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Notte Incerta
Una serata benefit per rendere omaggio ad Alberto Grifi e poter così contribuire alle spese per l’alloggio e le cure di cui necessita
Comunicato stampa
Segnala l'evento
"La Notte Incerta"
benefit [per e con] Alberto Grifi
"...Che fare? Girare un film antagonista per dire come la pensavamo noi avrebbe significato rimettere in moto la macchina dei soldi, i ruoli separati della gerarchia del set, le prestazioni salariate, insomma la riproduzione di quel cinema-fabbrichetta che volevamo contestare. Ma distruggere le storie che loro, quelli di Hollywood, confezionavano così bene, ecco farle a pezzi e rimontarle...
Abbiamo cercato di farvi a pezzi così come voi avete fatto a pezzi prima i musi rossi, poi i musi gialli...Ma mentre voi avevate il settimo cavalleggeri, il napalm e le bombe di Hiroshima e Nagasaki, noi avevamo appena una vecchia moviola in un sottoscala, per farvi a pezzi...
[tratto da un testo di A. Grifi pubblicato su «Il manifesto», 20 agosto 1993]
Distruggere, decostruire, deturnare, ri/sussumere "le scorie" di Hollywood; riappropriarsi del cinema, come operazione politica ed estetica per sovvertire il binomio spettacolo/capitale con un approccio ironico e dissacrante.
In questa "Notte incerta" il centro sociale Forte Prenestino vuole ripercorrere questa eroica battaglia insieme al suo protagonista, Alberto Grifi.
Considerato tra i primissimi autori di quello che fu chiamato "cinema sperimentale italiano". Pittore, regista, cameraman, fonico, attore, fotografo pubblicitario, autore di dispositivi video-cinematografici, ma anche precursore e attivo promotore nel percorso di ricerca delle tecnologie di recupero e restauro dei nastri.
Tra i primi a passare al videotape all'inizio degli anni Settanta, Grifi lo utilizza anche per documentare i conflitti, le forme di aggregazione e il modo di essere e di esprimersi di un'intera generazione.
Nella sua opposizione al cinema-spettacolo ha portato avanti un continuo lavoro di denudamento e destrutturazione dei linguaggi e dell'apparato produttivo del cinema.
Un artista a tutto tondo, che ha saputo perseguire un'idea di cinema indipendente, dimostrando una profonda ed intima coerenza tra le sue diverse anime, quella politica, ideale ed estetica... "perchè per cambiare il cinema,dobbiamo cambiare la vita, solo da la può nascere un nuovo cinema".
L'autore, gravemente malato, seguirà e parteciperà da casa all'iniziativa attraverso una connessione web via streaming.
***
Programma&Sinossi:
:: h 20.00 sala cinema
Inizio delle proiezion i
[Selezioni corti di e a cura dell'autore]
- "Transfert per camera verso Virulentia" (66/67)
durata 20', colore
[costruito sull' operazione teatrale di Aldo Braibanti]
Virulentia era prima di tutto un luogo di sperimentazione teatrale e insieme una proposta di uscita dal teatro, messo in moto da Aldo Braibanti; un "luogo" dove, attraverso le singole esperienze reali che gli attori portavano con sé sulla scena, si incastravano vita, ricerca, poesia, amore.
La macchina da presa si è avvicinata a questo rito collettivo psicodammatico nel tentativo di "reinventare" la storia dello sguardo, l'evoluzione biologica dell'occhio che, dalle acque primordiali, come da quelle amniotiche, si affaccia sulla terraferma; rivivendo insieme agli attori l'evoluzione che la specie ha vissuto e tentando di rendere visibile come il passato dei nostri progenitori animali (quello che Ferenczi chiamava onto-filogenesi) sia presente nei nostri sogni e nei nostri comportamenti quotidiani.
- "Il grande freddo" (ovvero riuscirà Giordano Falzoni a risvegliare la Bella Addormentata) (1971)
durata 20', colore
Un film sulla pittura e la sua negazione. Giordano alle prese con la Bella Addormentata. È una sfida. Riuscirà l'arte, libera dai musei e dalle accademie, a restituire alla bambina stuprata e abbandonata sulla neve il desiderio di vivere? Giordano, Principe Azzurro carico di schiacciafarfalle e giochi ottici rotanti, arranca affondando nella neve…ma la creatività rivoluzionaria non è quella che fa cantare l'uccello in gabbia: è quella per la quale l'uccello prigioniero la gabbia la rompe!
- "L'occhio è, per così dire, l'evoluzione biologica di una lagrima" (1970)
durata 1 h, colore
La voce-over legge una denuncia in cui si descrivono i maltrattamenti subiti da un giovane trasferito dal carcere di S. Vittore di Milano al carcere di Mamone in Sardegna. Le immagini, tra le quali scarti di Il deserto rosso, in cui Monica Vitti cerca di piangere, sono state trovate nei cestini in qualche moviola e montate con un film girato nel campo di concentramento di Auschwitz.
:: h 22.00 sala cinema
Presentazione della collana di dvd "Il cinema contro di Alberto Grifi"
L'Associazione culturale Alberto Grifi, in collaborazione con Interact s.r.l., presenta "Il cinema contro di Alberto Grifi", la collana dvd con i principali titoli dell'autore di "Anna" e di "La verifica incerta".
:: h 22.30 sala cinema
Proseguono le proiezioni
- "Dinni e la Normalina, ovvero la videopolizia psichiatrica contro i sedicenti
nuclei di follia militante". (1978)
durata 23', colore
E' costruito con due materiali diversi: videotape "militanti" in bianco e nero registrati nel 1976-77 durante le contestazioni al convegno di antipsichiatria organizzato a Milano da Armando Vermiglione, e un racconto di fantapolitica. In questo ultimo si ipotizza che lo Stato attraverso una sua droga, la normalina, i cui effetti stabilizzanti durano 8 mesi, con successiva, dolorosa, crisi di astinenza, trasformi tutti i cittadini in impiegati e operai modello desiderosi di sottoporsi al trattamento. Alcune partite avariate di normalina creano però gruppi clandestini di dissidenti e terroristi. La videopolizia si serve dei videotape per sgominarli e sta per mettere le mani su una leader, Dinni, quando lei si sveglia. Era un sogno. Ma la realtà non sarà più tenera...
- "Michele alla ricerca della felicità" (1978)
durata 26', colore
Michele, un prigioniero politico, viene trasferito in un piccolo carcere e si trova a dividere la cella con Raffaele, un delinquente comune, e Giulio, un tossicomane in crisi di astinenza. Per tutta la notte Michele chiede alla guardia che chiami un dottore per Giulio, ma invano. Il giorno dopo, per aver disturbato, viene trascinato in una cella di punizione e malmenato da tre guardie e un brigadiere con volto coperto. In un battibecco tra Michele e un "superiore democratico" rivive lo scontro sempre pi inconciliabile tra Pci e comunisti autonomi. Giulio, il tossicomane, si impicca alle sbarre.
[Entrambi i film, "Michele alla ricerca della felicità" e "Dinni e la Normalina, realizzati con la partecipazione di Guido Blumir, sono stati prima commissionati e poi censurati dalla Rai]
# Le proiezioni verranno replicate in sala cinema dalle h 24.00 alle 02.00
:: h 24.00 pub copertura
* SPECIAL EVENT*
"LA VERIFICA INCERTA" MUSICATA DAL VIVO DA "ØKAPI"
[dj + live set]
anno '64,
di A. Grifi e G. Barruchello,
durata 47' , colore
Un massacro cinematografico di film hollywoodiani famosi, rimontati pensando al Dada: questo lavoro si costituisce nella distruzione e nel rimontaggio dissacrante di 150 mila metri di pellicola, cioè di 47 film di consumo degli anni '50 e '60 (per lo più cinemascope commerciale americano), acquistati come rifiuti destinati al macero.
E' stato Proiettato per la prima volta a Parigi, nel maggio del 1965, presentato da Marcel Duchamp, cui era dedicato, davanti a un pubblico d'eccezione (Man Ray, Max Ernst, John Cage. Quest'ultimo, entusiasta della colonna sonora, lo presentò al New York Museum of Modern Art.
Il metodo di montaggio ed il "detournement" concettuale, fu poi ereditato da "Blob" molti anni dopo.
Økapi inizia a suonare con vinili e giradischi, influenzato dalla nuova scena musicale di plagiaristi e dj radicali, mantenendo sempre l'approccio classico "acusmatico" della musica concreta ed elettroacustica. Nel 1992 crea una piccola edizione pirata chiamata Slap-press e diventa membro attivo del M.a.c.o.s. Nel 1997 incontra il compositore elettroacustico Maurizio Martusciello con i quale fonda il duo Metaxu. Negli anni partecipa ad alcuni incontri di improvvisazione suonando con musicisti quali Zu, Mike Cooper, Peter Brotzmann, Matt Gustafson, Damo Suzuki, Dalek, Andy EX, Eugenio Colombo, Vittorino Curci, Luca Venitucci, Gianni Gebbia, Matt Bernardino Penazzi, Fabrizio Spera, Elio Martusciello, Maurizio Martusciello, Pasquale Iannarella, Roy Paci…
Ha composto musica per teatro, cinema, e partecipato a numerose esibizioni d'arte e festival musicali.
:: A seguire
selezioni musicali a cura dei "resident dj's"
***
durante la serata:
:: Connessioni simultanee extrasensoriali/intervento "live" di Alberto via streaming
:: [sala da the] Mostra/omaggio ad Alberto: foto, locandine, disegni, proiezioni, progetti, oggetti!
:: Saranno in funzione taverna pub, enoteca e infoshop che devolveranno parte dell'incasso "proAlberto"
benefit [per e con] Alberto Grifi
"...Che fare? Girare un film antagonista per dire come la pensavamo noi avrebbe significato rimettere in moto la macchina dei soldi, i ruoli separati della gerarchia del set, le prestazioni salariate, insomma la riproduzione di quel cinema-fabbrichetta che volevamo contestare. Ma distruggere le storie che loro, quelli di Hollywood, confezionavano così bene, ecco farle a pezzi e rimontarle...
Abbiamo cercato di farvi a pezzi così come voi avete fatto a pezzi prima i musi rossi, poi i musi gialli...Ma mentre voi avevate il settimo cavalleggeri, il napalm e le bombe di Hiroshima e Nagasaki, noi avevamo appena una vecchia moviola in un sottoscala, per farvi a pezzi...
[tratto da un testo di A. Grifi pubblicato su «Il manifesto», 20 agosto 1993]
Distruggere, decostruire, deturnare, ri/sussumere "le scorie" di Hollywood; riappropriarsi del cinema, come operazione politica ed estetica per sovvertire il binomio spettacolo/capitale con un approccio ironico e dissacrante.
In questa "Notte incerta" il centro sociale Forte Prenestino vuole ripercorrere questa eroica battaglia insieme al suo protagonista, Alberto Grifi.
Considerato tra i primissimi autori di quello che fu chiamato "cinema sperimentale italiano". Pittore, regista, cameraman, fonico, attore, fotografo pubblicitario, autore di dispositivi video-cinematografici, ma anche precursore e attivo promotore nel percorso di ricerca delle tecnologie di recupero e restauro dei nastri.
Tra i primi a passare al videotape all'inizio degli anni Settanta, Grifi lo utilizza anche per documentare i conflitti, le forme di aggregazione e il modo di essere e di esprimersi di un'intera generazione.
Nella sua opposizione al cinema-spettacolo ha portato avanti un continuo lavoro di denudamento e destrutturazione dei linguaggi e dell'apparato produttivo del cinema.
Un artista a tutto tondo, che ha saputo perseguire un'idea di cinema indipendente, dimostrando una profonda ed intima coerenza tra le sue diverse anime, quella politica, ideale ed estetica... "perchè per cambiare il cinema,dobbiamo cambiare la vita, solo da la può nascere un nuovo cinema".
L'autore, gravemente malato, seguirà e parteciperà da casa all'iniziativa attraverso una connessione web via streaming.
***
Programma&Sinossi:
:: h 20.00 sala cinema
Inizio delle proiezion i
[Selezioni corti di e a cura dell'autore]
- "Transfert per camera verso Virulentia" (66/67)
durata 20', colore
[costruito sull' operazione teatrale di Aldo Braibanti]
Virulentia era prima di tutto un luogo di sperimentazione teatrale e insieme una proposta di uscita dal teatro, messo in moto da Aldo Braibanti; un "luogo" dove, attraverso le singole esperienze reali che gli attori portavano con sé sulla scena, si incastravano vita, ricerca, poesia, amore.
La macchina da presa si è avvicinata a questo rito collettivo psicodammatico nel tentativo di "reinventare" la storia dello sguardo, l'evoluzione biologica dell'occhio che, dalle acque primordiali, come da quelle amniotiche, si affaccia sulla terraferma; rivivendo insieme agli attori l'evoluzione che la specie ha vissuto e tentando di rendere visibile come il passato dei nostri progenitori animali (quello che Ferenczi chiamava onto-filogenesi) sia presente nei nostri sogni e nei nostri comportamenti quotidiani.
- "Il grande freddo" (ovvero riuscirà Giordano Falzoni a risvegliare la Bella Addormentata) (1971)
durata 20', colore
Un film sulla pittura e la sua negazione. Giordano alle prese con la Bella Addormentata. È una sfida. Riuscirà l'arte, libera dai musei e dalle accademie, a restituire alla bambina stuprata e abbandonata sulla neve il desiderio di vivere? Giordano, Principe Azzurro carico di schiacciafarfalle e giochi ottici rotanti, arranca affondando nella neve…ma la creatività rivoluzionaria non è quella che fa cantare l'uccello in gabbia: è quella per la quale l'uccello prigioniero la gabbia la rompe!
- "L'occhio è, per così dire, l'evoluzione biologica di una lagrima" (1970)
durata 1 h, colore
La voce-over legge una denuncia in cui si descrivono i maltrattamenti subiti da un giovane trasferito dal carcere di S. Vittore di Milano al carcere di Mamone in Sardegna. Le immagini, tra le quali scarti di Il deserto rosso, in cui Monica Vitti cerca di piangere, sono state trovate nei cestini in qualche moviola e montate con un film girato nel campo di concentramento di Auschwitz.
:: h 22.00 sala cinema
Presentazione della collana di dvd "Il cinema contro di Alberto Grifi"
L'Associazione culturale Alberto Grifi, in collaborazione con Interact s.r.l., presenta "Il cinema contro di Alberto Grifi", la collana dvd con i principali titoli dell'autore di "Anna" e di "La verifica incerta".
:: h 22.30 sala cinema
Proseguono le proiezioni
- "Dinni e la Normalina, ovvero la videopolizia psichiatrica contro i sedicenti
nuclei di follia militante". (1978)
durata 23', colore
E' costruito con due materiali diversi: videotape "militanti" in bianco e nero registrati nel 1976-77 durante le contestazioni al convegno di antipsichiatria organizzato a Milano da Armando Vermiglione, e un racconto di fantapolitica. In questo ultimo si ipotizza che lo Stato attraverso una sua droga, la normalina, i cui effetti stabilizzanti durano 8 mesi, con successiva, dolorosa, crisi di astinenza, trasformi tutti i cittadini in impiegati e operai modello desiderosi di sottoporsi al trattamento. Alcune partite avariate di normalina creano però gruppi clandestini di dissidenti e terroristi. La videopolizia si serve dei videotape per sgominarli e sta per mettere le mani su una leader, Dinni, quando lei si sveglia. Era un sogno. Ma la realtà non sarà più tenera...
- "Michele alla ricerca della felicità" (1978)
durata 26', colore
Michele, un prigioniero politico, viene trasferito in un piccolo carcere e si trova a dividere la cella con Raffaele, un delinquente comune, e Giulio, un tossicomane in crisi di astinenza. Per tutta la notte Michele chiede alla guardia che chiami un dottore per Giulio, ma invano. Il giorno dopo, per aver disturbato, viene trascinato in una cella di punizione e malmenato da tre guardie e un brigadiere con volto coperto. In un battibecco tra Michele e un "superiore democratico" rivive lo scontro sempre pi inconciliabile tra Pci e comunisti autonomi. Giulio, il tossicomane, si impicca alle sbarre.
[Entrambi i film, "Michele alla ricerca della felicità" e "Dinni e la Normalina, realizzati con la partecipazione di Guido Blumir, sono stati prima commissionati e poi censurati dalla Rai]
# Le proiezioni verranno replicate in sala cinema dalle h 24.00 alle 02.00
:: h 24.00 pub copertura
* SPECIAL EVENT*
"LA VERIFICA INCERTA" MUSICATA DAL VIVO DA "ØKAPI"
[dj + live set]
anno '64,
di A. Grifi e G. Barruchello,
durata 47' , colore
Un massacro cinematografico di film hollywoodiani famosi, rimontati pensando al Dada: questo lavoro si costituisce nella distruzione e nel rimontaggio dissacrante di 150 mila metri di pellicola, cioè di 47 film di consumo degli anni '50 e '60 (per lo più cinemascope commerciale americano), acquistati come rifiuti destinati al macero.
E' stato Proiettato per la prima volta a Parigi, nel maggio del 1965, presentato da Marcel Duchamp, cui era dedicato, davanti a un pubblico d'eccezione (Man Ray, Max Ernst, John Cage. Quest'ultimo, entusiasta della colonna sonora, lo presentò al New York Museum of Modern Art.
Il metodo di montaggio ed il "detournement" concettuale, fu poi ereditato da "Blob" molti anni dopo.
Økapi inizia a suonare con vinili e giradischi, influenzato dalla nuova scena musicale di plagiaristi e dj radicali, mantenendo sempre l'approccio classico "acusmatico" della musica concreta ed elettroacustica. Nel 1992 crea una piccola edizione pirata chiamata Slap-press e diventa membro attivo del M.a.c.o.s. Nel 1997 incontra il compositore elettroacustico Maurizio Martusciello con i quale fonda il duo Metaxu. Negli anni partecipa ad alcuni incontri di improvvisazione suonando con musicisti quali Zu, Mike Cooper, Peter Brotzmann, Matt Gustafson, Damo Suzuki, Dalek, Andy EX, Eugenio Colombo, Vittorino Curci, Luca Venitucci, Gianni Gebbia, Matt Bernardino Penazzi, Fabrizio Spera, Elio Martusciello, Maurizio Martusciello, Pasquale Iannarella, Roy Paci…
Ha composto musica per teatro, cinema, e partecipato a numerose esibizioni d'arte e festival musicali.
:: A seguire
selezioni musicali a cura dei "resident dj's"
***
durante la serata:
:: Connessioni simultanee extrasensoriali/intervento "live" di Alberto via streaming
:: [sala da the] Mostra/omaggio ad Alberto: foto, locandine, disegni, proiezioni, progetti, oggetti!
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30
marzo 2007
Notte Incerta
30 marzo 2007
serata - evento
Location
CSOA FORTE PRENESTINO
Roma, Via Federico Delpino, (Roma)
Roma, Via Federico Delpino, (Roma)
Biglietti
3.50 euro
Vernissage
30 Marzo 2007, ore 20
Autore