Domiziana Giordano sottopone il linguaggio fotografico a una sperimentazione linguistica nella quale i codici della contemporaneata prendono forme incisive,giocando con i simboli della tanto narcottivante „ Società dello spettacolo „ Di Debord.

I suoi lavori non sono privi di contaminazioni cinematografiche,di esperienze lavorative artistiche diverse ma ricondocibili allo stesso filone di una creatività impegnata che la vede fedele a un cammino querente e in continua crescita espressiva.


„” L’arte non è mai negli oggetti materiali,semmai nella visione che diviene un’opportunità effimera ed eterna,baluardo di un immenso.

L’artista deve rompere gli argini della narcolessia linguistica per poter trasformare le varie informazioni in un lavoro incisivo che scava nella routine.

Domiziana Giordano nutre un senso di responsabilità verso la propria comunità di riferimento,realizza le immagini mostrandoci uno spaccato attento dei cambiamenti sociali,giocando con se stessa ed esprimendo un collage di esperienze di vita artistiche diverse coniugandone la sua poliedrica vitalità a incessanti rocambolesche barocche visioni oniriche e classiche che la rendono abilmente protagonista di ancestrali,minimaliste,intimiste visioni epiche.

L’artista è perennemente dilaniata tra il desiderio e la ricerca spasmodica di salute,etica e fisica.

La fotografia è debordante di richiami cinematografici,di esperienze professionali racchiuse in un attenta narrazione,scegliendo l’eleganza del colore,la rarefazione della cura del sé,proponendosi come interprete assoluta, combattente contemporanea che si concede con salti e corse, ginnastiche ritmiche, acrobazie visuali, scegliendo di mettere in scena il logorio esistenziale in immagini che tornano a interrogarsi sullo stato dell’io, il rapporto con l’altro e del proprio edonismo…

Un senso di responsabilità per ciò che è e vuole essere , che esprime l’ambiente che la circonda,che la nutre di emozioni talvolta devastanti tanto quanto un’attenta analisi del sociale, che non deve estraniare l’artista,anzi renderlo attivo a coglierne le perverse distorsioni…….( Camilla Boemio ) “

Le fotografie presentate sono un breve spaccato di vari lavori fotografici dell’artista: alcune fotografie della serie “ Diacronie “,delle foto della serie dei leaders politici e due immagini che la ritraggono e un video proiettato nel monitor.

RON ARAD designer

MARIO GIACOMELLI fotografo

DARIO ARGENTO film maker

JAMES ELLROY scrittor