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Moda e Fascismo: non solo nero
Paulicelli è autrice di Fashion under Fascism. Beyond the Black Shirt (Berg Oxford, 2004) e insegna presso il Queens College e il Graduate Center della City University di New York. Introducono il seminario Simonetta Franci e Alessandra Vaccari, rispettivamente docenti di Sociologia della moda e di Storia della moda e del costume I. Conclude la giornata un intervento di Mario Lupano, professore di Storia dell’architettura contemporanea presso il Dams di Bologna e Presidente del Corso di laurea specialistica in Sistemi e comunicazione della moda dell’Università di Bologna, sede di Rimini
Comunicato stampa
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Il rapporto tra moda e fascismo investe questioni che riguardano il nazionalismo italiano ed europeo, il dibattito tra modernità e tradizione e il difficile processo di costruzione di una “identità nazionale fascista”. Un’occasione per approfondire questi temi è Moda e Fascismo: non solo nero, il seminario di Eugenia Paulicelli organizzato il 14 marzo ore 15.00 dal Corso di Laurea in Design della Moda di Treviso dell’Università IUAV di Venezia (Treviso, via A. Papa, 1).
Paulicelli è autrice di Fashion under Fascism. Beyond the Black Shirt (Berg Oxford, 2004) e insegna presso il Queens College e il Graduate Center della City University di New York. Introducono il seminario Simonetta Franci e Alessandra Vaccari, rispettivamente docenti di Sociologia della moda e di Storia della moda e del costume I. Conclude la giornata un intervento di Mario Lupano, professore di Storia dell’architettura contemporanea presso il Dams di Bologna e Presidente del Corso di laurea specialistica in Sistemi e comunicazione della moda dell’Università di Bologna, sede di Rimini.
Nel tentativo di stare al passo con la “modernità”, il regime fascista dedicò molta attenzione alla moda, intesa come parte dell’industria culturale. Cinema, radio, sport, moda e stampa furono identificati dal fascismo come macchina portante per la creazione di una “fabbrica del consenso”. Questo portò a una ridefinizione dell’idea di “modernità” e dei suoi miti. Giovinezza, bellezza, corpo agile e atletico sono alcuni di tali miti e, come si sa, sono anche visibilmente connessi alla moda e alla sua potente macchina mediatica.
Partendo da queste premesse, durante il seminario Eugenia Paulicelli prenderà in esame testi, articoli di moda, immagini fotografiche e cinegiornali di sfilate. L’analisi di tali materiali consentirà di aprire un dibattito sulla complessità del rapporto tra moda e fascismo e di vedere come la moda e tutto il suo apparato simbolico e mediatico sia una macchina potente per capire la formazione di processi in cui si scontrano e a volte coabitano il moderno e l’antico, la trasgressione e il conformismo, la rottura e la continuità, il costituirsi dell’identità e il suo sgretolarsi in schegge plurime e multiformi.
Eugenia Paulicelli è professore ordinario di Letteratura Italiana e comparata presso il Queens College e il Graduate Center della City University di New York, dove ha fondato e dirige il “Fashion Studies Forum”. Ha recentemente curato una mostra “The Fabric of Cultures. Fashion, Identity, Globalization” (Godwin-Ternbach Museum di Queens College, Febbraio – Giugno 2006); che aprirà anche al Museum of Craft and Folk Art di San Francisco (Novembre 2007- Gennaio 2008). Ha scritto su autori della letteratura italiana contemporanea e rinascimentali, sulla semiotica della cultura e letteraria, e sulla moda. Le recenti pubblicazioni sulla moda comprendono Fashion under Fascism. Beyond the Black Shirt (Berg, 2004), Moda e Moderno. Dal Medioevo al Rinascimento (Meltemi, 2006). Sta completando un libro dal titolo Fashion and Literature in Early Modern Italy. From Sprezzatura to Satire e, con Hazel Clark, sta curando un volume collettaneo su Fashion, Identity and Globalization.
Paulicelli è autrice di Fashion under Fascism. Beyond the Black Shirt (Berg Oxford, 2004) e insegna presso il Queens College e il Graduate Center della City University di New York. Introducono il seminario Simonetta Franci e Alessandra Vaccari, rispettivamente docenti di Sociologia della moda e di Storia della moda e del costume I. Conclude la giornata un intervento di Mario Lupano, professore di Storia dell’architettura contemporanea presso il Dams di Bologna e Presidente del Corso di laurea specialistica in Sistemi e comunicazione della moda dell’Università di Bologna, sede di Rimini.
Nel tentativo di stare al passo con la “modernità”, il regime fascista dedicò molta attenzione alla moda, intesa come parte dell’industria culturale. Cinema, radio, sport, moda e stampa furono identificati dal fascismo come macchina portante per la creazione di una “fabbrica del consenso”. Questo portò a una ridefinizione dell’idea di “modernità” e dei suoi miti. Giovinezza, bellezza, corpo agile e atletico sono alcuni di tali miti e, come si sa, sono anche visibilmente connessi alla moda e alla sua potente macchina mediatica.
Partendo da queste premesse, durante il seminario Eugenia Paulicelli prenderà in esame testi, articoli di moda, immagini fotografiche e cinegiornali di sfilate. L’analisi di tali materiali consentirà di aprire un dibattito sulla complessità del rapporto tra moda e fascismo e di vedere come la moda e tutto il suo apparato simbolico e mediatico sia una macchina potente per capire la formazione di processi in cui si scontrano e a volte coabitano il moderno e l’antico, la trasgressione e il conformismo, la rottura e la continuità, il costituirsi dell’identità e il suo sgretolarsi in schegge plurime e multiformi.
Eugenia Paulicelli è professore ordinario di Letteratura Italiana e comparata presso il Queens College e il Graduate Center della City University di New York, dove ha fondato e dirige il “Fashion Studies Forum”. Ha recentemente curato una mostra “The Fabric of Cultures. Fashion, Identity, Globalization” (Godwin-Ternbach Museum di Queens College, Febbraio – Giugno 2006); che aprirà anche al Museum of Craft and Folk Art di San Francisco (Novembre 2007- Gennaio 2008). Ha scritto su autori della letteratura italiana contemporanea e rinascimentali, sulla semiotica della cultura e letteraria, e sulla moda. Le recenti pubblicazioni sulla moda comprendono Fashion under Fascism. Beyond the Black Shirt (Berg, 2004), Moda e Moderno. Dal Medioevo al Rinascimento (Meltemi, 2006). Sta completando un libro dal titolo Fashion and Literature in Early Modern Italy. From Sprezzatura to Satire e, con Hazel Clark, sta curando un volume collettaneo su Fashion, Identity and Globalization.
14
marzo 2007
Moda e Fascismo: non solo nero
14 marzo 2007
incontro - conferenza
Location
IUAV – CLADEM
Treviso, Via Achille Papa, 1, (Treviso)
Treviso, Via Achille Papa, 1, (Treviso)
Vernissage
14 Marzo 2007, ore 15
Sito web
www.iuav.it/Facolta/facolt--di1/design/Sketch--id4/index.htm