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Noise
Young American Photography
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Torna sulla scena artistica milanese TH INSIDE, con la terza mostra “NOISE” in cui si intende indagare e mettere in relazione il mondo dell’immagine con la musica. La mostra verrà inaugurata il 17 Aprile durante il Salone del Mobile, con un evento che intreccerà musica, arte e design in un’unica percezione sensoriale, nella cornice collocata all’interno delle vecchie mura spagnole situate in Piazza Oberdan 2/A.
Per parafrasare una citazione di Wim Wenders sul suo film Lisbon Story: «Lo scopo di questo film è stato quello di dimostrare che i suoni aiutano a vedere le cose in modo diverso», la mostra prende ispirazione dal potere evocativo dei suoni ‘riflessi’ o ‘espressi’ attraverso le immagini.
Il potere suggestivo della musica ha da sempre affascinato molte discipline tra cui l’arte e il cinema. Le immagini e la musica, un binomio inscindibile del nostro tempo, vengono spesso usate in collaborazione per potenziarsi reciprocamente.
Gli artisti invitati, infatti, esprimono con le loro immagini in maniera differente l’ambigua relazione che intercorre tra il mondo sonoro e quello visivo, cercando si spiegare l’influenza che la musica, i suoni, le armonie e i rumori hanno avuto nel loro immaginario fotografico. Basti guardare alla storia del cinema per avere anche solo una vaga idea di quanti registi hanno raccontato attraverso le immagini in movimento l’accattivante fascino della musica.
Quello che la mostra cerca di evidenziare è come gli artisti invitati, a loro volta, abbiano espresso emotivamente con la loro immagini l’influenza che la musica ha avuto nel loro stato d’animo e come essa abbia contribuito in molte loro scelte estetiche. Ecco allora come certe canzoni abbiamo messo in luce sensazioni remote del passato, ricordi di fatti e persone. Per certi versi, le canzoni, come le fotografie, riportano nel nostro inconscio delle emozioni riferite a qualcosa che non siamo più. L'associazione che la nostra psiche fa di una musica ad immagini naturali sono espressioni iconografiche di sentimenti che il nostro inconscio è in grado di suscitare. Questa capacità evocativa è normalmente slegata dalla qualità della musica che si ascolta ed è associabile principalmente al vissuto personale.
L’esposizione percorre in maniera trasversale questo tipo di correlazione: suono-fotografia.
Anche per quanto riguarda l’allestimento si cercherà di rispettare un sorta di ritmo dell’esposizione: accanto a immagini dove la relazione con la musica è più stretto, si affiancano dei lavori più evocativi e suggestivi. Immagini di persone e luoghi si alternano con fotografie di oggetti o architetture. A delle immagini più classiche, degli intervalli con un genere di fotografia più documentaristica e meno convenzionale. Non mancheranno foto sperimentali e allestimenti inediti.
Per parafrasare una citazione di Wim Wenders sul suo film Lisbon Story: «Lo scopo di questo film è stato quello di dimostrare che i suoni aiutano a vedere le cose in modo diverso», la mostra prende ispirazione dal potere evocativo dei suoni ‘riflessi’ o ‘espressi’ attraverso le immagini.
Il potere suggestivo della musica ha da sempre affascinato molte discipline tra cui l’arte e il cinema. Le immagini e la musica, un binomio inscindibile del nostro tempo, vengono spesso usate in collaborazione per potenziarsi reciprocamente.
Gli artisti invitati, infatti, esprimono con le loro immagini in maniera differente l’ambigua relazione che intercorre tra il mondo sonoro e quello visivo, cercando si spiegare l’influenza che la musica, i suoni, le armonie e i rumori hanno avuto nel loro immaginario fotografico. Basti guardare alla storia del cinema per avere anche solo una vaga idea di quanti registi hanno raccontato attraverso le immagini in movimento l’accattivante fascino della musica.
Quello che la mostra cerca di evidenziare è come gli artisti invitati, a loro volta, abbiano espresso emotivamente con la loro immagini l’influenza che la musica ha avuto nel loro stato d’animo e come essa abbia contribuito in molte loro scelte estetiche. Ecco allora come certe canzoni abbiamo messo in luce sensazioni remote del passato, ricordi di fatti e persone. Per certi versi, le canzoni, come le fotografie, riportano nel nostro inconscio delle emozioni riferite a qualcosa che non siamo più. L'associazione che la nostra psiche fa di una musica ad immagini naturali sono espressioni iconografiche di sentimenti che il nostro inconscio è in grado di suscitare. Questa capacità evocativa è normalmente slegata dalla qualità della musica che si ascolta ed è associabile principalmente al vissuto personale.
L’esposizione percorre in maniera trasversale questo tipo di correlazione: suono-fotografia.
Anche per quanto riguarda l’allestimento si cercherà di rispettare un sorta di ritmo dell’esposizione: accanto a immagini dove la relazione con la musica è più stretto, si affiancano dei lavori più evocativi e suggestivi. Immagini di persone e luoghi si alternano con fotografie di oggetti o architetture. A delle immagini più classiche, degli intervalli con un genere di fotografia più documentaristica e meno convenzionale. Non mancheranno foto sperimentali e allestimenti inediti.
17
aprile 2007
Noise
Dal 17 aprile al 17 maggio 2007
fotografia
Location
TOMMY HILFIGER STORE
Milano, Piazza Guglielmo Oberdan, 2, (Milano)
Milano, Piazza Guglielmo Oberdan, 2, (Milano)
Orario di apertura
10-19; gio 10-21
Vernissage
17 Aprile 2007, ore 18.30
Ufficio stampa
BOZ COMMUNICATIONS
Autore
Curatore