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Nella sua autobiografia, La gola del Merlo, Conti ricorda con entusiasmo il primo impatto che, a poco più di dodici anni, ha con i Futuristi quando assiste alla Gran Serata Futurista al Teatro Verdi di Firenze il 12 aprile 1913. Il movimento di Marinetti lo colpisce enormemente, alla fine del 1913 ne conosce i fondatori all’Esposizione di Pittura Futurista di “Lacerba” alla Saletta Gonnelli e dimostra di essere un vero e proprio enfant prodige facendosi apprezzare nonostante la sua giovane età. Tant’è che, dopo gli esordi cezanniani e fauves, aderisce giovanissimo al Futurismo già nel 1917, in seguito all’incontro con Balla e Marinetti per poi passare al Ritorno all’Ordine e alle esperienze espressioniste e “neopicassiane” fino a giungere all’innamoramento per il colore, alla purezza della forma e alla rinnovata vitalità pittorica dell’ultimo periodo.
Tra le varie opere giovanili esposte in mostra, oltre a Autoritratto con accappatoio, La cocomeraia e Simultaneità di ambienti merita di essere ricordata Baci italiani un collage realizzato quale prova per la copertina di un romanzo mai pubblicato di Primo Conti e Corrado Pavolini. Il sodalizio tra i due sfocia poi, nel 1920, nella fondazione della rivista “Il Centone”. Gli anni Venti e Trenta sono ben rappresentati dai bozzetti per La Salamandra, il balletto musicato da Massimo Bontempelli e sceneggiato da Luigi Pirandello per il quale Conti realizza le scene, e dai dipinti Bambina dal coniglio di gomma e Ritratto della moglie. Ritratto di Maddalena e Luna blu, opere stilisticamente molto diverse tra loro, ma che interpretano due differenti momenti della produzione ultima dell’artista.
Primo Conti, dopo aver iniziato la carriera di violinista – è del 1913 la composizione di Romanza per violino e pianoforte – si rivolge alla pittura e negli anni successivi non manca di frequentare la scultura e la “scrittura”. La mostra inoltre propone una sezione documentaria con fotografie dell’artista – tra le quali un significativo tableau vivant del quadro Giocatori di carte di Paul Cézanne [1919] nel quale Conti viene ritratto insieme a Corrado Pavolini ad Antignano – disegni, lettere e materiale a stampa tra cui le prime edizioni dei diversi libri che l’artista-scrittore ha realizzato. Tutto questo materiale proviene dall’archivio privato del maestro e fa da complemento alle opere pittoriche esposte mettendo in luce la sua personalità poliedrica e gli aspetti talvolta poco noti della sua straordinaria esistenza.
Enrica Ravenni
mostra visitata il 13 novembre 2012
dal 13 al 27 Novembre 2012
Primo Conti, Il Novecento di Primo Conti
Palazzo Medici Riccardi
Via Cavour, 3 – (50129) Firenze
Orari: 9-18, chiuso il mercoledì