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Da Nanna Ditzel a Jean Nouvel, la seduta secondo Bonacina
La mostra espone pezzi esclusivi di design per festeggiare i 50 anni della sedia in midollino “Egg” disegnata dalla designer Nanna Ditzel
Comunicato stampa
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In scena le forme d’autore: dal 20 marzo alla design gallery secondome (www.secondome.eu), in via dei Pianellari 26/27 a Roma, una mostra esclusiva festeggerà i 50 anni di Egg, la poltrona pensile in midollino intrecciato, disegnata da Nanna Ditzel nel 1957.
Marchio indiscusso del panorama internazionale del design, è dunque alla produzione di Pierantonio Bonacina che è dedicata la kermesse di arredo che vede protagonisti alcuni dei mobili più prestigiosi che, da sempre, contraddistinguono il gusto dell’azienda.
Un percorso che si districa attraverso le più note creazioni della casa, per approdare all’ultima della serie, la sedia Les Ombres disegnata da Jean Nouvel per il ristorante del museo Quai Branly di Parigi.
Un viaggio all’interno del design che parte dalla protagonista indiscussa, Egg, una seduta a forma di uovo che avvolge comodamente l’uomo in una struttura leggera, sospesa da terra grazie ad una catena, un pezzo unico che ha fatto la storia del design e che, ancora oggi, continua ad affascinare per la modernità delle geometrie e l’essenzialità delle sue linee; per passare all’eleganza della sdraio con struttura in rattan e legature in cuoio Up&Down, elaborata nel 1960 da Fredrik Fogh, alla chaise longue Bikini di Franco Bizzozzero premio Compasso d’oro 2001, ancora alla maestosità della poltrona Martingala di Marco Zanuso, alla poltrona e al pouf Punto e Virgola ideati da Tito Agnoli nel 1961, sino alla Beach Cabin del ’62 di Mary Bloch, alla Continuum del ’63 di Giò Ponti, alla Nastro, il sofà in rattan colorato di Joe Colombo per finire al contemporaneo Tambao Day Bed.
Oggetti di arredo senza tempo, che uniscono la progettualità umana al sapiente uso dei materiali naturali, in grado di trasformare interni ed esterni in ambienti confortevoli, spazi da vivere ogni giorno con originalità, praticità ma, soprattutto, stile.
I designer
Nanna Ditzel
Ha studiato presso la Richard School di Copenhagen e Industrial Art and Crafts College's furniture School, dove, nel 1943 conobbe il suo futuro marito Jørgen Ditzel, con il quale, dopo il diploma, aprirà uno studio. Con la pubblicazione del loro libro "Danish chairs", nel 1954 contribuirono al rinnovamento ed evoluzione nel settore del design per l'arredamento. Spirito eclettico, curioso, amante della natura, dalla quale spesso ha tratto ispirazione. Ha ricevuto molti premi e riconoscimenti per la progettazione di mobili, gioielli, stoviglie, bicchieri, tessuti. Nelle sue opere emergono gioia e bellezza raffinata, elegante, con un forte senso della realtà e dell'utilità.
Fredrik Fogh
Danese si è laureato a Copenhagen e al Politecnico di Milano. Svolge un'intensa e apprezzata attività di architetto e designer, collaborando con industrie italiane, danesi e americane. Ha ottenuto la medaglia d'argento alla Triennale del 1957 ed è stato docente universitario all'Università di Milano dal 1970 al 1974. La sua carriera è segnata da incarichi prestigiosi: consulente per il design dell'ONU, di Ministeri dei Paesi scandinavi e delegato del World Crafts Council. Ha scritto numerosi saggi su riviste internazionali e tenuto vari seminari in università in Europa e negli Stati Uniti.
Marco Zanuso
Nato nel 1916, la sua molteplice attività di architetto, di urbanista e di designer ha inizio nel 1945, affermandosi presto tra i maggiori rappresentanti della "seconda generazione" degli architetti italiani attivi, nell'immediato dopoguerra, nel campo dell'industrializzazione edilizia. Vincitore del "Compasso d'Oro" negli anni 1956, 1962, 1964 e 1970 e premiato con medaglie a varie rassegne della Triennale di Milano può essere considerato uno dei protagonisti fondatori del design italiano, per aver imposto la sua ricerca estetica strettamente legata alle esigenze della produzione industriale.
Tito Agnoli
Nato nel 1931, si è laureato alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel 1959. Nelle sua attività professionale si è dedicato esclusivamente e con grande impegno all' "industrial design". Collabora con Bonacina Pierantonio dal 1958. Ha il gusto della ricerca puntigliosa: si interessa professionalmente dei processi lavorativi, dei nuovi materiali, delle tecniche costruttive.
Mary Bloch
Maria Maier, nata nel 1927, era ancora adolescente quando i suoi genitori decisero di trasferire la famiglia negli Stati Uniti dalla nativa Jugoslavia. A New York conobbe e sposò Robert Bloch, ingegnere di origine svizzera. Alla morte del marito, qualche anno dopo, decise di studiare interior design e si iscrisse alla Skolen for Boligindretning Frederiksber di Copenhagen dove si laureò nel 1956. Iniziò la sua carriera presso Finn Juhl e successivamente intraprese la propria attività come designer di arredamenti e tessuti. Aveva poco più di 50 anni quando interruppe la carriera di designer per dedicarsi allo studio della psicologia. Dopo la laurea si dedicò totalmente alla pratica della professione come specialista nei problemi dei profughi. Morì nel 1994. Negli ultimi anni della sua vita assunse il nome di Maria Beatrice Bloch.
Joe Colombo
"Niente del mio ambiente mi spingeva verso una direzione o l'altra. Ho imparato tutto da solo, cioè ho imparato a scegliere da solo". Nato a Milano il 30 luglio 1930, frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera e si dedica, appena ventenne, alla pittura e alla scultura d'avanguardia, unendosi al Movimento Nucleare. Nel 1954 si iscrive alla Facoltà di Architettura e si sviluppa numerosi progetti architettonici. Nel 1959 si assume la responsabilità dell'azienda di famiglia, un'azienda di apparecchiature elettroniche. Per Colombo non è solo l'incontro con la realtà e la concretezza, ma soprattutto del suo mondo artistico con quello dell'industria che gli permetterà di sperimentare l'impiego dei nuovi materiali plastici. E' stato autore di sistemi di abitazione che hanno rivoluzionato la concezione tradizionale dell'abitare. E' scomparso precocemente e molti suoi progetti sono stati realizzati e prodotti dopo anni.
Jean Nouvel
Nasce il 12 agosto 1945 a Fumel, cittadina della Francia sud-orientale. Nel 1966 è primo al concorso di ammissione della Scuola nazionale superiore di Belle Arti di Parigi, dove si diploma nel 1972. Seguendo il filone intellettuale dell’architetto Claude Parent (presso il quale lavora dal 1967 al 1970) e di Paul Virilio, apre il suo primo studio nel 1970 con François Seigneur. Incontra il critico Georges Boudaille, grazie al quale diventa architetto della Biennale di Parigi, fin dal 1971. Architetto del concetto e del contesto, della smaterializzazione e dell’immagine, incontestabilmente esigente ed originale, Nouvel persegue ed elabora con pertinenza un’opera sempre aggiornata allo spirito del tempo. Vera e propria figura carismatica della cultura contemporanea, architetto di fama mondiale, ha ricevuto nel 2001 tre riconoscimenti internazionali (il Premio Borromini, la Medaglia d’oro del Royal Insitute of British Architetcts, il Praemium Imperiale conferito a Tokyo).
Marchio indiscusso del panorama internazionale del design, è dunque alla produzione di Pierantonio Bonacina che è dedicata la kermesse di arredo che vede protagonisti alcuni dei mobili più prestigiosi che, da sempre, contraddistinguono il gusto dell’azienda.
Un percorso che si districa attraverso le più note creazioni della casa, per approdare all’ultima della serie, la sedia Les Ombres disegnata da Jean Nouvel per il ristorante del museo Quai Branly di Parigi.
Un viaggio all’interno del design che parte dalla protagonista indiscussa, Egg, una seduta a forma di uovo che avvolge comodamente l’uomo in una struttura leggera, sospesa da terra grazie ad una catena, un pezzo unico che ha fatto la storia del design e che, ancora oggi, continua ad affascinare per la modernità delle geometrie e l’essenzialità delle sue linee; per passare all’eleganza della sdraio con struttura in rattan e legature in cuoio Up&Down, elaborata nel 1960 da Fredrik Fogh, alla chaise longue Bikini di Franco Bizzozzero premio Compasso d’oro 2001, ancora alla maestosità della poltrona Martingala di Marco Zanuso, alla poltrona e al pouf Punto e Virgola ideati da Tito Agnoli nel 1961, sino alla Beach Cabin del ’62 di Mary Bloch, alla Continuum del ’63 di Giò Ponti, alla Nastro, il sofà in rattan colorato di Joe Colombo per finire al contemporaneo Tambao Day Bed.
Oggetti di arredo senza tempo, che uniscono la progettualità umana al sapiente uso dei materiali naturali, in grado di trasformare interni ed esterni in ambienti confortevoli, spazi da vivere ogni giorno con originalità, praticità ma, soprattutto, stile.
I designer
Nanna Ditzel
Ha studiato presso la Richard School di Copenhagen e Industrial Art and Crafts College's furniture School, dove, nel 1943 conobbe il suo futuro marito Jørgen Ditzel, con il quale, dopo il diploma, aprirà uno studio. Con la pubblicazione del loro libro "Danish chairs", nel 1954 contribuirono al rinnovamento ed evoluzione nel settore del design per l'arredamento. Spirito eclettico, curioso, amante della natura, dalla quale spesso ha tratto ispirazione. Ha ricevuto molti premi e riconoscimenti per la progettazione di mobili, gioielli, stoviglie, bicchieri, tessuti. Nelle sue opere emergono gioia e bellezza raffinata, elegante, con un forte senso della realtà e dell'utilità.
Fredrik Fogh
Danese si è laureato a Copenhagen e al Politecnico di Milano. Svolge un'intensa e apprezzata attività di architetto e designer, collaborando con industrie italiane, danesi e americane. Ha ottenuto la medaglia d'argento alla Triennale del 1957 ed è stato docente universitario all'Università di Milano dal 1970 al 1974. La sua carriera è segnata da incarichi prestigiosi: consulente per il design dell'ONU, di Ministeri dei Paesi scandinavi e delegato del World Crafts Council. Ha scritto numerosi saggi su riviste internazionali e tenuto vari seminari in università in Europa e negli Stati Uniti.
Marco Zanuso
Nato nel 1916, la sua molteplice attività di architetto, di urbanista e di designer ha inizio nel 1945, affermandosi presto tra i maggiori rappresentanti della "seconda generazione" degli architetti italiani attivi, nell'immediato dopoguerra, nel campo dell'industrializzazione edilizia. Vincitore del "Compasso d'Oro" negli anni 1956, 1962, 1964 e 1970 e premiato con medaglie a varie rassegne della Triennale di Milano può essere considerato uno dei protagonisti fondatori del design italiano, per aver imposto la sua ricerca estetica strettamente legata alle esigenze della produzione industriale.
Tito Agnoli
Nato nel 1931, si è laureato alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel 1959. Nelle sua attività professionale si è dedicato esclusivamente e con grande impegno all' "industrial design". Collabora con Bonacina Pierantonio dal 1958. Ha il gusto della ricerca puntigliosa: si interessa professionalmente dei processi lavorativi, dei nuovi materiali, delle tecniche costruttive.
Mary Bloch
Maria Maier, nata nel 1927, era ancora adolescente quando i suoi genitori decisero di trasferire la famiglia negli Stati Uniti dalla nativa Jugoslavia. A New York conobbe e sposò Robert Bloch, ingegnere di origine svizzera. Alla morte del marito, qualche anno dopo, decise di studiare interior design e si iscrisse alla Skolen for Boligindretning Frederiksber di Copenhagen dove si laureò nel 1956. Iniziò la sua carriera presso Finn Juhl e successivamente intraprese la propria attività come designer di arredamenti e tessuti. Aveva poco più di 50 anni quando interruppe la carriera di designer per dedicarsi allo studio della psicologia. Dopo la laurea si dedicò totalmente alla pratica della professione come specialista nei problemi dei profughi. Morì nel 1994. Negli ultimi anni della sua vita assunse il nome di Maria Beatrice Bloch.
Joe Colombo
"Niente del mio ambiente mi spingeva verso una direzione o l'altra. Ho imparato tutto da solo, cioè ho imparato a scegliere da solo". Nato a Milano il 30 luglio 1930, frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera e si dedica, appena ventenne, alla pittura e alla scultura d'avanguardia, unendosi al Movimento Nucleare. Nel 1954 si iscrive alla Facoltà di Architettura e si sviluppa numerosi progetti architettonici. Nel 1959 si assume la responsabilità dell'azienda di famiglia, un'azienda di apparecchiature elettroniche. Per Colombo non è solo l'incontro con la realtà e la concretezza, ma soprattutto del suo mondo artistico con quello dell'industria che gli permetterà di sperimentare l'impiego dei nuovi materiali plastici. E' stato autore di sistemi di abitazione che hanno rivoluzionato la concezione tradizionale dell'abitare. E' scomparso precocemente e molti suoi progetti sono stati realizzati e prodotti dopo anni.
Jean Nouvel
Nasce il 12 agosto 1945 a Fumel, cittadina della Francia sud-orientale. Nel 1966 è primo al concorso di ammissione della Scuola nazionale superiore di Belle Arti di Parigi, dove si diploma nel 1972. Seguendo il filone intellettuale dell’architetto Claude Parent (presso il quale lavora dal 1967 al 1970) e di Paul Virilio, apre il suo primo studio nel 1970 con François Seigneur. Incontra il critico Georges Boudaille, grazie al quale diventa architetto della Biennale di Parigi, fin dal 1971. Architetto del concetto e del contesto, della smaterializzazione e dell’immagine, incontestabilmente esigente ed originale, Nouvel persegue ed elabora con pertinenza un’opera sempre aggiornata allo spirito del tempo. Vera e propria figura carismatica della cultura contemporanea, architetto di fama mondiale, ha ricevuto nel 2001 tre riconoscimenti internazionali (il Premio Borromini, la Medaglia d’oro del Royal Insitute of British Architetcts, il Praemium Imperiale conferito a Tokyo).
20
marzo 2007
Da Nanna Ditzel a Jean Nouvel, la seduta secondo Bonacina
Dal 20 marzo al 20 aprile 2007
design
Location
SECONDOME
Roma, via giovanni da castel bolognese , 26, (Roma)
Roma, via giovanni da castel bolognese , 26, (Roma)
Orario di apertura
10-19
Vernissage
20 Marzo 2007, ore 18-21
Ufficio stampa
DIANA GIORGIO - IMMAGINE&COMUNICAZIONE
Autore