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AprileFotografia 2007 – Guido Cecere
La sua ricerca parte agli inizi degli anni Ottanta e prosegue ancora oggi assumendo gradualmente delle connotazioni diverse. Le fotografie in mostra si propongono come un caleidoscopio di frammenti urbani in cui i luoghi rappresentati si offrono alla nostra vista come porzioni di un paesaggio più ampio, come angoli modesti, anonimi, dimessi, mai trionfalistici della città
Comunicato stampa
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Nell’ambito della manifestazione “Padova Aprile Fotografia. Passaggi/Paesaggi” si inaugura mercoledì 4 aprile 2007 alle ore 11.00 nell’Aula Magna del Liceo Classico Tito Livio (Riviera Tito Livio, 9) la mostra fotografica “Guido Cecere. Cityscapes”.
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia e curata da Enrico Gusella, presenta una selezione di scatti del fotografo Guido Cecere.
La sua ricerca parte agli inizi degli anni Ottanta e prosegue ancora oggi assumendo gradualmente delle connotazioni diverse. Le fotografie in mostra si propongono come un caleidoscopio di frammenti urbani in cui i luoghi rappresentati si offrono alla nostra vista come porzioni di un paesaggio più ampio, come angoli modesti, anonimi, dimessi, mai trionfalistici della città. La realtà da fotografare comporta per l’artista due elementi “aggiunti”: l’oggetto trovato come indizio della presenza umana e un secondo, determinante, la pittura, che Cecere trova o fa nascere da cancelli di legno, case in mattoni, da tubi, zone di colore piatto e al tempo stesso di vitale tono timbrico.
In quest’ottica il paesaggio urbano diviene un palcoscenico in cui l’uomo è presente marginalmente o è addirittura assente come figura, ma percepibile attraverso segni del suo agire e del suo passaggio e la sua visione fotografica è arricchita anche dalla presenza del colore che svolge un ruolo di primaria importanza nell’economia dell’immagine. Ma anche il segno (volontario o casuale) e la materia sono elementi fondamentali della sua ricerca che, articolata in molte città del mondo, vive di intuizione di luoghi che vengono lasciati alla nostra immaginazione .
La lettura visiva della città diventa così un tentativo di rivalutazione di aspetti urbani spesso trascurati e di certe negazioni percettive con cui si è soliti rapportarsi con la realtà circostante.
Proprio per questo le immagini di Cecere sono realizzate attraverso inquadrature originali e frammentate, che spingono lo spettatore a ricostruire forme urbane dello spazio e a caratterizzarne le fonti più suggestive ed originali.
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia e curata da Enrico Gusella, presenta una selezione di scatti del fotografo Guido Cecere.
La sua ricerca parte agli inizi degli anni Ottanta e prosegue ancora oggi assumendo gradualmente delle connotazioni diverse. Le fotografie in mostra si propongono come un caleidoscopio di frammenti urbani in cui i luoghi rappresentati si offrono alla nostra vista come porzioni di un paesaggio più ampio, come angoli modesti, anonimi, dimessi, mai trionfalistici della città. La realtà da fotografare comporta per l’artista due elementi “aggiunti”: l’oggetto trovato come indizio della presenza umana e un secondo, determinante, la pittura, che Cecere trova o fa nascere da cancelli di legno, case in mattoni, da tubi, zone di colore piatto e al tempo stesso di vitale tono timbrico.
In quest’ottica il paesaggio urbano diviene un palcoscenico in cui l’uomo è presente marginalmente o è addirittura assente come figura, ma percepibile attraverso segni del suo agire e del suo passaggio e la sua visione fotografica è arricchita anche dalla presenza del colore che svolge un ruolo di primaria importanza nell’economia dell’immagine. Ma anche il segno (volontario o casuale) e la materia sono elementi fondamentali della sua ricerca che, articolata in molte città del mondo, vive di intuizione di luoghi che vengono lasciati alla nostra immaginazione .
La lettura visiva della città diventa così un tentativo di rivalutazione di aspetti urbani spesso trascurati e di certe negazioni percettive con cui si è soliti rapportarsi con la realtà circostante.
Proprio per questo le immagini di Cecere sono realizzate attraverso inquadrature originali e frammentate, che spingono lo spettatore a ricostruire forme urbane dello spazio e a caratterizzarne le fonti più suggestive ed originali.
04
aprile 2007
AprileFotografia 2007 – Guido Cecere
Dal 04 aprile al 19 maggio 2007
fotografia
Location
LICEO CLASSICO TITO LIVIO
Padova, Riviera Tito Livio, 9, (Padova)
Padova, Riviera Tito Livio, 9, (Padova)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 9.00-17.00, sabato 9.00-13.00
Vernissage
4 Aprile 2007, ore 11 su invito
Sito web
www.exibart.com/profilo/eventiv2.asp?idelemento=38720
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