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Who do you think you are?
mostra realizzata da MiArt in collaborazione con Tang Contemporary Art di Pechino,
Comunicato stampa
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Who do you think you are? è il titolo della mostra collettiva organizzata da MiArt e Tang Contemporary Art (Pechino), curata da Adriana Forconi e che MiArt presenta come progetto curatoriale indipendente tra gli eventi dell’edizione 2007 nell’Edificio E di BaseB – metriquadricreativi a Milano Bovisa, una struttura industriale oggi restituita alla città grazie all’intervento dell’Associazione Zona Bovisa.
Who do you think you are? presenta le opere - alcune totalmente inedite - di 16 artisti tra i più rappresentativi della stagione artistica cinese contemporanea, spaziando tra diversi media espressivi: pittura, fotografia, video e installazioni.
Cosa s’ intende per arte cinese oggi? A questo interrogativo cerca di rispondere la mostra, tutta incentrata sul concetto di identità. Secondo Adriana Forconi, responsabile del progetto, cinese viene qui inteso nell’accezione di un'appartenenza ad una koiné culturale e linguistica e, nella maggior parte dei casi, implica anche la condivisione di un’appartenenza nazionale più o meno concreta e formalizzata. Si tratta di 16 artisti cinesi che vivono, lavorano ed espongono le loro opere sia in Cina sia all’estero.
La loro produzione si può considerare contemporanea cinese o arte contemporanea internazionale? Questo è un punto di sostanziale ambiguità nel tentativo di definire la latitudine esatta dove tracciare tale invisibile linea di confine.
Il titolo della mostra contiene in sé una presunzione di coscienza, delinea, cioè, l’ipotesi di un’ affermazione circa l’identità dell’interlocutore.
Ma nell’incontro tra artisti cinesi e pubblico occidentale come vengono distribuiti i ruoli agli interlocutori? Chi è l’intervistatore e chi è l’intervistato? E’ il pubblico occidentale che chiede a questi artisti: chi pensi di essere? O sono gli artisti cinesi che rivolgono la stessa domanda al loro pubblico, ai loro ammiratori e seguaci, ai collezionisti, ai critici, ai curiosi e agli scettici? Queste sono alcune delle domande e degli spunti offerti dall’iniziativa, che si aprono e chiudono in un gioco di scatole cinesi. Una perfetta ironia Made in China: una cultura che tanto attira quanto spaventa il pubblico mondiale sempre più affascinato dalle potenzialità di sviluppo insite in questo Paese.
Sull’onda del successo riscosso da Cina Intra/Extra Ovest, progetto speciale della passata edizione di MiArt, la fiera intende quest’anno capitalizzare l’esperienza acquisita e proseguire il dialogo China-oriented ma cambiando angolazione e focalizzando sul fenomeno artistico cinese in sé. Una riflessione che continua nella costruzione di uno spazio autonomo per un confronto sul campo, dedicato solo agli artisti, in presa diretta e senza mediazione, per capire meglio le ultime tendenze artistiche del continente cinese.
Una mostra che cerca, dunque, di proporre l’immagine del momento cruciale di riflessione critica che molti artisti in Cina stanno vivendo e che è essa stessa una forma d’identità fecondamente mutevole.
Who do you think you are? presenta le opere - alcune totalmente inedite - di 16 artisti tra i più rappresentativi della stagione artistica cinese contemporanea, spaziando tra diversi media espressivi: pittura, fotografia, video e installazioni.
Cosa s’ intende per arte cinese oggi? A questo interrogativo cerca di rispondere la mostra, tutta incentrata sul concetto di identità. Secondo Adriana Forconi, responsabile del progetto, cinese viene qui inteso nell’accezione di un'appartenenza ad una koiné culturale e linguistica e, nella maggior parte dei casi, implica anche la condivisione di un’appartenenza nazionale più o meno concreta e formalizzata. Si tratta di 16 artisti cinesi che vivono, lavorano ed espongono le loro opere sia in Cina sia all’estero.
La loro produzione si può considerare contemporanea cinese o arte contemporanea internazionale? Questo è un punto di sostanziale ambiguità nel tentativo di definire la latitudine esatta dove tracciare tale invisibile linea di confine.
Il titolo della mostra contiene in sé una presunzione di coscienza, delinea, cioè, l’ipotesi di un’ affermazione circa l’identità dell’interlocutore.
Ma nell’incontro tra artisti cinesi e pubblico occidentale come vengono distribuiti i ruoli agli interlocutori? Chi è l’intervistatore e chi è l’intervistato? E’ il pubblico occidentale che chiede a questi artisti: chi pensi di essere? O sono gli artisti cinesi che rivolgono la stessa domanda al loro pubblico, ai loro ammiratori e seguaci, ai collezionisti, ai critici, ai curiosi e agli scettici? Queste sono alcune delle domande e degli spunti offerti dall’iniziativa, che si aprono e chiudono in un gioco di scatole cinesi. Una perfetta ironia Made in China: una cultura che tanto attira quanto spaventa il pubblico mondiale sempre più affascinato dalle potenzialità di sviluppo insite in questo Paese.
Sull’onda del successo riscosso da Cina Intra/Extra Ovest, progetto speciale della passata edizione di MiArt, la fiera intende quest’anno capitalizzare l’esperienza acquisita e proseguire il dialogo China-oriented ma cambiando angolazione e focalizzando sul fenomeno artistico cinese in sé. Una riflessione che continua nella costruzione di uno spazio autonomo per un confronto sul campo, dedicato solo agli artisti, in presa diretta e senza mediazione, per capire meglio le ultime tendenze artistiche del continente cinese.
Una mostra che cerca, dunque, di proporre l’immagine del momento cruciale di riflessione critica che molti artisti in Cina stanno vivendo e che è essa stessa una forma d’identità fecondamente mutevole.
28
marzo 2007
Who do you think you are?
Dal 28 marzo al 10 aprile 2007
arte contemporanea
Location
SPAZIO BASEB
Milano, Via Raffaele Lambruschini, 36, (Milano)
Milano, Via Raffaele Lambruschini, 36, (Milano)
Orario di apertura
13-19
Vernissage
28 Marzo 2007, ore 19-23
Curatore