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Mini Design Award 2007 – La città che comunica
La socializzazione, il gioco e il tempo libero ovvero La città su misura
Comunicato stampa
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Alla terza edizione del concorso promosso da MINI e IED con la partecipazione di ADI hanno partecipato 24 designer e 4 istituti universitari di Torino, Bolzano, Napoli e Urbino. I loro lavori verranno esposti durante il prossimo Salone del Mobile (18-23 aprile).
“La città che comunica”. Terza mostra nell’ambito dI MINI Design Award
Saranno esposti alla Triennale di Milano, durante il prossimo Salone del Mobile (Milano, 18-23 aprile), i progetti dei concorrenti che hanno aderito a MINI Design Award 2007 – “Il futuro della città: slow o fast? Luoghi, segni e metasegni” ovvero “La città che comunica”.
MINI Design Award 2007, presentato all’Istituto Europeo di Design Milano il 5 luglio 2006, è il terzo dei concorsi di idee a invito rivolti alle nuove leve del design italiano, promossi da MINI in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design (IED) e con la partecipazione dell’Associazione per il Disegno Industriale (ADI).
“Spesse volte la città appare anonima, in una selva di segni (cartelli stradali, insegne, poster pubblicitari) la sua identità e il suo peculiare messaggio scompaiono per effetto dell’entropia della comunicazione - aveva dichiarato in occasione della presentazione Marco Saltalamacchia, co-presidente della giuria insieme a Gillo Dorfles, oggi Senior Vice President della Regione Europa di BMW AG –. L’obiettivo che si propone questo ultimo concorso lanciato nell’ambito del progetto triennale MINI Design Award avviato nel 2004 in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design è appunto quello di restituire alla città la propria identità, caratterizzandola in quanto realtà unica e riconoscibile. Si tratta di concetti assai familiari per MINI che sulla propria inconfondibile identità ha costruito il proprio successo.”
48 progetti sul tema degli spazi urbani, per dare alla città un’identità unica e riconoscibile
Molti tra i progetti inviati dai designer hanno sviluppato proposte di grande sensibilità comunicativa e insieme estetica. È questo il caso di “Sesto senso” di Andrea Sanna, di “Sentieri urbani” di Gabriele Adriano e “W2 (Wireless square)” di Piter Perbellini.
Sesto Senso invita a stimolare, prima ludicamente e poi con fini di utilità, i sensi sopiti del tatto, dell’udito, dell’equilibrio, sommersi dalla giungla comunicativa delle città. Utilizzando l’alfabeto braille si tracciano orizzontalmente percorsi comunicativi e di segnali sonori che vengono attivati al passaggio delle autovetture. Anche Sentieri urbani privilegia i piani orizzontali, trasformando il segnale codificato delle strisce pedonali in elemento di decoro urbano e regala nuovi elementi ornamentali e comunicativi. In W2 (Wireless square) il rapporto tra verticalità dei segnali urbani destinati all’orientamento e il piano orizzontale trova una sintesi di grande interesse e sensibilità. Una rete di sedute dalle linee morbide e confortevoli, collegate da un sistema wireless, favorisce le opportunità comunicative e crea un non-luogo virtuale all’interno del tessuto cittadino.
Tra gli altri progetti consegnati, infine, spiccano “Chilometri puliti” di Federico Pezzini, “Geoskin” di Mariangela Pagano e “CitizenArbor” del designer Francesco Pozzato. Chilometri puliti privilegia l’aspetto ambientale ed etico, incoraggiando l’utilizzo dei mezzi pubblici attraverso un sistema di immagine coordinata e piccole bilance che pesano non chili ma chilometri.... “puliti”. D’ispirazione ecologica è anche Geoskin: una serie di moduli assemblabili nelle più diverse configurazioni e in grado di ospitare numerose specie erbacee, diventano elemento ecologico e insieme decorativo, offrendo nuovi percorsi visivi ai cittadini. L’albero tecnologico di CitizenArbor vuole essere icona di una città sostenibile e cittadino attivo della comunità, che grazie all’energia solare sostituisce segnaletica, illuminazione e cablaggi, purifica l’aria e abbatte il rumore.
Tra i lavori presentati dalle università invitate si distinguono “Cross” di Marco Saul Marino, “Pipidog” di Gino Marsilio (entrambi studenti di Industrial Design all’Istituto Europeo di Design di Torino) e “Cityng” di Vincenza Guerriero, studentessa presso la Facoltà di Architettura della Seconda Università degli Studi di Napoli. Cross e Cityng risolvono il problema dell’orientamento quotidiano proponendo l’uno un sistema di sedute che “raccontano” la città e i suoi percorsi e l’altra un progetto di immagine coordinata urbana, un “emotional product” che risponde ai desideri più che ai bisogni. Funzionale e straordinariamente ironico è Pipidog, l’albero in alluminio con funzione di toilette per cani.
MINI Design Award 2007. Mostra e premiazione alla Triennale di Milano
Il 17 aprile prossimo al Palazzo dell'Arte, progettato da Giovanni Muzio, all’interno della mostra dedicata ai lavori in concorso e alla presenza della Stampa verranno premiati i designer under 35 autori dei tre progetti meglio classificati a giudizio della giuria presieduta da Gillo Dorfles e Marco Saltalamacchia.
La mostra “La città che comunica” è curata da Rossella Bertolazzi, direttore della Scuola di Arti Visive dell’Istituto Europeo di Design di Milano. Per dare un contributo al confronto d’idee e alla diffusione di una stimolante cultura del progetto, i lavori pervenuti nell’ambito del concorso MINI Design Award 2007 saranno raccolti e pubblicati in un catalogo ufficiale (curato da Rossella Bertolazzi ed edito da Editrice Compositori) disponibile in anteprima per la Stampa e gli addetti ai lavori a partire dal 17 aprile.
I designer autori dei tre progetti meglio classificati riceveranno in premio, al lordo di imposte, tasse e trattenute di legge, diecimila euro il primo, ottomila il secondo, cinquemila il terzo. È inoltre prevista una borsa di studio del valore lordo di seimila euro per l’università vincitrice che avrà facoltà di assegnarla a uno degli studenti partecipanti al progetto ritenuto particolarmente meritevole
“La città che comunica”. Terza mostra nell’ambito dI MINI Design Award
Saranno esposti alla Triennale di Milano, durante il prossimo Salone del Mobile (Milano, 18-23 aprile), i progetti dei concorrenti che hanno aderito a MINI Design Award 2007 – “Il futuro della città: slow o fast? Luoghi, segni e metasegni” ovvero “La città che comunica”.
MINI Design Award 2007, presentato all’Istituto Europeo di Design Milano il 5 luglio 2006, è il terzo dei concorsi di idee a invito rivolti alle nuove leve del design italiano, promossi da MINI in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design (IED) e con la partecipazione dell’Associazione per il Disegno Industriale (ADI).
“Spesse volte la città appare anonima, in una selva di segni (cartelli stradali, insegne, poster pubblicitari) la sua identità e il suo peculiare messaggio scompaiono per effetto dell’entropia della comunicazione - aveva dichiarato in occasione della presentazione Marco Saltalamacchia, co-presidente della giuria insieme a Gillo Dorfles, oggi Senior Vice President della Regione Europa di BMW AG –. L’obiettivo che si propone questo ultimo concorso lanciato nell’ambito del progetto triennale MINI Design Award avviato nel 2004 in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design è appunto quello di restituire alla città la propria identità, caratterizzandola in quanto realtà unica e riconoscibile. Si tratta di concetti assai familiari per MINI che sulla propria inconfondibile identità ha costruito il proprio successo.”
48 progetti sul tema degli spazi urbani, per dare alla città un’identità unica e riconoscibile
Molti tra i progetti inviati dai designer hanno sviluppato proposte di grande sensibilità comunicativa e insieme estetica. È questo il caso di “Sesto senso” di Andrea Sanna, di “Sentieri urbani” di Gabriele Adriano e “W2 (Wireless square)” di Piter Perbellini.
Sesto Senso invita a stimolare, prima ludicamente e poi con fini di utilità, i sensi sopiti del tatto, dell’udito, dell’equilibrio, sommersi dalla giungla comunicativa delle città. Utilizzando l’alfabeto braille si tracciano orizzontalmente percorsi comunicativi e di segnali sonori che vengono attivati al passaggio delle autovetture. Anche Sentieri urbani privilegia i piani orizzontali, trasformando il segnale codificato delle strisce pedonali in elemento di decoro urbano e regala nuovi elementi ornamentali e comunicativi. In W2 (Wireless square) il rapporto tra verticalità dei segnali urbani destinati all’orientamento e il piano orizzontale trova una sintesi di grande interesse e sensibilità. Una rete di sedute dalle linee morbide e confortevoli, collegate da un sistema wireless, favorisce le opportunità comunicative e crea un non-luogo virtuale all’interno del tessuto cittadino.
Tra gli altri progetti consegnati, infine, spiccano “Chilometri puliti” di Federico Pezzini, “Geoskin” di Mariangela Pagano e “CitizenArbor” del designer Francesco Pozzato. Chilometri puliti privilegia l’aspetto ambientale ed etico, incoraggiando l’utilizzo dei mezzi pubblici attraverso un sistema di immagine coordinata e piccole bilance che pesano non chili ma chilometri.... “puliti”. D’ispirazione ecologica è anche Geoskin: una serie di moduli assemblabili nelle più diverse configurazioni e in grado di ospitare numerose specie erbacee, diventano elemento ecologico e insieme decorativo, offrendo nuovi percorsi visivi ai cittadini. L’albero tecnologico di CitizenArbor vuole essere icona di una città sostenibile e cittadino attivo della comunità, che grazie all’energia solare sostituisce segnaletica, illuminazione e cablaggi, purifica l’aria e abbatte il rumore.
Tra i lavori presentati dalle università invitate si distinguono “Cross” di Marco Saul Marino, “Pipidog” di Gino Marsilio (entrambi studenti di Industrial Design all’Istituto Europeo di Design di Torino) e “Cityng” di Vincenza Guerriero, studentessa presso la Facoltà di Architettura della Seconda Università degli Studi di Napoli. Cross e Cityng risolvono il problema dell’orientamento quotidiano proponendo l’uno un sistema di sedute che “raccontano” la città e i suoi percorsi e l’altra un progetto di immagine coordinata urbana, un “emotional product” che risponde ai desideri più che ai bisogni. Funzionale e straordinariamente ironico è Pipidog, l’albero in alluminio con funzione di toilette per cani.
MINI Design Award 2007. Mostra e premiazione alla Triennale di Milano
Il 17 aprile prossimo al Palazzo dell'Arte, progettato da Giovanni Muzio, all’interno della mostra dedicata ai lavori in concorso e alla presenza della Stampa verranno premiati i designer under 35 autori dei tre progetti meglio classificati a giudizio della giuria presieduta da Gillo Dorfles e Marco Saltalamacchia.
La mostra “La città che comunica” è curata da Rossella Bertolazzi, direttore della Scuola di Arti Visive dell’Istituto Europeo di Design di Milano. Per dare un contributo al confronto d’idee e alla diffusione di una stimolante cultura del progetto, i lavori pervenuti nell’ambito del concorso MINI Design Award 2007 saranno raccolti e pubblicati in un catalogo ufficiale (curato da Rossella Bertolazzi ed edito da Editrice Compositori) disponibile in anteprima per la Stampa e gli addetti ai lavori a partire dal 17 aprile.
I designer autori dei tre progetti meglio classificati riceveranno in premio, al lordo di imposte, tasse e trattenute di legge, diecimila euro il primo, ottomila il secondo, cinquemila il terzo. È inoltre prevista una borsa di studio del valore lordo di seimila euro per l’università vincitrice che avrà facoltà di assegnarla a uno degli studenti partecipanti al progetto ritenuto particolarmente meritevole
18
aprile 2007
Mini Design Award 2007 – La città che comunica
Dal 18 al 23 aprile 2007
design
Location
TRIENNALE – PALAZZO DELL’ARTE
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Orario di apertura
10.30-22.30
Vernissage
18 Aprile 2007, ore 19.30
Editore
COMPOSITORI
Ufficio stampa
ISM ITALIA
Curatore