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Johannes Kahrs – Men with music
La prima personale in uno spazio pubblico italiano presenta 30 dipinti di una delle figure di spicco della pittura tedesca e internazionale a partire dagli anni Novanta
Comunicato stampa
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Dal 4 aprile al 29 luglio 2007 la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo presenta Men with music, una mostra personale di Johannes Kahrs, una delle figure di spicco della pittura tedesca e internazionale a partire dagli anni Novanta.
La mostra alla GAMeC – allestita nelle cinque sale al primo piano della galleria – è la prima personale dell’artista presso un’istituzione museale italiana. Il percorso espositivo, a cura di Alessandro Rabottini, comprende una selezione di circa trenta dipinti e propone l’accostamento di opere inedite accanto a lavori già presenti in collezioni pubbliche e private europee, e raccolti all’interno di un itinerario site-specific ideato dall’artista per gli spazi del museo. La mostra ruota intorno alla raffigurazione dell’identità e del corpo maschile, messi a confronto con i temi della sessualità, della violenza, del desiderio e della perdita.
Quelle di Kahrs sono immagini cariche di mistero e di sensualità, che testimoniano l’interesse dell’artista per la fragilità dell’esistenza umana, per i suoi lati più oscuri e le pieghe più intime.
La pittura di Kahrs si contraddistingue per l’intensa forza emotiva e per la densità percettiva e psicologica che trasmette. Punto di partenza di ogni lavoro – siano essi dipinti o pastelli di piccole e grandi dimensioni –sono fotografie o immagini cinematografiche e televisive o, come accade per i lavori più recenti, foto scattate dall’artista stesso. Oggetto costante di tutta la sua pratica è, infatti, la rielaborazione della memoria collettiva in un’iconografia intima e personale, in cui molteplici riferimenti alla storia della pittura si fondono con la cultura visiva contemporanea fatta di immagini digitali, internet, fotografia giornalistica, pornografia e cinema horror.
L’artista preleva frammenti di immagini provenienti dal mondo dei media e dalle sue esperienze personali e le cala in un’atmosfera nella quale è difficile distinguere i contorni tra finzione, ricordo, sogno e proiezione fantastica. Il suo è un universo ambiguo, dai contorni sfumati e misteriosi, in cui le dimensioni molteplici del desiderio e della percezione si caricano di una tensione sospesa nel tempo e nello spazio. È difficile descrivere cosa accada nelle sue scene o addirittura identificarne l’oggetto: quello che resta è un’atmosfera, una sensazione, un dubbio e una profonda fascinazione.
Attraverso il suo lavoro - in cui troviamo echi profondi di maestri come Gerhard Richter o Bruce Nauman - Johannes Kahrs investiga alcune delle questioni principali della nostra epoca: la relazione tra tempo, memoria e immagini, il labile confine tra la visione del dolore altrui e il consumo morboso di sofferenza mediatica, le trasformazioni dell’intimità e la legittimità di un pensiero politico radicalmente individuale.
La mostra è realizzata con il sostegno di: IFA – Institut für Auslandsbeziehungen
Si ringrazia il Goethe-Institut Mailand
Johannes Kahrs (Brema, 1965; vive e lavora a Berlino) ha esposto alla Colecçao Fundaçao de Serralves - Museu de Arte Contemporânea di Porto, al Centre Pompidou di Parigi, alla Fundacio 'La Caixa' di Barcellona e alla Parasol Unit Foundation di Londra nel 2006; al Kunst-Werke di Berlino nel 2005, a "Manifesta 5", European Biennale of Contemporary Art, San Sebastian nel 2004, al Martin-Gropius-Bau di Berlino e al Frankfurter Kunstverein di Francoforte nel 2003, allo S.M.A.K. di Ghent nel 2000, al PS 1 di New York e al Musée d'Art Contemporain di Lione nel 1999.
Sue opere sono presenti, inoltre, nelle collezioni di importanti istituzioni tra cui il MOCA – Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il MOMA – Museum of Modern Art di New York, il Centre Pompidou di Parigi, la Fundació “La Caixa” di Barcellona, la Colecçao Fundaçao de Serralves, Museu de Arte Contemporânea di Porto e l’Hamburger Bahnhoff di Berlino.
La mostra alla GAMeC – allestita nelle cinque sale al primo piano della galleria – è la prima personale dell’artista presso un’istituzione museale italiana. Il percorso espositivo, a cura di Alessandro Rabottini, comprende una selezione di circa trenta dipinti e propone l’accostamento di opere inedite accanto a lavori già presenti in collezioni pubbliche e private europee, e raccolti all’interno di un itinerario site-specific ideato dall’artista per gli spazi del museo. La mostra ruota intorno alla raffigurazione dell’identità e del corpo maschile, messi a confronto con i temi della sessualità, della violenza, del desiderio e della perdita.
Quelle di Kahrs sono immagini cariche di mistero e di sensualità, che testimoniano l’interesse dell’artista per la fragilità dell’esistenza umana, per i suoi lati più oscuri e le pieghe più intime.
La pittura di Kahrs si contraddistingue per l’intensa forza emotiva e per la densità percettiva e psicologica che trasmette. Punto di partenza di ogni lavoro – siano essi dipinti o pastelli di piccole e grandi dimensioni –sono fotografie o immagini cinematografiche e televisive o, come accade per i lavori più recenti, foto scattate dall’artista stesso. Oggetto costante di tutta la sua pratica è, infatti, la rielaborazione della memoria collettiva in un’iconografia intima e personale, in cui molteplici riferimenti alla storia della pittura si fondono con la cultura visiva contemporanea fatta di immagini digitali, internet, fotografia giornalistica, pornografia e cinema horror.
L’artista preleva frammenti di immagini provenienti dal mondo dei media e dalle sue esperienze personali e le cala in un’atmosfera nella quale è difficile distinguere i contorni tra finzione, ricordo, sogno e proiezione fantastica. Il suo è un universo ambiguo, dai contorni sfumati e misteriosi, in cui le dimensioni molteplici del desiderio e della percezione si caricano di una tensione sospesa nel tempo e nello spazio. È difficile descrivere cosa accada nelle sue scene o addirittura identificarne l’oggetto: quello che resta è un’atmosfera, una sensazione, un dubbio e una profonda fascinazione.
Attraverso il suo lavoro - in cui troviamo echi profondi di maestri come Gerhard Richter o Bruce Nauman - Johannes Kahrs investiga alcune delle questioni principali della nostra epoca: la relazione tra tempo, memoria e immagini, il labile confine tra la visione del dolore altrui e il consumo morboso di sofferenza mediatica, le trasformazioni dell’intimità e la legittimità di un pensiero politico radicalmente individuale.
La mostra è realizzata con il sostegno di: IFA – Institut für Auslandsbeziehungen
Si ringrazia il Goethe-Institut Mailand
Johannes Kahrs (Brema, 1965; vive e lavora a Berlino) ha esposto alla Colecçao Fundaçao de Serralves - Museu de Arte Contemporânea di Porto, al Centre Pompidou di Parigi, alla Fundacio 'La Caixa' di Barcellona e alla Parasol Unit Foundation di Londra nel 2006; al Kunst-Werke di Berlino nel 2005, a "Manifesta 5", European Biennale of Contemporary Art, San Sebastian nel 2004, al Martin-Gropius-Bau di Berlino e al Frankfurter Kunstverein di Francoforte nel 2003, allo S.M.A.K. di Ghent nel 2000, al PS 1 di New York e al Musée d'Art Contemporain di Lione nel 1999.
Sue opere sono presenti, inoltre, nelle collezioni di importanti istituzioni tra cui il MOCA – Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il MOMA – Museum of Modern Art di New York, il Centre Pompidou di Parigi, la Fundació “La Caixa” di Barcellona, la Colecçao Fundaçao de Serralves, Museu de Arte Contemporânea di Porto e l’Hamburger Bahnhoff di Berlino.
03
aprile 2007
Johannes Kahrs – Men with music
Dal 03 aprile al 29 luglio 2007
arte contemporanea
Location
GAMEC – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Bergamo, Via San Tomaso, 53, (Bergamo)
Bergamo, Via San Tomaso, 53, (Bergamo)
Biglietti
intero= € 4; ridotto=€ 2,50 Il biglietto consente la visita alla Collezione permanente e alla mostra 'Johannes Kahrs. Men with music'
Orario di apertura
martedì/domenica 10-19; giovedì 10-22; lunedì chiuso
Vernissage
3 Aprile 2007, ore 18.30
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore