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Zoë Mendelson – Archival Loot
Zoë Mendelson trasforma lo spazio della galleria in un universo seducente, fatto di complesse costruzioni simboliche che rivelano la loro natura solo dopo uno sguardo più approfondito. Le sue installazioni dipinte e i suoi disegni hanno la grazia apparente dell’epoca vittoriana, ma parlano di scomodi desideri inconsci e fantasmi della mente
Comunicato stampa
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Zoë Mendelson trasforma lo spazio della galleria in un universo seducente, fatto di complesse costruzioni simboliche che rivelano la loro natura solo dopo uno sguardo più approfondito. Le sue installazioni dipinte e i suoi disegni hanno la grazia apparente dell'epoca vittoriana, ma parlano di scomodi desideri inconsci e fantasmi della mente.
I mobili e gli oggetti antichi conferiscono all’opera dell’artista una connotazione museale; in essi Zoë Mendelson cela intime visioni oniriche, intervenendo con macchie di colore e delicati schizzi a matita. Soggetti botanici e scenografici si affiancano a disegni erotici e si mescolano all'iconografia delle illustrazioni per bambini generando una messinscena opulenta e decadente.
Il titolo Archival Loot si riferisce al ‘saccheggio’ di riferimenti storici e gioca con l'aspetto museale che accomuna i lavori in mostra. Don't Cry Over Spilt Milk (Non Piangere sul Latte Versato) è un'installazione formata da otto tavolini-teche su cui è possibile affacciarsi. Ognuno di essi contiene alcune tazzine rotte da cui fuoriesce una macchia bianca. L'artista la utilizza come base su cui disegnare le visioni fantastiche di una sessualità onirica e ossessiva. Le stesse colate si trovano sui cassetti di Lady in Waiting (Signora che Aspetta), un imponente armadio che nasconde un universo segreto. Completa la mostra una serie di disegni caratterizzati dall'intensità di un sogno inquietante.
Zoë Mendelson (1976, Londra) vive e lavora a Londra.
Mostre personali selezionate: 2006: Fiction Section, the Leisure Club, Mogadishni, Copenhagen;Wunderkammer, Galerie Schleicher + Lange, Paris; Seven Histories of the Island, Galerie Kapinos, Berlin; 2005: Pavilion, Millais Gallery, Southampton; P’s and Q’s, Rokeby, London; 2004: Manners, Galerie Schleicher+Lange, Paris; Angela's Chronicles, Prenelle Gallery, London; 2001: Stately Home, Bowieart, Tardis, London; Front Parlour, Snow Gallery, London.
Mostre collettive selezionate: 2006: Jerwood Drawing Price, Jerwood Space, London; The Square Root of Drawing, Temple Bar Gallery & Studios, Dublin; Fable, Chapter, Centre for the Contemporary Arts, Cardiff; 2005: Acid Drops and Sugar Candy, Transition gallery, London; L’oeil de touriste, Patricia Dorfmann, Paris; Le main qui dessinait toute seule, Galerie Magda Danysz, Paris; J’en rêve, Fondation Cartier, Paris; Il Giardino, Museo Laboratorio, Città Sant'Angelo; Aller Retour, Galley Schleicher + Lange, Paris; Disco Hospital, Coleman Project Space, London; 2004: Year Zero, Northern Gallery for Contemporary Art, Sunderland; Revenge of Romance, Temporary Contemporary, London; 2003: A Tiny New Nation, Bowieart at Spital Square, London; Drawing One Hundred, The Drawing Room, London; Fellows’ show, University of Gloucestershire, Gloucestershire; 2002: sub_plot, Mafuji gallery, London; Arcadia in the City, Marble Hill House, London; Previously, University of Gloucestershire, Gloucestershire; Full House, Ivor Street, Camden, London; Rapt, Prenelle Gallery, London; 2001: Choreographed Action, Mosrara Art Center, Jerusalem; 2000: Flirt ( a cura di E. Howitt), Paton Gallery, London; Assembly, Stepney City, Jubilee Street, Whitechapel, London.
I mobili e gli oggetti antichi conferiscono all’opera dell’artista una connotazione museale; in essi Zoë Mendelson cela intime visioni oniriche, intervenendo con macchie di colore e delicati schizzi a matita. Soggetti botanici e scenografici si affiancano a disegni erotici e si mescolano all'iconografia delle illustrazioni per bambini generando una messinscena opulenta e decadente.
Il titolo Archival Loot si riferisce al ‘saccheggio’ di riferimenti storici e gioca con l'aspetto museale che accomuna i lavori in mostra. Don't Cry Over Spilt Milk (Non Piangere sul Latte Versato) è un'installazione formata da otto tavolini-teche su cui è possibile affacciarsi. Ognuno di essi contiene alcune tazzine rotte da cui fuoriesce una macchia bianca. L'artista la utilizza come base su cui disegnare le visioni fantastiche di una sessualità onirica e ossessiva. Le stesse colate si trovano sui cassetti di Lady in Waiting (Signora che Aspetta), un imponente armadio che nasconde un universo segreto. Completa la mostra una serie di disegni caratterizzati dall'intensità di un sogno inquietante.
Zoë Mendelson (1976, Londra) vive e lavora a Londra.
Mostre personali selezionate: 2006: Fiction Section, the Leisure Club, Mogadishni, Copenhagen;Wunderkammer, Galerie Schleicher + Lange, Paris; Seven Histories of the Island, Galerie Kapinos, Berlin; 2005: Pavilion, Millais Gallery, Southampton; P’s and Q’s, Rokeby, London; 2004: Manners, Galerie Schleicher+Lange, Paris; Angela's Chronicles, Prenelle Gallery, London; 2001: Stately Home, Bowieart, Tardis, London; Front Parlour, Snow Gallery, London.
Mostre collettive selezionate: 2006: Jerwood Drawing Price, Jerwood Space, London; The Square Root of Drawing, Temple Bar Gallery & Studios, Dublin; Fable, Chapter, Centre for the Contemporary Arts, Cardiff; 2005: Acid Drops and Sugar Candy, Transition gallery, London; L’oeil de touriste, Patricia Dorfmann, Paris; Le main qui dessinait toute seule, Galerie Magda Danysz, Paris; J’en rêve, Fondation Cartier, Paris; Il Giardino, Museo Laboratorio, Città Sant'Angelo; Aller Retour, Galley Schleicher + Lange, Paris; Disco Hospital, Coleman Project Space, London; 2004: Year Zero, Northern Gallery for Contemporary Art, Sunderland; Revenge of Romance, Temporary Contemporary, London; 2003: A Tiny New Nation, Bowieart at Spital Square, London; Drawing One Hundred, The Drawing Room, London; Fellows’ show, University of Gloucestershire, Gloucestershire; 2002: sub_plot, Mafuji gallery, London; Arcadia in the City, Marble Hill House, London; Previously, University of Gloucestershire, Gloucestershire; Full House, Ivor Street, Camden, London; Rapt, Prenelle Gallery, London; 2001: Choreographed Action, Mosrara Art Center, Jerusalem; 2000: Flirt ( a cura di E. Howitt), Paton Gallery, London; Assembly, Stepney City, Jubilee Street, Whitechapel, London.
13
febbraio 2007
Zoë Mendelson – Archival Loot
Dal 13 febbraio al 24 marzo 2007
arte contemporanea
Location
GAS ART GALLERY
Torino, Via Cervino, 16, (Torino)
Torino, Via Cervino, 16, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15-20
Vernissage
13 Febbraio 2007, ore 18.30-21
Autore
Curatore