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In cima alle stelle. L’universo tra arte archeologia e scienza
Un viaggio evocativo dall’epoca preistorica fino ai giorni nostri, attraverso un percorso multidisciplinare
Comunicato stampa
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“In cima alle stelle. L’universo tra arte archeologia e scienza” è la grande mostra che il Forte di Bard dedica, dal 4 aprile al 2 settembre 2007, al tema della relazione tra uomo e universo. Un viaggio evocativo dall’epoca preistorica fino ai giorni nostri, attraverso un percorso multidisciplinare, che coniuga rigore scientifico e aspetti divulgativi. Molteplici linguaggi si fondono per raccontare in cinque momenti, autonomi ma complementari, alcuni aspetti dell’affascinante relazione tra l’uomo e l’universo: installazioni multimediali interattive, ma anche reperti, strumenti, opere d’arte e libri di rilevante valore archeologico, storico e artistico. Durante i mesi della mostra saranno inoltre organizzati sul territorio incontri e conferenze sui temi dell’esposizione.
La mostra è promossa dall’Associazione Forte di Bard in collaborazione con la Soprintendenza Regionale ai Beni e alle Attività Culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta e l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta e con il sostegno della Regione Autonoma Valle d’Aosta, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
La prima sezione in senso cronologico racconta la stretta relazione che, fin dai tempi preistorici e protostorici, esisteva tra uomo e cielo, quando gli astri scandivano i tempi dei riti, delle semine e dei raccolti. I reperti archeologici scelti provengono dagli scavi di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta e dal Cromlech del Colle del Piccolo San Bernardo, due dei principali siti del ricco patrimonio archeologico della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Fra i reperti in mostra le suggestive stele antropomorfe, un calco dell’aratura che determinava l’area sacra e numerosi piccoli oggetti di vita quotidiana e per la pratica del culto che testimoniano come il mondo religioso, espresso attraverso un santuario megalitico di 5000 anni or sono, implichi uno stretto legame con l’osservazione della sfera celeste. Raffaella Poggiani Keller, Francesco Mezzena e Maria Cristina Ronc sono i curatori di questa sezione.
Nella seconda parte dell’esposizione, l’astronomia attraverso la storia dell’arte, nascita e evoluzione del pensiero astronomico moderno sono narrate in senso cronologico e documentate attraverso una selezione di opere d’arte (da Dürer a Suttermans, da Guercino a Tintoretto e Tiepolo, fino a Balla e Fontana), strumenti astronomici e testi scientifici in prima edizione (esemplare il Dialogo sui massimi sistemi di Gallileo e il Philosophiae Naturalis di Newton), provenienti dalle maggiori istituzioni culturali e collezioni pubbliche e private italiane ed europee. A cura di Pierluigi Carofano, Luigi Di Corato e Annalisa Cittera, la sezione propone le conquiste fondamentali dell’astronomia, dalla concezione copernicana della posizione della Terra nel Cosmo fino alla teoria della relatività generale di Albert Einstein, scandite ponendo in relazione formulazione teorica, applicazione tecnica e interpretazione artistica, per restituire nella sua interezza il clima culturale di ogni epoca.
Il terzo momento del percorso espositivo è dedicato all’uomo contemporaneo e alla sua comprensione dei principi fondamentali che reggono l’universo. La sezione parte dalla ricostruzione di due stele antropomorfe (III millennio a.C.), provenienti dal sito archeologico di Saint-Martin-de-Corléans, esposte nella ricostruzione virtuale della loro collocazione originale, che le vedeva in evidente rapporto con l’asse celeste dell’epoca. Il visitatore è introdotto ai principi dello spazio-tempo, il concetto su cui si fonda la moderna cosmologia, immergendosi in un inedito percorso multimediale interattivo. Il progetto è realizzato da Studio Azzurro e ideato in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Le installazioni proposte sono opere autoriali che attraverso un linguaggio poetico e metaforico, ma scientificamente congruo, permettono di approfondire in modo originale la comprensione dei principi che ci mettono in relazione con il Cosmo.
La quarta tappa del racconto uomo-universo è ancora dedicata all’arte contemporanea: “Dalla Terra alle Stelle (e ritorno)” a cura di Antonella Crippa. Un’ampia area espositiva, collocata negli spazi delle Prigioni del Forte e lungo il percorso di salita alla rocca, indaga il rapporto dell’uomo contemporaneo con le stelle e l’eventuale riscontro delle ricerche scientifiche sull’immaginario artistico delle nuove generazioni. La risposta è affidata a otto giovani artisti affermati a livello internazionale Pierre Huyghe, Olafur Eliasson, Tomas Saraceno, Sandrine Nicoletta, Gianni Caravaggio, Simone Berti, Radioqualia - Honor Harger, Adam Hyde - di cui la mostra propone alcuni importanti lavori e nuove opere realizzate site specific.
A ideale completamento della mostra, la Piazza d’Armi del Forte ospita due ulteriori momenti di approfondimento degli aspetti scientifici: un planetario dove il visitatore verrà accompagnato alla scoperta dei principi fondamentali dell’osservazione astronomica e una rassegna fotografica intitolata “Le montagne del sistema solare” che propone una selezione di immagini realizzate dalle sonde dell’ESA e della NASA.
Nello Spazio Vallée Culture del Forte – area del Forte dedicata in modo permanente agli approfondimenti sull’offerta culturale della Regione – è illustrata in dettaglio l’attività dei due poli di eccellenza della Valle d’Aosta che hanno contribuito alla realizzazione della mostra: la Soprintendenza Regionale ai Beni e alle Attività Culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta e l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Il naturale legame tra il cielo stellato e la montagna, unito alla vocazione del Forte quale porta di accesso alla cultura e alle tradizioni delle Alpi, fanno di Bard il luogo privilegiato per ospitare questo excursus dalla preistoria ad oggi che, attraverso le testimonianze e le suggestioni dell’arte e della scienza, si propone di fondere saperi diversi attorno ad un unico argomento. Multimedialità, multidisciplinarietà e interattività sono caratteristiche che animano la mostra coerentemente con l’intero progetto allestitivo del Forte. Offrendo una molteplicità di letture, l’esposizione si rivolge a pubblici diversi, con particolare attenzione alle scuole a cui saranno dedicate visite guidate di approfondimento, anche sul territorio.
Il Forte di Bard, inaugurato nel gennaio 2006 con il Museo delle Alpi, si avvia a diventare il principale centro di divulgazione della cultura alpina, in grado di integrare una forte vocazione internazionale alla valorizzazione e attenzione al patrimonio specifico della Valle d’Aosta.
La mostra è promossa dall’Associazione Forte di Bard in collaborazione con la Soprintendenza Regionale ai Beni e alle Attività Culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta e l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta e con il sostegno della Regione Autonoma Valle d’Aosta, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
La prima sezione in senso cronologico racconta la stretta relazione che, fin dai tempi preistorici e protostorici, esisteva tra uomo e cielo, quando gli astri scandivano i tempi dei riti, delle semine e dei raccolti. I reperti archeologici scelti provengono dagli scavi di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta e dal Cromlech del Colle del Piccolo San Bernardo, due dei principali siti del ricco patrimonio archeologico della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Fra i reperti in mostra le suggestive stele antropomorfe, un calco dell’aratura che determinava l’area sacra e numerosi piccoli oggetti di vita quotidiana e per la pratica del culto che testimoniano come il mondo religioso, espresso attraverso un santuario megalitico di 5000 anni or sono, implichi uno stretto legame con l’osservazione della sfera celeste. Raffaella Poggiani Keller, Francesco Mezzena e Maria Cristina Ronc sono i curatori di questa sezione.
Nella seconda parte dell’esposizione, l’astronomia attraverso la storia dell’arte, nascita e evoluzione del pensiero astronomico moderno sono narrate in senso cronologico e documentate attraverso una selezione di opere d’arte (da Dürer a Suttermans, da Guercino a Tintoretto e Tiepolo, fino a Balla e Fontana), strumenti astronomici e testi scientifici in prima edizione (esemplare il Dialogo sui massimi sistemi di Gallileo e il Philosophiae Naturalis di Newton), provenienti dalle maggiori istituzioni culturali e collezioni pubbliche e private italiane ed europee. A cura di Pierluigi Carofano, Luigi Di Corato e Annalisa Cittera, la sezione propone le conquiste fondamentali dell’astronomia, dalla concezione copernicana della posizione della Terra nel Cosmo fino alla teoria della relatività generale di Albert Einstein, scandite ponendo in relazione formulazione teorica, applicazione tecnica e interpretazione artistica, per restituire nella sua interezza il clima culturale di ogni epoca.
Il terzo momento del percorso espositivo è dedicato all’uomo contemporaneo e alla sua comprensione dei principi fondamentali che reggono l’universo. La sezione parte dalla ricostruzione di due stele antropomorfe (III millennio a.C.), provenienti dal sito archeologico di Saint-Martin-de-Corléans, esposte nella ricostruzione virtuale della loro collocazione originale, che le vedeva in evidente rapporto con l’asse celeste dell’epoca. Il visitatore è introdotto ai principi dello spazio-tempo, il concetto su cui si fonda la moderna cosmologia, immergendosi in un inedito percorso multimediale interattivo. Il progetto è realizzato da Studio Azzurro e ideato in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Le installazioni proposte sono opere autoriali che attraverso un linguaggio poetico e metaforico, ma scientificamente congruo, permettono di approfondire in modo originale la comprensione dei principi che ci mettono in relazione con il Cosmo.
La quarta tappa del racconto uomo-universo è ancora dedicata all’arte contemporanea: “Dalla Terra alle Stelle (e ritorno)” a cura di Antonella Crippa. Un’ampia area espositiva, collocata negli spazi delle Prigioni del Forte e lungo il percorso di salita alla rocca, indaga il rapporto dell’uomo contemporaneo con le stelle e l’eventuale riscontro delle ricerche scientifiche sull’immaginario artistico delle nuove generazioni. La risposta è affidata a otto giovani artisti affermati a livello internazionale Pierre Huyghe, Olafur Eliasson, Tomas Saraceno, Sandrine Nicoletta, Gianni Caravaggio, Simone Berti, Radioqualia - Honor Harger, Adam Hyde - di cui la mostra propone alcuni importanti lavori e nuove opere realizzate site specific.
A ideale completamento della mostra, la Piazza d’Armi del Forte ospita due ulteriori momenti di approfondimento degli aspetti scientifici: un planetario dove il visitatore verrà accompagnato alla scoperta dei principi fondamentali dell’osservazione astronomica e una rassegna fotografica intitolata “Le montagne del sistema solare” che propone una selezione di immagini realizzate dalle sonde dell’ESA e della NASA.
Nello Spazio Vallée Culture del Forte – area del Forte dedicata in modo permanente agli approfondimenti sull’offerta culturale della Regione – è illustrata in dettaglio l’attività dei due poli di eccellenza della Valle d’Aosta che hanno contribuito alla realizzazione della mostra: la Soprintendenza Regionale ai Beni e alle Attività Culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta e l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Il naturale legame tra il cielo stellato e la montagna, unito alla vocazione del Forte quale porta di accesso alla cultura e alle tradizioni delle Alpi, fanno di Bard il luogo privilegiato per ospitare questo excursus dalla preistoria ad oggi che, attraverso le testimonianze e le suggestioni dell’arte e della scienza, si propone di fondere saperi diversi attorno ad un unico argomento. Multimedialità, multidisciplinarietà e interattività sono caratteristiche che animano la mostra coerentemente con l’intero progetto allestitivo del Forte. Offrendo una molteplicità di letture, l’esposizione si rivolge a pubblici diversi, con particolare attenzione alle scuole a cui saranno dedicate visite guidate di approfondimento, anche sul territorio.
Il Forte di Bard, inaugurato nel gennaio 2006 con il Museo delle Alpi, si avvia a diventare il principale centro di divulgazione della cultura alpina, in grado di integrare una forte vocazione internazionale alla valorizzazione e attenzione al patrimonio specifico della Valle d’Aosta.
04
aprile 2007
In cima alle stelle. L’universo tra arte archeologia e scienza
Dal 04 aprile al 02 settembre 2007
archeologia
arte antica
arte moderna e contemporanea
arte antica
arte moderna e contemporanea
Location
FORTE DI BARD
Bard, Via Vittorio Emanuele II, 85, (Aosta)
Bard, Via Vittorio Emanuele II, 85, (Aosta)
Biglietti
Intero: € 8,00
Ridotto: € 6,00
Ragazzi: € 4,00
Orario di apertura
martedi/venerdi dalle 10.00 alle 18.00 – sabato/domenica dalle 10.00 alle 19.00 – chiuso il lunedì
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
SPAINI & PARTNERS
Autore
Curatore