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Piero Raspi – Collages 1958–1963
Tra i protagonisti dell’arte italiana degli anni ’50 e ’60, Piero Raspi rappresenta una delle esperienze pittoriche più significative e coerenti dell’Informale materico
Comunicato stampa
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Tra i protagonisti dell’arte italiana degli anni ’50 e ’60, Piero Raspi rappresenta una delle esperienze pittoriche più significative e coerenti dell’Informale materico, affine alla poetica di Alberto Burri, Maestro indiscusso del ‘900. La Mostra offrirà ai visitatori alcuni tra i più notevoli esempi di collages realizzati negli anni compresi tra il 1958 e il 1963. L’evento sarà di eccezionale interesse perché ricostruisce un percorso di ricerca sulla superficie e sull’immanenza fisica degli oggetti che all’epoca l’artista condusse come sperimentazione del tutto privata e che solo oggi rende ufficiale, dando modo di ammirare tra le altre anche opere mai esposte prima d’ora. Alla presenza dell’autore, la Mostra sarà aperta da Adriano Palozzi, Sindaco di Marino. Seguiranno gli interventi di: Massimo Prinzi (Assessore alla Cultura di Marino), Rossana Buono (Università di Tor Vergata) e dallo storico Ugo Onorati.
Testo: Piero Raspi nasce nel 1926 a Spoleto, città nella quale avvierà la sua fortunata carriera artistica nell’ambito del Neo-cubismo prima e dell’Ultimo naturalismo poi, dando vita a quello che sarà conosciuto nella storia dell’arte come il “Gruppo di Spoleto”, sostenuto all’epoca dall’illustre critico Francesco Arcangeli. Conclusa l’esperienza del gruppo, Raspi giungerà alla ribalta internazionale portando avanti una ricerca personalissima fondata sull’idea di un’arte che potesse sondare le infinite possibilità connesse alla matericità della realtà oggettiva, indagata nelle tele, nei collages e nelle carte. Hanno scritto di lui i principali critici dell’epoca, da Argan a Calvesi, Crispolti e Restany delineandolo come una delle voci più importanti nel panorama dell’Informale italiano. Tuttora continua la sua ricerca visiva con la serie dei monocromi, mantenendo sempre presente il ricco bagaglio di esperienze che ha accumulato in quasi sessant’anni di carriera artistica.
Testo: Piero Raspi nasce nel 1926 a Spoleto, città nella quale avvierà la sua fortunata carriera artistica nell’ambito del Neo-cubismo prima e dell’Ultimo naturalismo poi, dando vita a quello che sarà conosciuto nella storia dell’arte come il “Gruppo di Spoleto”, sostenuto all’epoca dall’illustre critico Francesco Arcangeli. Conclusa l’esperienza del gruppo, Raspi giungerà alla ribalta internazionale portando avanti una ricerca personalissima fondata sull’idea di un’arte che potesse sondare le infinite possibilità connesse alla matericità della realtà oggettiva, indagata nelle tele, nei collages e nelle carte. Hanno scritto di lui i principali critici dell’epoca, da Argan a Calvesi, Crispolti e Restany delineandolo come una delle voci più importanti nel panorama dell’Informale italiano. Tuttora continua la sua ricerca visiva con la serie dei monocromi, mantenendo sempre presente il ricco bagaglio di esperienze che ha accumulato in quasi sessant’anni di carriera artistica.
24
febbraio 2007
Piero Raspi – Collages 1958–1963
Dal 24 febbraio al 17 marzo 2007
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICO UMBERTO MASTROIANNI
Marino, Piazza Matteotti, 13, (Roma)
Marino, Piazza Matteotti, 13, (Roma)
Orario di apertura
da martedì alla domenica 10-13 e 16-20
Vernissage
24 Febbraio 2007, ore 18
Autore
Curatore