-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
I giorni del contemporaneo torinese non sono solo gallerie e Artissima, musei e spazi indipendenti che si riempiono in occasione della settimana più bollente dell’anno, ma parte e menzione speciale va anche alle istituzioni dedicate alla didattica. Dopo l’Accademia di Brera e dopo quelle di Bologna, Napoli e Catania, è infatti quest’anno l’Accademia Albertina di Belle Arti ad ospitare il Premio Nazionale delle Arti, con la Sezione Arti Figurative, Digitali e Scenografiche. Quest’anno il coordinatore del Premio è l’artista e docente dell’Accademia torinese Claudio Pieroni che, a ragione, ha scelto di far coincidere l’inaugurazione dell’ “Academy Pride” con gli eventi di queste ore.
Pinacoteca e Salone d’Onore da domani infatti si trasformeranno in palcoscenico per l’esposizione di oltre 60 giovani studenti provenienti da più di venti Accademie di Belle Arti italiane, e per i loro dipinti, sculture, stampe, fotografie, video, installazioni e scenografie selezionate da una commissione di esperti presieduta dall’artista Filippo di Sambuy.
La mostra sarà divisa in sette sezioni: Arte elettronica, Fotografia, Pittura, Scultura, Scenografia, Decorazione e Grafica, e la giuria che decreterà i vincitori sarà presieduta dall’artista torinese Ugo Nespolo. Domattina, dalle 10.30, opening con proclamazione, un momento che vedrà presenti anche un’altra istituzione torinese, il Conservatorio, che presterà all’arte un gruppo di studenti per un piccolo concerto.
Ribattezzato dagli stessi studenti “Academy Pride”, l’Accademia ha diffuso in un comunicato questo messaggio: “Tutti avrebbero meritato di essere in mostra, se non fosse che c’era il limite oggettivo dello spazio espositivo”. Un’opportunità in più per tutti i giovani d’Italia, che a Torino giocano i loro assi nella manica nel momento più importante del contemporaneo.