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Go Home!
Welcome Home, serie in corso di esperimenti artistici in un contesto domestico, inaugura la seconda edizione
Comunicato stampa
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Welcome Home, serie in corso di esperimenti artistici in un contesto domestico, inaugura la seconda edizione, intitolata Go Home!, incentrandosi sul tema della xenofobia e dell’emigrazione. La location di un appartamento privato nella storica Piazza Santo Spirito metterà a disposizione un ambiente stimolante in cui esplorare i concetti di integrazione ed esclusione. Gli artisti in mostra, infatti, portano tutti su di sè il marchio dello “straniero”, venendo da altre nazioni come da altre regioni d’Italia, ed attingono ad esperienze proprie ed altrui per animare il dialogo sull’immigrazione nelle arti visive.
Il termine ONU “IDP”, internally displaced people, assume un significato ancora maggiore nel nuovo contesto globale. Divenendo sempre più quotidiano lo spostamento attraverso i confini politici, tutto ciò che è interiore viene ridefinito in termini culturali piuttosto che geografici, così da rendere possibile il trapiantarsi in un’altra realtà pur essendo immersi in un ambiente caratterizzato dall’ubiquità dei media, della cucina e della cultura imposti dalla macroeconomia. Con l’allargamento delle aree d’influenza culturale diviene sempre più raro il sentirsi fuori posto e tuttavia la condizione di IDP si incontra facilmente in Italia, in particolar modo con l’emigrazione verticale dal Mezzogiorno e attraverso la spaccatura culturale dello stretto di Messina. Queste le fondamenta da cui parte il discorso di questa esposizione.
La forte ed omogenea vicinanza crea una situazione per cui coloro che entrano in un nuovo contesto divengono come dei radicali liberi, tali da formare legami non vincolanti con tutta una varietà di gruppi-aggregazioni più larghi. La mostra vuole focalizzarsi su questa nuova tipologia di artisti e sulla loro relazione con un contesto non semplicemente definibile come uniforme, ma piuttosto come un complesso ibrido storico. Questa relazione prenderà corpo nello spazio stesso dell’esposizione, dove al di sotto di volte affrescate si dispiegherà una raccolta di video, nuovi media e fotografie a creare una tensione temporale e visiva che toccherà poi all’osservatore ridurre ad unità. Molti di questi artisti, infatti, si considerano degli ibridi, tali da inglobare diverse società e background al fine di trovare nuove possibilità espressive su terreni culturali combinati.
L’esposizione apre sabato 24 febbraio dalle ore 18:00 alle 22:00. Si pregano tutti i visitatori di portare con sé una qualunque foto identificativa. La mostra rimarrà aperta anche domenica 25 febbraio dalle ore 15:00 alle 20:00.
Il termine ONU “IDP”, internally displaced people, assume un significato ancora maggiore nel nuovo contesto globale. Divenendo sempre più quotidiano lo spostamento attraverso i confini politici, tutto ciò che è interiore viene ridefinito in termini culturali piuttosto che geografici, così da rendere possibile il trapiantarsi in un’altra realtà pur essendo immersi in un ambiente caratterizzato dall’ubiquità dei media, della cucina e della cultura imposti dalla macroeconomia. Con l’allargamento delle aree d’influenza culturale diviene sempre più raro il sentirsi fuori posto e tuttavia la condizione di IDP si incontra facilmente in Italia, in particolar modo con l’emigrazione verticale dal Mezzogiorno e attraverso la spaccatura culturale dello stretto di Messina. Queste le fondamenta da cui parte il discorso di questa esposizione.
La forte ed omogenea vicinanza crea una situazione per cui coloro che entrano in un nuovo contesto divengono come dei radicali liberi, tali da formare legami non vincolanti con tutta una varietà di gruppi-aggregazioni più larghi. La mostra vuole focalizzarsi su questa nuova tipologia di artisti e sulla loro relazione con un contesto non semplicemente definibile come uniforme, ma piuttosto come un complesso ibrido storico. Questa relazione prenderà corpo nello spazio stesso dell’esposizione, dove al di sotto di volte affrescate si dispiegherà una raccolta di video, nuovi media e fotografie a creare una tensione temporale e visiva che toccherà poi all’osservatore ridurre ad unità. Molti di questi artisti, infatti, si considerano degli ibridi, tali da inglobare diverse società e background al fine di trovare nuove possibilità espressive su terreni culturali combinati.
L’esposizione apre sabato 24 febbraio dalle ore 18:00 alle 22:00. Si pregano tutti i visitatori di portare con sé una qualunque foto identificativa. La mostra rimarrà aperta anche domenica 25 febbraio dalle ore 15:00 alle 20:00.
24
febbraio 2007
Go Home!
Dal 24 al 25 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
ABITAZIONE PRIVATA
Firenze, Via Di Santo Spirito, 2, (Firenze)
Firenze, Via Di Santo Spirito, 2, (Firenze)
Orario di apertura
15-20
Vernissage
24 Febbraio 2007, ore 18-22
Autore
Curatore