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Avanzi di Luce
Ed è così che un po’ per gioco, Roberto Rida e Gippi De Scolari cominciano a metterli insieme, quegli avanzi; decidono di farli rivivere in oggetti pensati e realizzati da loro
Comunicato stampa
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Negli anni ottanta, a Milano, operavano sul Naviglio due amici, commercianti e "restauratori creativi", appassionati di mobili, oggetti e soprattutto di illuminazione d'epoca. Tra le loro mani passava una molteplicità di materiali, raccolti nei luoghi più diversi, utilizzati per riparare e restaurare le lampade, le appliques e le piantane, prima di venderle o collezionarle.
Ad un certo punto i due amici hanno cominciato a sentire che tutti quei vetri colorati, quei tubi, quegli snodi metallici, insomma tutti quegli avanzi potevano trasformarsi in qualcosa d'altro.
Ed è così che un po' per gioco, Roberto Rida e Gippi De Scolari cominciano a metterli insieme, quegli avanzi; decidono di farli rivivere in oggetti pensati e realizzati da loro.
Nasce da qui la prima linea di prototipi pensati per una eventuale successiva produzione. Gli avanzi diventano lampade colorate e dalle forme impreviste. Prendono vita in complicate "macchine da luce" poetiche e stranianti; oggetti illuminanti, immaginifici e surreali, dove i material più disparati, già quasi dimenticati, ricominciano ad occupare lo spazio con forme e colori conteporanei.
La produzione non parte mai, e i prototipi restano pezzi unici; catturano però l'attenzione di un antiquario "illuminato", che li sceglie come bizzarri complementi di arredo destinati a incorniciare, con un certo coraggioso entusiasmo, le sue esposizioni di mobili di stili anche diversi: liberty, decò...
Alla prima serie ne segue una seconda poi, nel 1991, Gippi ci lascia.
Roberto prosegue la sua attività commerciale e creativa e si imbatte, a distanza di anni, in questi prototipi, radunati nello spazio di un collezionista. Mosso dai ricordi e da un velo di nostalgia, decide di ricomprarli e farli rivivere, rendendo omaggio all'amico scomparso.
Le lampade vengono oggi presentate nello spazio di Mauro Bolognesi, insostituibile punto di riferimento per gli amanti di tutto ciò che è anni settanta; e così questi avanzi, diventati poetiche sorgenti di luce, tornano, ancora una volta fuori dal loro tempo, a farsi vedere sul Naviglio. Non più semplici complementi d'arredo, ma testimoni di un periodo magico e della passione di due amici.
Alfredo Bonamini
Ad un certo punto i due amici hanno cominciato a sentire che tutti quei vetri colorati, quei tubi, quegli snodi metallici, insomma tutti quegli avanzi potevano trasformarsi in qualcosa d'altro.
Ed è così che un po' per gioco, Roberto Rida e Gippi De Scolari cominciano a metterli insieme, quegli avanzi; decidono di farli rivivere in oggetti pensati e realizzati da loro.
Nasce da qui la prima linea di prototipi pensati per una eventuale successiva produzione. Gli avanzi diventano lampade colorate e dalle forme impreviste. Prendono vita in complicate "macchine da luce" poetiche e stranianti; oggetti illuminanti, immaginifici e surreali, dove i material più disparati, già quasi dimenticati, ricominciano ad occupare lo spazio con forme e colori conteporanei.
La produzione non parte mai, e i prototipi restano pezzi unici; catturano però l'attenzione di un antiquario "illuminato", che li sceglie come bizzarri complementi di arredo destinati a incorniciare, con un certo coraggioso entusiasmo, le sue esposizioni di mobili di stili anche diversi: liberty, decò...
Alla prima serie ne segue una seconda poi, nel 1991, Gippi ci lascia.
Roberto prosegue la sua attività commerciale e creativa e si imbatte, a distanza di anni, in questi prototipi, radunati nello spazio di un collezionista. Mosso dai ricordi e da un velo di nostalgia, decide di ricomprarli e farli rivivere, rendendo omaggio all'amico scomparso.
Le lampade vengono oggi presentate nello spazio di Mauro Bolognesi, insostituibile punto di riferimento per gli amanti di tutto ciò che è anni settanta; e così questi avanzi, diventati poetiche sorgenti di luce, tornano, ancora una volta fuori dal loro tempo, a farsi vedere sul Naviglio. Non più semplici complementi d'arredo, ma testimoni di un periodo magico e della passione di due amici.
Alfredo Bonamini
15
marzo 2007
Avanzi di Luce
Dal 15 al 31 marzo 2007
design
Location
SPAZIO MAURO BOLOGNESI
Milano, Ripa Di Porta Ticinese, 47, (Milano)
Milano, Ripa Di Porta Ticinese, 47, (Milano)
Orario di apertura
10.00– 12.30 / 15.00-19.30
Vernissage
15 Marzo 2007, ore 18-22
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