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Andrea Tonezzer – Il cerchio aperto: inconcludente prospettiva su sguardi e angosce
Questi lavori fotografici nascono dall’alterazione materica e fisica della pellicola e dalla ricerca sulla saturazione del nero, modi per estrapolare dalla forma piena un nulla significante, aperto a diverse letture
Comunicato stampa
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L'appuntamento di marzo con la rassegna “Wekend in mostra” presso il Circolo Pink di Verona, con inaugurazione il 16 marzo alle 18.30, vedrà in mostra i lavori fotografici di Andrea Tonezzer, che nascono dall'alterazione materica e fisica della pellicola e da una particolare ricerca sulla saturazione del nero. Questi lavori possono essere interpretati come tappe di un percorso che si potrebbe immaginare destinato a portare a qualcosa, ma che in fondo si rivelano incapaci di raccontare altro dallo stesso percorso di cui fanno parte, quasi un diario di un'inconcludenza che vede la storia della materia fotografica, esposta, o sovresposta, o sottoesposta, in un alternarsi di vicende della creazione artistica che produce esiti incompleti, bozze di epiloghi che in realtà si aprono a molteplici letture. Positivo e negativo non possono essere semplicemente speculari, l'esposizione si altera, si confonde, litiga, trova nuove forme. In dieci anni di lavoro, l'artista ha più che altro cercato ossessivamente di estrapolare dalla forma piena un nulla significativo e significante. Scrive l'artista “Si pensava di poter arrivare ad una conclusione. Si pensava che il percorso potesse portare a un fine, a una fine. E invece restano solo tappe ridondanti e invadenti a raccontare del percorso per chiudere un cerchio che non vuole chiudersi”. Ciò che le opere intendono esprimere va ricercato nel moltiplicarsi dei significati che si propaga al di là della suggestione dell'immagine, verso spazi inattesi dall'autore, che apre alla libera interpretazione dello sguardo altrui le sue personali visioni, aspettandosi che la sua interpretazione delle cose possa differire da quella degli altri, tanto che “qualcuno potrebbe trovare volti là dove io non li ho messi”, dice consapevole delle molteplici e sovrapposte letture a cui le sue opere si prestano. Il cerchio aperto: inconcludente prospettiva su sguardi e angosce è dunque il titolo di questa esposizione, che rappresenta la fine di un ciclo di dolori e cambiamenti vissuti dall'artista, che nella camera oscura trova la sua personale “stanza buia delle paure”, dove gli incubi nascono dalle violente presenze inconsapevoli che emergono, non richieste, dalle elaborazioni di frammenti. Lo sguardo dell'artista “porta con sé tutta la responsabilità della percezione e della appercezione, diventa quasi maschera, crea angosce e ci si mescola”, ci si perde e si fa trovare in ogni piega delle mente. I lavori saranno accompagnati da pannelli di testo, non tanto votati a spiegare ma piuttosto a completare ed arricchire la stratificazione dei significati. Probabilmente, essendo Andrea Tonezzer anche musicista, comporrà per l'evento anche una breve musica, per rendere il tutto più claustrofobico.
16
marzo 2007
Andrea Tonezzer – Il cerchio aperto: inconcludente prospettiva su sguardi e angosce
Dal 16 al 17 marzo 2007
fotografia
Location
CIRCOLO PINK
Verona, Via Scrimiari, 7a, (Verona)
Verona, Via Scrimiari, 7a, (Verona)
Orario di apertura
dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00
Vernissage
16 Marzo 2007, ore 18.30-24
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