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Sandro Martini – Penso affresco Penso vetro
tele, affreschi, cages, appositamente create per questa esposizione che include anche uno straordinario grande vetro
Comunicato stampa
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Dopo la recente prestigiosa mostra dedicata ad Hans Hartung - definita unanimamente dalla critica come la più importante che si sia tenuta in Europa in una galleria privata, nel corso del 2006 - e le precedenti dedicate a maestri storici e contemporanei del novecento quali Emilio Vedova, Achille Perilli, G. De Dominicis, Paolo Gioli , Vittorio Matino e Roberto Floreani, la galleria Folini Arte Contemporanea di Chiasso, torna a presentare in una bellissima rassegna l’artista Sandro Martini a cui la galleria ha già dedicato un’esposizione nel 2004. Sandro Martini artista internazionale opera nei suoi due studi di Milano e San Francisco, creando altresì installazioni, temporanee e permanenti, in prestigiosi spazi pubblici e privati a livello globale.
La mostra, accompagnata da un ponderoso catalogo, include opere di diversa natura quali: tele, affreschi, cages, appositamente create per questa esposizione che include anche uno straordinario grande vetro, materiale e forma espressiva peculiare assai congeniale all’artista che ne esalta in un modo assolutamente originale, contaminandone e fecondandone con interventi incisori e pittografici, le particolarità.
Scrive in catalogo Domenico D’Oora: “…La superficie dell’opera è animata da un’invasione di schegge, graffiti – anche brandelli fisici, di stoffe, ma pur sempre verosimili lacerti di una colossale débacle di un’epoca o di un suo desiderato, imminente riscatto – che sono mossi da una fortissima volontà, forse rivoluzionaria, forse nostalgica, che ha l’apparenza di escludere ogni intrappolante ragionevolezza e non accettare di approdare ad un che di predefinito e che, nel proprio sconfinamento nello spazio, sembra cerchi, in un’interrogazione, in un’ipotesi, una qual possibile necessaria rottura, imprescindibile via di affrancamento e riscossa, liberazione. Passaggi carichi di imprevedibili domande, e pur di qualche rimpianto o ansia di obiettivi da conseguire; mete racchiuse e custodite nella consapevolezza di chi intende la bellezza di questa insistente forzatura, di questo dirompere del segno nello spazio, di questo farsi colore, forma rotta e frantumata nel dolore, nel desiderio, nel dinamico animarsi, nel cadere nel baratro del tempo e dello spazio, delle sconfitte e delle speranze della vita.
E’ questo uno spazio dell’opera che, nella sua complessità, allude alle illimitate dimensioni spaziali e temporali, della realtà, così come la sua sfaccettatura, evitando descrizioni, non indaga ma si riferisce, sottintende e comprende le infinite e indeterminate manifestazioni dell’esistenza e del sé.
E’, in fin dei conti, il compito ultimo della pittura, dell’arte quella grande - quella che non tradisce quando, fuori da una patinata rivista, ti entra in casa: ogni mattina guardo una carta di Sandro Martini, piccola e immensa, così anch’io, sperduto in un mare di segni a cui non so dare più un senso, mi preparo al mio lirico massacro quotidiano che là fuori, ma, da tempo ormai anche “dentro”, mi attende - di narrare per immagini significanti, qui ed ora, quelle che dell’uomo sono le ansie, le illusioni, e le speranze che, in un dipinto rosso, giallo e blu, possiamo trovare scagliate contro l’incerto avvenire…”
La mostra, accompagnata da un ponderoso catalogo, include opere di diversa natura quali: tele, affreschi, cages, appositamente create per questa esposizione che include anche uno straordinario grande vetro, materiale e forma espressiva peculiare assai congeniale all’artista che ne esalta in un modo assolutamente originale, contaminandone e fecondandone con interventi incisori e pittografici, le particolarità.
Scrive in catalogo Domenico D’Oora: “…La superficie dell’opera è animata da un’invasione di schegge, graffiti – anche brandelli fisici, di stoffe, ma pur sempre verosimili lacerti di una colossale débacle di un’epoca o di un suo desiderato, imminente riscatto – che sono mossi da una fortissima volontà, forse rivoluzionaria, forse nostalgica, che ha l’apparenza di escludere ogni intrappolante ragionevolezza e non accettare di approdare ad un che di predefinito e che, nel proprio sconfinamento nello spazio, sembra cerchi, in un’interrogazione, in un’ipotesi, una qual possibile necessaria rottura, imprescindibile via di affrancamento e riscossa, liberazione. Passaggi carichi di imprevedibili domande, e pur di qualche rimpianto o ansia di obiettivi da conseguire; mete racchiuse e custodite nella consapevolezza di chi intende la bellezza di questa insistente forzatura, di questo dirompere del segno nello spazio, di questo farsi colore, forma rotta e frantumata nel dolore, nel desiderio, nel dinamico animarsi, nel cadere nel baratro del tempo e dello spazio, delle sconfitte e delle speranze della vita.
E’ questo uno spazio dell’opera che, nella sua complessità, allude alle illimitate dimensioni spaziali e temporali, della realtà, così come la sua sfaccettatura, evitando descrizioni, non indaga ma si riferisce, sottintende e comprende le infinite e indeterminate manifestazioni dell’esistenza e del sé.
E’, in fin dei conti, il compito ultimo della pittura, dell’arte quella grande - quella che non tradisce quando, fuori da una patinata rivista, ti entra in casa: ogni mattina guardo una carta di Sandro Martini, piccola e immensa, così anch’io, sperduto in un mare di segni a cui non so dare più un senso, mi preparo al mio lirico massacro quotidiano che là fuori, ma, da tempo ormai anche “dentro”, mi attende - di narrare per immagini significanti, qui ed ora, quelle che dell’uomo sono le ansie, le illusioni, e le speranze che, in un dipinto rosso, giallo e blu, possiamo trovare scagliate contro l’incerto avvenire…”
02
marzo 2007
Sandro Martini – Penso affresco Penso vetro
Dal 02 marzo al 07 aprile 2007
arte contemporanea
Location
FOLINI ARTE CONTEMPORANEA
Chiasso, Via Livio, 1, (Mendrisio)
Chiasso, Via Livio, 1, (Mendrisio)
Orario di apertura
da martedì a venerdì h. 14 - 18.30, sabato 10- 12; 14 - 18.30 o su appuntamento
Vernissage
2 Marzo 2007, ore 18,30
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