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Luce di pietra
saranno ospitate due loro installazioni luminose
Comunicato stampa
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Originale percorso storico e artistico, Luce di pietra punta i riflettori sull’espressione artistica contemporanea italiana e francese, inondando di luce effimera diversi monumenti di Roma. La manifestazione è promossa dall’Ambasciata di Francia in Italia, in partenariato con Culturesfrance, con il patrocinio del Ministère de la Culture et de la Communication, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Da Palazzo Farnese, sede dell'Ambasciata di Francia in Italia, a Villa Medici, passando per le chiese francesi di San Luigi dei Francesi e San Nicola dei Lorenesi, il percorso Luce di pietra invita il visitatore a scoprire questi luoghi d'arte e di storia attraverso quattordici installazioni luminose realizzate in situ. Per oltre tre settimane, a Roma, il pubblico potrà visitare a piacere questi luoghi inconsueti.
Artisti italiani e francesi, affermati o emergenti, a confronto con i più grandi maestri del passato, riuniti per una sfida, guardare con occhi nuovi i monumenti carichi di storia, e una scommessa, rischiarare di nuova luce questi luoghi secolari. Christian Boltanski, Claude Lévêque, Sarkis, Michel Verjux, Laurent Grasso, Nathalie Junod Ponsard, Jean-Baptiste Ganne e Yann Toma sono gli artisti francesi invitati a dialogare su questi temi con alcuni rappresentanti dell'arte contemporanea italiana, Giovanni Anselmo e Jannis Kounellis, due protagonisti dell'Arte Povera, Enzo Cucchi, rappresentante della Transavanguardia, Micol Assaël, Elisabetta Benassi e Patrick Tuttofuoco.
A Torino, la Direttrice del Centre Culturel Français, Sabrina Grassi-Fossier, ha invitato due artisti francesi, Guy Limone e Xavier Veilhan, che da anni usano la luce come mezzo espressivo; al Centre saranno ospitate due loro installazioni luminose.
La mostra inaugura giovedì 12 aprile alle 18.00, in presenza di Guy Limone.
Le installazioni luminose al Centre Culturel Français de Turin
Guy Limone ha recentemente realizzato una serie di tubi fosforescenti, (Green Tokyo- Red Fès, Le jaune qui monte dans le monde) all’interno dei quali sono inserite le foto di varie città.
Il Centre Culturel Français ha ospitato l’artista in residenza nel mese di febbraio 2007 per scattare immagini di Torino allo scopo di produrre una nuova opera nell’ambito di questa serie. Il suo progetto artistico consiste quindi nella presentazione di cinque neon già realizzati e delle produzioni eseguite a Torino.
Il Tableau lumineux, n°1, les Hommes Nus di Xavier Veilhan, (opera proveniente dalla collezione del Fonds National d’Art Contemporain) è l’installazione di un quadro luminoso, una trama composta da migliaia di lampadine con un dispositivo elettrico ed elettronico e alluminio; all’interno di questo insolito telaio viene proiettato un film muto a ripetizione. Ogni lampadina diffonde un’informazione, come pixel ingranditi, attraverso le differenze d’intensità luminosa.
Si tratta della prima di una serie di nove opere che si è ormai conclusa. Ogni film, misto di scene astratte e figurative, è racchiuso in una macchina.
Il quadro luminoso funziona come una “lampada che diffonde immagini”, più che come uno schermo. La potenza massima è di 10 000 watt, e ad ogni immagine corrisponde un’onda di calore di diversa intensità. Il processo di visione varia a seconda della distanza dello spettatore rispetto all’opera. La visione è un’esperienza tanto fisica quanto cerebrale.
Gli artisti
Guy Limone
Guy Limone, nato nel 1958, vive e lavora a Parigi e a Marrakech.
“Il colore è la mia regola di base”, afferma Guy Limone, che si considera pittore prima di tutto, anche se la sua opera raramente passa attraverso i medium tradizionali della pittura. Il colore giallo è una costante del suo lavoro e l’artista dichiara che questo è sufficiente per definire il suo progetto artistico, la sua attitudine verso il mondo dell’arte. Infatti il giallo beneficia, secondo lui, di uno statuto particolare, “propagando le sue virtù nella comunicazione e nella decorazione, eppure mai adoperato nell’arte”. Per Limone l’impiego assiduo dei colori, il giallo in primis, conduce su un terreno che egli ama definire utopico.
Xavier Veilhan
Xavier Veilhan, nato a Lione nel 1963, vive e lavora a Parigi.
Il suo lavoro si iscrive in una tendenza dell’arte degli anni Novanta, una pratica “iperpop” della rappresentazione che consiste nell’impiego di soggetti comuni (animali, automobili, oggettistica quotidiana) e nella loro paradossale mutazione in oggetti ambivalenti, passaggio che offre allo spettatore nuove esperienze percettive.
Recentemente, egli ha realizzato i Tableaux lumineux ed alcuni cortometraggi, come il Film del Giappone o Drumball, nei quali continua ad interrogarsi sul rapporto con l’immagine, mediante diversi supporti rappresentativi.
Da Palazzo Farnese, sede dell'Ambasciata di Francia in Italia, a Villa Medici, passando per le chiese francesi di San Luigi dei Francesi e San Nicola dei Lorenesi, il percorso Luce di pietra invita il visitatore a scoprire questi luoghi d'arte e di storia attraverso quattordici installazioni luminose realizzate in situ. Per oltre tre settimane, a Roma, il pubblico potrà visitare a piacere questi luoghi inconsueti.
Artisti italiani e francesi, affermati o emergenti, a confronto con i più grandi maestri del passato, riuniti per una sfida, guardare con occhi nuovi i monumenti carichi di storia, e una scommessa, rischiarare di nuova luce questi luoghi secolari. Christian Boltanski, Claude Lévêque, Sarkis, Michel Verjux, Laurent Grasso, Nathalie Junod Ponsard, Jean-Baptiste Ganne e Yann Toma sono gli artisti francesi invitati a dialogare su questi temi con alcuni rappresentanti dell'arte contemporanea italiana, Giovanni Anselmo e Jannis Kounellis, due protagonisti dell'Arte Povera, Enzo Cucchi, rappresentante della Transavanguardia, Micol Assaël, Elisabetta Benassi e Patrick Tuttofuoco.
A Torino, la Direttrice del Centre Culturel Français, Sabrina Grassi-Fossier, ha invitato due artisti francesi, Guy Limone e Xavier Veilhan, che da anni usano la luce come mezzo espressivo; al Centre saranno ospitate due loro installazioni luminose.
La mostra inaugura giovedì 12 aprile alle 18.00, in presenza di Guy Limone.
Le installazioni luminose al Centre Culturel Français de Turin
Guy Limone ha recentemente realizzato una serie di tubi fosforescenti, (Green Tokyo- Red Fès, Le jaune qui monte dans le monde) all’interno dei quali sono inserite le foto di varie città.
Il Centre Culturel Français ha ospitato l’artista in residenza nel mese di febbraio 2007 per scattare immagini di Torino allo scopo di produrre una nuova opera nell’ambito di questa serie. Il suo progetto artistico consiste quindi nella presentazione di cinque neon già realizzati e delle produzioni eseguite a Torino.
Il Tableau lumineux, n°1, les Hommes Nus di Xavier Veilhan, (opera proveniente dalla collezione del Fonds National d’Art Contemporain) è l’installazione di un quadro luminoso, una trama composta da migliaia di lampadine con un dispositivo elettrico ed elettronico e alluminio; all’interno di questo insolito telaio viene proiettato un film muto a ripetizione. Ogni lampadina diffonde un’informazione, come pixel ingranditi, attraverso le differenze d’intensità luminosa.
Si tratta della prima di una serie di nove opere che si è ormai conclusa. Ogni film, misto di scene astratte e figurative, è racchiuso in una macchina.
Il quadro luminoso funziona come una “lampada che diffonde immagini”, più che come uno schermo. La potenza massima è di 10 000 watt, e ad ogni immagine corrisponde un’onda di calore di diversa intensità. Il processo di visione varia a seconda della distanza dello spettatore rispetto all’opera. La visione è un’esperienza tanto fisica quanto cerebrale.
Gli artisti
Guy Limone
Guy Limone, nato nel 1958, vive e lavora a Parigi e a Marrakech.
“Il colore è la mia regola di base”, afferma Guy Limone, che si considera pittore prima di tutto, anche se la sua opera raramente passa attraverso i medium tradizionali della pittura. Il colore giallo è una costante del suo lavoro e l’artista dichiara che questo è sufficiente per definire il suo progetto artistico, la sua attitudine verso il mondo dell’arte. Infatti il giallo beneficia, secondo lui, di uno statuto particolare, “propagando le sue virtù nella comunicazione e nella decorazione, eppure mai adoperato nell’arte”. Per Limone l’impiego assiduo dei colori, il giallo in primis, conduce su un terreno che egli ama definire utopico.
Xavier Veilhan
Xavier Veilhan, nato a Lione nel 1963, vive e lavora a Parigi.
Il suo lavoro si iscrive in una tendenza dell’arte degli anni Novanta, una pratica “iperpop” della rappresentazione che consiste nell’impiego di soggetti comuni (animali, automobili, oggettistica quotidiana) e nella loro paradossale mutazione in oggetti ambivalenti, passaggio che offre allo spettatore nuove esperienze percettive.
Recentemente, egli ha realizzato i Tableaux lumineux ed alcuni cortometraggi, come il Film del Giappone o Drumball, nei quali continua ad interrogarsi sul rapporto con l’immagine, mediante diversi supporti rappresentativi.
12
aprile 2007
Luce di pietra
Dal 12 aprile al 31 maggio 2007
arte contemporanea
Location
CENTRE CULTUREL FRANÇAIS
Torino, Via Giuseppe Pomba, 23, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Pomba, 23, (Torino)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 20 ; sabato dalle 10 alle 13
Vernissage
12 Aprile 2007, ore 18
Autore
Curatore