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O’Air – That’s a wonder! What is it?
O’A.I.R è un programma di residenza per artisti e curatori sviluppato in collaborazione con Hotel Pupik, Austria
Comunicato stampa
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O’A.I.R è un programma di residenza per artisti e curatori sviluppato in collaborazione con Hotel Pupik, Austria.
Avviato nel marzo 2006, il programma prevede quattro appuntamenti per stagione (ottobre 2006-luglio 2007) il terzo “That’s a wonder what is it?” ospita gli artisti Alessandro Bosetti, Nana Schulz e Audrey Chen, che il 6 marzo 2007 presentano al pubblico le ricerche ed i progetti sviluppati nel corso della Residenza iniziata il 16 gennaio.
Il lavoro di Alessandro Bosetti si divide in 3 parti; un nuovo ciclo di composizioni, un installazione "exposè" che consiste in una serie di 33 idee stampate e affisse alle pareti, la messa in musica di tre di queste idee che potranno essere ascoltate e un’edizione creata per Die Schachtel che si basa sugli stessi identici materiali dell’installazione.
"exposè"
l'europa è un castello. altrove la scomodità è quotidiana e crudele. dopo molto transito ci sono idee da cui è assolutamente necessario liberarsi. ingombrano la testa. alcune sono già state realizzate. altre lo saranno in futuro. altre ancora sono impossibili da realizzarsi poichè prive di reale interesse. il transito all'esterno dell'europa, a conti fatti, non richiede resoconti. per continuare a viaggiare è invece necessario fare spazio da ciò che ha occupato la mente durante le attese, le file, gli spostamenti. forse negli anni, l'irrequietezza di chi non saprebbe sopravvivere una settiamana rinchiuso in una cella viene mitigata dell'esperienza di ripetuti ritorni. il castello minaccia di crollare. le differenze si annullano mentre la scomodità appare benevola. i trofei diventano oggetti d'uso quotidiano.
Nana Schulz costruisce un’installazione complessa fatta di video,e forme organiche che si innestano l’una sull’altra e nascono l’una dall’altra. Una scatola scura per la proiezione di un video realizzato durante la permanenza a Milano è la base su cui s’innesta la struttura d’un grande albero costruito con cartone legno ed altri materiali. Una parte del suo intervento comprende lasciare la porzione di spazio in cui ha ricreato il suo studio tale quale a come è ora, un ‘work-in-progress-place’ che è parte dell’installazione. “All’improvviso ho un’idea. Piuttosto una chiara immagine di un lavoro di cui ancora non riesco a capire la provenienza ed il significato preciso. Questa volta è un albero che nasce e si sviluppa verso il tetto, ed un cane intento nella ricerca di qualcosa sul pavimento.”
L’intervento di Audrey Chen si articola in una installazione e due performance presentate in due momenti diversi;
L’installazione/performance 'cabinet' or a plastic button as big as wall or as small as an ant... “a collaborative project utilizing cardboard, shields, spaceships, winding stairs, zippers, and a mouse with fat intestines. we are talking about 6 years of history. farther back in fact. dreams. displacement. development. desires. and intimacy. mother and son. finding home...” audrey chen (30) iven chen-van dyk (6)
Il concerto eyebrow in the eyebrow place but in your eye place...solo improvisations. antics. audrey chen (voice/cello/electronics)
O’ A.I.R. About the artists:
Alessandro Bosetti Was born in Milan, Italy in 1973.
Composer and sound artist. He works on the musicality of spoken words and unusual aspects of spoken communication and produced text-sound compositions featured in live performances, radio broadcastings and published recordings. In his work he moves on the line between sound anthropology and composition often including translation and misunderstanding in the creative process. Field research and interviews often build the basis for his abstract compositions along with electro-acoustic and acoustic collages, relational strategies,trained and untrained instrumental practices, vocal explorations and digital manipulations. Since he's curious about differences he travels. Just in 2006 he's been living and working in West Africa, China, Taiwan, Holland, Scandinavia, United States , Germany and Italy. For the future he plans to be living and working between Berlin (D), Milano (I) and Baltimore (USA). http://www.melgun.net
Audrey Chen is a chinese-american musician and performance artist born outside of chicago in 1976. using the cello, voice and analog electronics, chen’s work focuses on the combination and layering of traditional and extended techniques. a large component of her music is improvised and her approach to this is often extremely personal and visceral. her performance work incorporates sound, movement and visual/sculptural concepts. chen performs solo and in collaboration with a wide number of musicians and dancers. Among musicians, she has worked with many great improvisers, including phil minton, alessandro bosetti, mike cooper, mats gustafsson, sten sandell, mazen kerbaj, jaap blonk, michael zerang, tatsuya nakatani, assif tsahar, scott rosenberg, le quan ninh, joe mcphee, susan alcorn, michele doneda, paolo angeli, and gianni gebbia. some current projects include duos with gianni gebbia, tatsuya nakatani, alessandro bosetti and nate wooley. the SILO trio with nate wooley and leonel kaplan. and Trockeneis with andy hayleck, dan breen, catherine pancake and paul neidhardt. chen has performed in europe, russia, australia, new zealand, china, japan, taiwan and the USA. She is currently based in Baltimore, MD USA where she is member of the red room and high zero collective, an on-going series and international festival devoted to experimental improvised music. www.audreychen.com www.myspace.com/audreychen www.redroom.org www.highzero.org .
Nana Schulz Nana Schulz is a visual artist, born in Luebeck/Germany in 1967. She studied painting and sculpture at the Muthesius Schule in Kiel. Educated in dance and music in her childhood, she worked in several disciplins as film, sculpture, installation, drawings, performance and music.
She was foundation member of the galerie Prima Kunst e.V. in Kiel in 1989, she was dancer and performer in the Theatre Danse Grotesque Tatoeba e.V., Berlin , working together with the filmmusic composers „Soundsfiction Music Production“. Since 2002 she made some exhibition together with Martin Schräder, under the name „Schulz&Schraeder“, in 2004 she founded the group „projektgruppe sssk“, together with the Artists R.Skibowski and N.Schlüter, which is an education project for injured children.
She plays transverse flute in different bands, the current one is called LAN.
Her works is mostly based on sculpture and film, which come together in installations and environments.
LAN
Lutz Rehfeld (alias dog>nobler, have a look at www.dognobler.de) on the groovebox
Andreas Reinhardt, trumpet, flugelhorn
Nana Schulz, transverse flut
its experimental electronics with handmade musik, they are always surprised by themself. LAN is born 2006, after the former band dog>nobler came apart in summer 2006. Lutz, who is a filmcomposer (soundsfiction music production) and Andreas, a visual artist, play together since about 6 years.
“THAT’S A WONDER! WHAT IS IT?”
Nasce in collaborazione a Die Schachtel, Milano e Il Laboratorio dell’Imperfetto, Gambettola.
Grazie a Giuseppe Ielasi
O’ A.I.R. è un programma promosso da O’artoteca, associazione non profit per la promozione delle ricerche artistiche, Milano;
LAB laboratorioartibovisa/Angelo Colombo, Milano;
Hotel Pupik Artists in Residence in der Schwarzenberg’schen Meierei in Schrattenberg, Austria;
in collaborazione e con il contributo di Provincia di Milano —inContemporanea la rete dell’arte.
Avviato nel marzo 2006, il programma prevede quattro appuntamenti per stagione (ottobre 2006-luglio 2007) il terzo “That’s a wonder what is it?” ospita gli artisti Alessandro Bosetti, Nana Schulz e Audrey Chen, che il 6 marzo 2007 presentano al pubblico le ricerche ed i progetti sviluppati nel corso della Residenza iniziata il 16 gennaio.
Il lavoro di Alessandro Bosetti si divide in 3 parti; un nuovo ciclo di composizioni, un installazione "exposè" che consiste in una serie di 33 idee stampate e affisse alle pareti, la messa in musica di tre di queste idee che potranno essere ascoltate e un’edizione creata per Die Schachtel che si basa sugli stessi identici materiali dell’installazione.
"exposè"
l'europa è un castello. altrove la scomodità è quotidiana e crudele. dopo molto transito ci sono idee da cui è assolutamente necessario liberarsi. ingombrano la testa. alcune sono già state realizzate. altre lo saranno in futuro. altre ancora sono impossibili da realizzarsi poichè prive di reale interesse. il transito all'esterno dell'europa, a conti fatti, non richiede resoconti. per continuare a viaggiare è invece necessario fare spazio da ciò che ha occupato la mente durante le attese, le file, gli spostamenti. forse negli anni, l'irrequietezza di chi non saprebbe sopravvivere una settiamana rinchiuso in una cella viene mitigata dell'esperienza di ripetuti ritorni. il castello minaccia di crollare. le differenze si annullano mentre la scomodità appare benevola. i trofei diventano oggetti d'uso quotidiano.
Nana Schulz costruisce un’installazione complessa fatta di video,e forme organiche che si innestano l’una sull’altra e nascono l’una dall’altra. Una scatola scura per la proiezione di un video realizzato durante la permanenza a Milano è la base su cui s’innesta la struttura d’un grande albero costruito con cartone legno ed altri materiali. Una parte del suo intervento comprende lasciare la porzione di spazio in cui ha ricreato il suo studio tale quale a come è ora, un ‘work-in-progress-place’ che è parte dell’installazione. “All’improvviso ho un’idea. Piuttosto una chiara immagine di un lavoro di cui ancora non riesco a capire la provenienza ed il significato preciso. Questa volta è un albero che nasce e si sviluppa verso il tetto, ed un cane intento nella ricerca di qualcosa sul pavimento.”
L’intervento di Audrey Chen si articola in una installazione e due performance presentate in due momenti diversi;
L’installazione/performance 'cabinet' or a plastic button as big as wall or as small as an ant... “a collaborative project utilizing cardboard, shields, spaceships, winding stairs, zippers, and a mouse with fat intestines. we are talking about 6 years of history. farther back in fact. dreams. displacement. development. desires. and intimacy. mother and son. finding home...” audrey chen (30) iven chen-van dyk (6)
Il concerto eyebrow in the eyebrow place but in your eye place...solo improvisations. antics. audrey chen (voice/cello/electronics)
O’ A.I.R. About the artists:
Alessandro Bosetti Was born in Milan, Italy in 1973.
Composer and sound artist. He works on the musicality of spoken words and unusual aspects of spoken communication and produced text-sound compositions featured in live performances, radio broadcastings and published recordings. In his work he moves on the line between sound anthropology and composition often including translation and misunderstanding in the creative process. Field research and interviews often build the basis for his abstract compositions along with electro-acoustic and acoustic collages, relational strategies,trained and untrained instrumental practices, vocal explorations and digital manipulations. Since he's curious about differences he travels. Just in 2006 he's been living and working in West Africa, China, Taiwan, Holland, Scandinavia, United States , Germany and Italy. For the future he plans to be living and working between Berlin (D), Milano (I) and Baltimore (USA). http://www.melgun.net
Audrey Chen is a chinese-american musician and performance artist born outside of chicago in 1976. using the cello, voice and analog electronics, chen’s work focuses on the combination and layering of traditional and extended techniques. a large component of her music is improvised and her approach to this is often extremely personal and visceral. her performance work incorporates sound, movement and visual/sculptural concepts. chen performs solo and in collaboration with a wide number of musicians and dancers. Among musicians, she has worked with many great improvisers, including phil minton, alessandro bosetti, mike cooper, mats gustafsson, sten sandell, mazen kerbaj, jaap blonk, michael zerang, tatsuya nakatani, assif tsahar, scott rosenberg, le quan ninh, joe mcphee, susan alcorn, michele doneda, paolo angeli, and gianni gebbia. some current projects include duos with gianni gebbia, tatsuya nakatani, alessandro bosetti and nate wooley. the SILO trio with nate wooley and leonel kaplan. and Trockeneis with andy hayleck, dan breen, catherine pancake and paul neidhardt. chen has performed in europe, russia, australia, new zealand, china, japan, taiwan and the USA. She is currently based in Baltimore, MD USA where she is member of the red room and high zero collective, an on-going series and international festival devoted to experimental improvised music. www.audreychen.com
Nana Schulz Nana Schulz is a visual artist, born in Luebeck/Germany in 1967. She studied painting and sculpture at the Muthesius Schule in Kiel. Educated in dance and music in her childhood, she worked in several disciplins as film, sculpture, installation, drawings, performance and music.
She was foundation member of the galerie Prima Kunst e.V. in Kiel in 1989, she was dancer and performer in the Theatre Danse Grotesque Tatoeba e.V., Berlin , working together with the filmmusic composers „Soundsfiction Music Production“. Since 2002 she made some exhibition together with Martin Schräder, under the name „Schulz&Schraeder“, in 2004 she founded the group „projektgruppe sssk“, together with the Artists R.Skibowski and N.Schlüter, which is an education project for injured children.
She plays transverse flute in different bands, the current one is called LAN.
Her works is mostly based on sculpture and film, which come together in installations and environments.
LAN
Lutz Rehfeld (alias dog>nobler, have a look at www.dognobler.de) on the groovebox
Andreas Reinhardt, trumpet, flugelhorn
Nana Schulz, transverse flut
its experimental electronics with handmade musik, they are always surprised by themself. LAN is born 2006, after the former band dog>nobler came apart in summer 2006. Lutz, who is a filmcomposer (soundsfiction music production) and Andreas, a visual artist, play together since about 6 years.
“THAT’S A WONDER! WHAT IS IT?”
Nasce in collaborazione a Die Schachtel, Milano e Il Laboratorio dell’Imperfetto, Gambettola.
Grazie a Giuseppe Ielasi
O’ A.I.R. è un programma promosso da O’artoteca, associazione non profit per la promozione delle ricerche artistiche, Milano;
LAB laboratorioartibovisa/Angelo Colombo, Milano;
Hotel Pupik Artists in Residence in der Schwarzenberg’schen Meierei in Schrattenberg, Austria;
in collaborazione e con il contributo di Provincia di Milano —inContemporanea la rete dell’arte.
06
marzo 2007
O’Air – That’s a wonder! What is it?
Dal 06 al 31 marzo 2007
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
O’
Milano, Via Pastrengo, 12, (Milano)
Milano, Via Pastrengo, 12, (Milano)
Orario di apertura
dalle 15.30 alle 19.30, chiuso festivi e lunedì
Vernissage
6 Marzo 2007, ore 19
Autore