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Jeanloup Sieff
Gli anni di Harper’s Bazaar, New York 1961-1966
Comunicato stampa
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Jeanloup Sieff, fotografo raffinato e leggero dai gusti sofisticati, è ricordato per le sue particolari immagini di moda. Nell’arco della sua vita si è dedicato a diverse attività: dal giornalismo al fotoreportage, dalla moda ai nudi, dal ritratto alla fotografia di paesaggio. Per molti anni ha lavorato per le più importanti testate di moda in Europa e negli Stati Uniti.
Anche quando la sua notorietà era al culmine e le sue fotografie erano esposte in tutto il mondo, Sieff si è sempre astenuto dal teorizzare il proprio lavoro, rifiutandosi di inserirlo in un discorso critico sull’arte e distanziandosi in questo modo da molti fotografi della sua generazione. Jeanloup Sieff ha espresso anche attraverso la scrittura la sua ironia e il suo punto di vista sulla vita e sulla fotografia. Molti dei suoi libri sono composti da immagini e testi ricchi di citazioni brillanti, con titoli evocativi e originali. Nel 1990 pubblica Demain le temps sera plus vieux in cui traccia a ritroso la sua carriera di fotografo, con diversi aneddoti che riguardano la sua vita personale.
La mostra alla Galleria Carla Sozzani si concentra su un periodo preciso del percorso di Sieff: le fotografie di moda realizzate per Harper’s Bazaar dal 1962 al 1966. Nel 1961, all’età di 28 anni, Sieff lascia Parigi per tentare il successo a New York con l’obiettivo di lavorare per la più importante rivista di moda del momento, Harper’s Bazaar. Condivide uno studio fotografico con Frank Horvat, già fotografo di Harper’s. In quegli anni realizza immagini ironiche e sofisticate in cui la moda diventa un pretesto per creare atmosfere surreali ed eleganti con una certa eco hitchcockiana. Gli abiti e, soprattutto, il corpo femminile si trasformano in linee e materia da mettere in valore con inquadrature eccentriche e surrealiste.
Guardando le fotografie che ho realizzato negli anni Sessanta e specialmente quelle fatte per Harper’s Bazaar, sono in ammirazione, non per la loro qualità, ma per l’energia che avevo a quell’epoca! Era l’energia euforica della giovinezza che mi spingeva a dedicarmi così pienamente alla creatività o era l’atmosfera eccezionalmente stimolante di Harper’s? Erano probabilmente entrambe, ma temo che la prima fosse quella predominante…1
Sono gli anni della direzione di Harper’s di Alexei Brodovitch e successivamente di Marvin Israël, artista di fama e direttore della rivista per un breve ma vivacissimo periodo. Abiti, acconciature, trucco e pose collaborano a creare un universo onirico, ricco di riferimenti cinematografici e letterari: sono gli anni in cui “si potevano ancora fare delle fotografie di moda divertendosi, mostrando qualcosa d’altro rispetto a dei noiosi vestiti”2. Le immagini, spesso molto composte da un punto di vista grafico, presentano una donna distante e misteriosa, intrigante e enigmatica.
Note biografiche
Nasce a Parigi nel 1933, da genitori di origine polacca.
Inizia a fotografare all’età di 14 anni con una macchina fotografica ricevuta in regalo per il suo compleanno. Studia fotografia a l’Ecole de Vevey in Svizzera per poi seguire una breve formazione di giornalismo.
1950 pubblica la sua prima fotografia per Photo – Revue.
1954 inizia a lavorare come freelance per Elle e nel 1955 come reporter.
1958 spinto dal desiderio di cambiamento, lascia Elle per una breve esperienza come reporter all’Agenzia Magnum, per la quale realizza un servizio su uno sciopero di minatori in Belgio che gli varrà il Prix Niepce, 1959.
1959 lascia l’agenzia Magnum.
1961 si trasferisce a New York dove vivrà fino al 1966.
1966 rientra a Parigi e lavora per diverse testate (Jardin de Mode, Vogue, Harper’s Bazar, Paris-Match, Femme, Photo…) mentre le sue fotografie vengono esposte in prestigiose mostre in tutto il mondo.
1974 inizia la stesura di un romanzo che rimarrà incompiuto.
1981 nominato Chevalier des Arts et Lettres a Parigi.
1990 nominato Chevalier de la Légion d’Honneur a Parigi.
1992 vince il Grand Prix National de la photographie francese.
1994 vince il Grand Prix della Biennale di Nancy, Francia.
2000 muore a Parigi all’età di 67 anni.
Bibliografia
Jeanloup Sieff, pour la liberté de presse, Reporters sans frontières, album, 2005
La terre se souvient, testi di Sonia Sieff, Stock Collection, Parigi 2003
Eros e fotografia, testo di Judith Lange, L’Espresso, Roma 2003
Jeanloup Sieff, Barbara Rix, Sonia Sieff – Une histoire de famille, catalogo edito da G.I.P., Tokyo 2002
Faites comme si je n’étais pas là, Editions de la Martinière, Parigi 2002
Etats d’âme…et sa sœur !, Alternatives Collection, Jardins secrets, Parigi 2000
Sieff. Hommage à Jeanloup Sieff, numero speciale della rivista Photo, Paris 2000
Jeanloup Sieff 1950’s – 1990’s, testo di Goro Kuramachi, edito da G.I.P., Tokyo 1999
Danza, Motta, Milano 1996
I had a dream, saggio sull’attrice Kumiko Goto, Asahi Press, Tokyo 1995
Les Mots tout court, di Jeanne-Marie Sens e Jeanloup Sieff, Sens & Tonka, Parigi 1994
Derrières-hommage à quatre-vingt-treize derrières choisis pour leurs qualités plastiques, intellectuelles ou morales, Contrejour, Parigi 1994
Jeanloup Sieff, élégance, edito da G.I.P., Tokyo 1994
Jeanloup Sieff, catalogo edito da G.I.P., Tokyo 1993
Demain le temps sera plus vieux. Jeanloup Sieff 1950 - 1990, Contrejour, Parigi 1990
Photographie érotique, edizione Taco (Taschen), Colonia 1988
Jeanloup Sieff, catalogo per la mostra personale al Parco, Tokyo 1988
Jeanloup Sieff, Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, catalogo della retrospettiva, Parigi 1986
Borinage 1959, testi e fotografie di Jeanloup Sieff, prefazione di Vercheral, Musée de la Photo, Charleroi 1986
Torses nus, testi e fotografie di Jeanloup Sieff, Contrejour, Parigi 1986
Confronti, edizioni Over Studio, Torino 1985
Jeanloup Sieff (Les Grands Photographes), Filipacchi, Parigi 1983
Intimode, Agence Safronoff, Parigi 1983
Verso i cieli d’oro (Towards the Golden Sky), testo di Pierre Thomas e Jeanloup Sieff, diario di viaggio di Guy de Maupassant in Sicilia, Novocento, Palermo 1983
Portraits de dames assises, de paysages tristes et de nus mollement las suivis de quelques instants privilégiés et accompagnés de textes n’ayant aucun rapport avec le sujet, testi e fotografie di Jeanloup Sieff, Contrejour, Parigi 1982
Jeanloup Sieff (I grandi fotografi), Fabbri, Milano 1982
Best of Nudes, Kyoto-Shoin, Tokyo 1980
La vallé de la mort, testi e fotografie di Jeanloup Sieff, Filipacchi/Denoël, Parigi 1978
La photo, con Chenz, Denoël, Parigi 1976 (II ed. 1985)
Académie d'Art Moderne de Gand, catalogo della mostra, Gand 1971
Jeanloup Sieff, Galerie la Demeure, introduzione J-P Sudre, La Demeure, Parigi 1968
J’aime la danse, testo di J. Laurent, edizioni Rencontre, Losanna 1962
Sito Internet ufficiale: http://www.jeanloupsieff.com/
Courtesy galerie Baudoin Lebon e Jeanloup Sieff Estate
Anche quando la sua notorietà era al culmine e le sue fotografie erano esposte in tutto il mondo, Sieff si è sempre astenuto dal teorizzare il proprio lavoro, rifiutandosi di inserirlo in un discorso critico sull’arte e distanziandosi in questo modo da molti fotografi della sua generazione. Jeanloup Sieff ha espresso anche attraverso la scrittura la sua ironia e il suo punto di vista sulla vita e sulla fotografia. Molti dei suoi libri sono composti da immagini e testi ricchi di citazioni brillanti, con titoli evocativi e originali. Nel 1990 pubblica Demain le temps sera plus vieux in cui traccia a ritroso la sua carriera di fotografo, con diversi aneddoti che riguardano la sua vita personale.
La mostra alla Galleria Carla Sozzani si concentra su un periodo preciso del percorso di Sieff: le fotografie di moda realizzate per Harper’s Bazaar dal 1962 al 1966. Nel 1961, all’età di 28 anni, Sieff lascia Parigi per tentare il successo a New York con l’obiettivo di lavorare per la più importante rivista di moda del momento, Harper’s Bazaar. Condivide uno studio fotografico con Frank Horvat, già fotografo di Harper’s. In quegli anni realizza immagini ironiche e sofisticate in cui la moda diventa un pretesto per creare atmosfere surreali ed eleganti con una certa eco hitchcockiana. Gli abiti e, soprattutto, il corpo femminile si trasformano in linee e materia da mettere in valore con inquadrature eccentriche e surrealiste.
Guardando le fotografie che ho realizzato negli anni Sessanta e specialmente quelle fatte per Harper’s Bazaar, sono in ammirazione, non per la loro qualità, ma per l’energia che avevo a quell’epoca! Era l’energia euforica della giovinezza che mi spingeva a dedicarmi così pienamente alla creatività o era l’atmosfera eccezionalmente stimolante di Harper’s? Erano probabilmente entrambe, ma temo che la prima fosse quella predominante…1
Sono gli anni della direzione di Harper’s di Alexei Brodovitch e successivamente di Marvin Israël, artista di fama e direttore della rivista per un breve ma vivacissimo periodo. Abiti, acconciature, trucco e pose collaborano a creare un universo onirico, ricco di riferimenti cinematografici e letterari: sono gli anni in cui “si potevano ancora fare delle fotografie di moda divertendosi, mostrando qualcosa d’altro rispetto a dei noiosi vestiti”2. Le immagini, spesso molto composte da un punto di vista grafico, presentano una donna distante e misteriosa, intrigante e enigmatica.
Note biografiche
Nasce a Parigi nel 1933, da genitori di origine polacca.
Inizia a fotografare all’età di 14 anni con una macchina fotografica ricevuta in regalo per il suo compleanno. Studia fotografia a l’Ecole de Vevey in Svizzera per poi seguire una breve formazione di giornalismo.
1950 pubblica la sua prima fotografia per Photo – Revue.
1954 inizia a lavorare come freelance per Elle e nel 1955 come reporter.
1958 spinto dal desiderio di cambiamento, lascia Elle per una breve esperienza come reporter all’Agenzia Magnum, per la quale realizza un servizio su uno sciopero di minatori in Belgio che gli varrà il Prix Niepce, 1959.
1959 lascia l’agenzia Magnum.
1961 si trasferisce a New York dove vivrà fino al 1966.
1966 rientra a Parigi e lavora per diverse testate (Jardin de Mode, Vogue, Harper’s Bazar, Paris-Match, Femme, Photo…) mentre le sue fotografie vengono esposte in prestigiose mostre in tutto il mondo.
1974 inizia la stesura di un romanzo che rimarrà incompiuto.
1981 nominato Chevalier des Arts et Lettres a Parigi.
1990 nominato Chevalier de la Légion d’Honneur a Parigi.
1992 vince il Grand Prix National de la photographie francese.
1994 vince il Grand Prix della Biennale di Nancy, Francia.
2000 muore a Parigi all’età di 67 anni.
Bibliografia
Jeanloup Sieff, pour la liberté de presse, Reporters sans frontières, album, 2005
La terre se souvient, testi di Sonia Sieff, Stock Collection, Parigi 2003
Eros e fotografia, testo di Judith Lange, L’Espresso, Roma 2003
Jeanloup Sieff, Barbara Rix, Sonia Sieff – Une histoire de famille, catalogo edito da G.I.P., Tokyo 2002
Faites comme si je n’étais pas là, Editions de la Martinière, Parigi 2002
Etats d’âme…et sa sœur !, Alternatives Collection, Jardins secrets, Parigi 2000
Sieff. Hommage à Jeanloup Sieff, numero speciale della rivista Photo, Paris 2000
Jeanloup Sieff 1950’s – 1990’s, testo di Goro Kuramachi, edito da G.I.P., Tokyo 1999
Danza, Motta, Milano 1996
I had a dream, saggio sull’attrice Kumiko Goto, Asahi Press, Tokyo 1995
Les Mots tout court, di Jeanne-Marie Sens e Jeanloup Sieff, Sens & Tonka, Parigi 1994
Derrières-hommage à quatre-vingt-treize derrières choisis pour leurs qualités plastiques, intellectuelles ou morales, Contrejour, Parigi 1994
Jeanloup Sieff, élégance, edito da G.I.P., Tokyo 1994
Jeanloup Sieff, catalogo edito da G.I.P., Tokyo 1993
Demain le temps sera plus vieux. Jeanloup Sieff 1950 - 1990, Contrejour, Parigi 1990
Photographie érotique, edizione Taco (Taschen), Colonia 1988
Jeanloup Sieff, catalogo per la mostra personale al Parco, Tokyo 1988
Jeanloup Sieff, Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, catalogo della retrospettiva, Parigi 1986
Borinage 1959, testi e fotografie di Jeanloup Sieff, prefazione di Vercheral, Musée de la Photo, Charleroi 1986
Torses nus, testi e fotografie di Jeanloup Sieff, Contrejour, Parigi 1986
Confronti, edizioni Over Studio, Torino 1985
Jeanloup Sieff (Les Grands Photographes), Filipacchi, Parigi 1983
Intimode, Agence Safronoff, Parigi 1983
Verso i cieli d’oro (Towards the Golden Sky), testo di Pierre Thomas e Jeanloup Sieff, diario di viaggio di Guy de Maupassant in Sicilia, Novocento, Palermo 1983
Portraits de dames assises, de paysages tristes et de nus mollement las suivis de quelques instants privilégiés et accompagnés de textes n’ayant aucun rapport avec le sujet, testi e fotografie di Jeanloup Sieff, Contrejour, Parigi 1982
Jeanloup Sieff (I grandi fotografi), Fabbri, Milano 1982
Best of Nudes, Kyoto-Shoin, Tokyo 1980
La vallé de la mort, testi e fotografie di Jeanloup Sieff, Filipacchi/Denoël, Parigi 1978
La photo, con Chenz, Denoël, Parigi 1976 (II ed. 1985)
Académie d'Art Moderne de Gand, catalogo della mostra, Gand 1971
Jeanloup Sieff, Galerie la Demeure, introduzione J-P Sudre, La Demeure, Parigi 1968
J’aime la danse, testo di J. Laurent, edizioni Rencontre, Losanna 1962
Sito Internet ufficiale: http://www.jeanloupsieff.com/
Courtesy galerie Baudoin Lebon e Jeanloup Sieff Estate
10
marzo 2007
Jeanloup Sieff
Dal 10 marzo al 07 aprile 2007
fotografia
Location
FONDAZIONE SOZZANI
Milano, Corso Como, 10, (Milano)
Milano, Corso Como, 10, (Milano)
Orario di apertura
martedì – venerdì - sabato - domenica, ore 10.30 – 19.30
mercoledì – giovedì, ore 10.30 – 21.00
lunedì, ore 15.30 – 19.30
Vernissage
10 Marzo 2007, ore 15-20
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