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Fiesole etrusca e romana
Gli oggetti prescelti come principali al centro della esposizione sono di altissima qualità e importanza nella storia di Fiesole antica
Comunicato stampa
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Sarà aperta dal 4 aprile al 20 maggio al Museo Civico Archeologico di Fiesole (aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.00), la mostra “Fiesole etrusca e romana: simboli, miti, nuove religioni”, che riprende il tema dei “Fuori dalla polvere” dello scorso anno riferendolo però non tanto o non soltanto a oggetti conservati nei depositi quanto semmai a reperti di particolare qualità del patrimonio museale fiesolano che vengono riproposti al pubblico e agli studiosi. Come afferma il curatore del Museo, Marco De Marco: “Gli oggetti prescelti come principali al centro della esposizione sono di altissima qualità e importanza nella storia di Fiesole antica. Un torso bronzeo di leonessa, di grande bellezza ma ancora oggi non adeguatamente studiato, uno straordinario reperto forse visibile ancora nel Medioevo ma poi scomparso per essere poi casualmente ritrovato nel 1882, nel quale è da riconoscere senza dubbio uno dei caratteri originali di Fiesole antica e dell’archeologia fiesolana. Dei tanti aspetti che un pezzo del genere presenta per gli studiosi e il pubblico, la mostra intende evidenziare quelli relativi alla tecnica di realizzazione, alla datazione, all’identificazione della tipologia dell’animale e alla sua interpretazione: animale totem, simbolo una volta della indipendenza della città etrusca e poi della avvenuta romanizzazione della città? Vi è poi una statuetta di Ercole del tipo detto ‘di Cipro’ con accanto tre tra i vasi più belli della collezione Costantini decorati con scene del mito di Ercole riferibili al ciclo delle XII fatiche. Con questi pezzi si vuole accennare, e allo stesso tempo sottolineare, la profondità e la ricchezza di elementi che si celano dietro anche una, a prima vista, semplice statuetta: in particolare l’acquisizione e la rielaborazione dei miti nella Fiesole etrusca arcaica, non polo isolato in un territorio deserto ma città ben raccordata con il territorio circostante e con l’ambito culturale più ampio del Mediterraneo. Lo facciamo con la statuetta di Ercole da Sant’Apollinare, uno dei nostri pezzi più pregiati esposto nella grande mostra sugli Etruschi a Palazzo Grassi nel 2000. Ci sono poi le statue, una delle quali conservata solo in piccola ma significativa parte, di Iside e Osiride che ci portano la storia di due veterani fiesolani alle guerre d’Oriente al tempo dell’imperatore Settimio Severo: furono offerte da Gargennio Massimo in onore del fratello Gargennio Macrino. Il culto di Iside era già conosciuto in Italia a partire da Silla ma sicuramente il trovarsi nei luoghi in cui il mito era nato e si era svolto doveva avere aperto una breccia ancora maggiore in quei soldati, veterani appunto, che da molti anni combattevano lontani dalle case. Alcuni di questi culti in particolare, come quello di Iside, che, con la sua ricerca affannosa del corpo del marito disperso in tanti pezzi per tutto l’Egitto, era riuscita, con la sola forza del suo amore, a ricomporlo e, in certo modo, a farlo rivivere. Non per niente l’iscrizione cita Iside di Taposiri, piangente cioè sulla tomba del marito e così la statua la raffigura, seduta e accasciata, piangente, in una posizione di sofferenza così evidente e nella quale, forse, si riconobbe Gargennio Massimo piangente nel ricordo del fratello”.
04
aprile 2007
Fiesole etrusca e romana
Dal 04 aprile al 20 maggio 2007
archeologia
Location
MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO – TEATRO ROMANO
Fiesole, Via Portigiani Zanobi, 9, (Firenze)
Fiesole, Via Portigiani Zanobi, 9, (Firenze)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 9.30 alle 19
Vernissage
4 Aprile 2007, ore 16.30
Ufficio stampa
SILVIA BACCI
Curatore