelti, alcuni dei quali esordienti.
Hai visto mai non è una domanda, manca infatti il punto interrogativo, piuttosto è un’affermazione che lascia ampio margine a propositi di riflessione. Un tentativo di comprendere cosa può accadere, considerando le variabili del caso.
Il ciclo è composto di cinque incontri dai quali partiranno spunti per un eventuale approfondimento su alcuni degli argomenti più frequentati dai giovani artisti.
Ogni appuntamento vede un curatore diverso, che invita due artisti a realizzare piccole mostre personali, molte delle quali saranno site specific.
Inaugurerà il 2 aprile il terzo appuntamento a cura di Gabriele Gaspari, che propone i lavori di Oscar Capriotti e Fabio Giorgi Alberti. I due progetti indagano entrambi la relazione tra l’intervento artistico e il pubblico, laddove (come in questo caso) questa relazione viene praticamente a coincidere con l’esistenza del lavoro stesso.
Oscar Capriotti presenta Da solo ti sfido, un progetto inedito nel quale rielabora, attraverso la performance e l’installazione, due episodi della propria infanzia. L’artista costruisce una sorta di meta-testo che si attua in una costruzione sintattica di oggetti che entrano nella realtà dello spettatore invitandolo ad una relazione non passiva; insistendo sull’idea che il lavoro debba avere "una propria autonomia, paragonabile a quella di una poesia o di un racconto, qualità necessaria affinché abbia un senso rispetto alla spropositata quantità di immagini che vediamo ogni giorno".
Fabio Giorgi Alberti crea invece un intervento site-specific, dove l’esperienza dell’opera e il suo "farsi" sono direttamente consequenziali alla presenza e al movimento dello spettatore all’interno del suo spazio. Gli elementi dell’opera vanno a predisporre un circuito nel quale è lo spettatore che crea un significato, piuttosto che comprendere qualcosa: più che un’affermazione, l’artista sembra voler porre una domanda (seppure non senza ambiguità) al quale l’atteggiamento di chi frequenta lo spazio, attraverso una relazione forzata, dà una risposta.
Mostra a cura di Gabriele Gaspari
Hai visto mai non è una domanda, manca infatti il punto interrogativo, piuttosto è un’affermazione che lascia ampio margine a propositi di riflessione. Un tentativo di comprendere cosa può accadere, considerando le variabili del caso.
Il ciclo è composto di cinque incontri dai quali partiranno spunti per un eventuale approfondimento su alcuni degli argomenti più frequentati dai giovani artisti.
Ogni appuntamento vede un curatore diverso, che invita due artisti a realizzare piccole mostre personali, molte delle quali saranno site specific.
Inaugurerà il 2 aprile il terzo appuntamento a cura di Gabriele Gaspari, che propone i lavori di Oscar Capriotti e Fabio Giorgi Alberti. I due progetti indagano entrambi la relazione tra l’intervento artistico e il pubblico, laddove (come in questo caso) questa relazione viene praticamente a coincidere con l’esistenza del lavoro stesso.
Oscar Capriotti presenta Da solo ti sfido, un progetto inedito nel quale rielabora, attraverso la performance e l’installazione, due episodi della propria infanzia. L’artista costruisce una sorta di meta-testo che si attua in una costruzione sintattica di oggetti che entrano nella realtà dello spettatore invitandolo ad una relazione non passiva; insistendo sull’idea che il lavoro debba avere "una propria autonomia, paragonabile a quella di una poesia o di un racconto, qualità necessaria affinché abbia un senso rispetto alla spropositata quantità di immagini che vediamo ogni giorno".
Fabio Giorgi Alberti crea invece un intervento site-specific, dove l’esperienza dell’opera e il suo "farsi" sono direttamente consequenziali alla presenza e al movimento dello spettatore all’interno del suo spazio. Gli elementi dell’opera vanno a predisporre un circuito nel quale è lo spettatore che crea un significato, piuttosto che comprendere qualcosa: più che un’affermazione, l’artista sembra voler porre una domanda (seppure non senza ambiguità) al quale l’atteggiamento di chi frequenta lo spazio, attraverso una relazione forzata, dà una risposta.
Mostra a cura di Gabriele Gaspari
02
aprile 2007
Hai visto mai #3
Dal 02 al 22 aprile 2007
giovane arte
Location
OFFICINA 14
Roma, Via Chiana, 40, (Roma)
Roma, Via Chiana, 40, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 11,00-13,00 e 16,00-19
Vernissage
2 Aprile 2007, ore 18,30
Autore
Curatore