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Stella Lombardo / Cristina Piccardo – Gabbie
mostra fotografica: percorsi metropolitani fuori controllo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
STELLA LOMBARDO e CRISTINA PICCARDO iniziano la loro
formazione nel 1990 alla scuola di Giuliana Traverso. Dal
1996 al 2000 fanno parte del gruppo “Donne in
Fotografia” con il quale espongono in diverse città
italiane, negli Stati Uniti (New York, Seattle) e in Belgio.
Esperienze comuni, affinità di idee e di sensibilità le
portano dal 2000 a lavorare insieme per un progetto di
ricerca sulla fotografia in bianco e nero, che continua in
camera oscura dove curano personalmente lo sviluppo e la
stampa delle immagini. Già nel 1999 nasce Dentro il
cerchio magico, un lavoro sul circo come spazio atemporale,
connotato da atmosfere oniriche e rarefatte. Nel 2000 con
Davanti il mare, dietro la città realizzano un itinerario
della memoria nel Porto di Genova, alla ricerca di un
passato stemperato dalla realtà in continua evoluzione.
Nel 2003 concludono un progetto, curato per anni, in cui si
delinea con forza il loro concetto di fotografia: un
percorso di vita all’interno del cimitero di Staglieno,
mediato dalle parole del poeta medievale François Villon,
dove il mezzo fotografico è il tramite tra due espressioni
d’arte come la poesia e la scultura. Staglieno-Meditazioni
fotografiche viene esposto presso i Musei di Nervi-Raccolte
Frugone (catalogo Maschietto Editore) e l’intera opera è
donata all’Archivio Fotografico del Comune di Genova. Nel
2004 con Pensiero in movimento (esposto a Villa Spinola
Narisano-Centro Civico Cornigliano, catalogo Maschietto
Editore) questa fusione tra varie espressioni artistiche
diventa collaborazione con autori contemporanei: l’occhio
fotografico dà una interpretazione emozionale
dell’artista e della sua opera, l’artista ne è
partecipe e interagisce con l’immagine fotografica.
Così le stesse autrici presentano l’operazione
“GABBIE”:
“Abbiamo tracciato un itinerario nel paesaggio urbano di
due grandi città: Parigi, perché l’amiamo, da sempre
assoggettate alla sua bellezza e al suo fascino, e Berlino,
perché ancora sospesa tra un futuro di rinnovamento e un
passato recente difficile e doloroso di cui porta ancora
segni evidenti.
Di queste città abbiamo percorso le nuove strutture,
esempi portanti di architettura contemporanea: ci siamo
tuffate nei gironi infernali di centri commerciali
superaccessoriati, abbiamo camminato per stilizzati viali
deserti in mezzo ad avveniristici grattacieli disabitati. E
non abbiamo potuto fare a meno di chiederci: ma noi umani,
che cosa c’entriamo con tutto questo?
Più o meno coscientemente ci siamo costruiti una gabbia
scintillante e comoda dove si può fare a meno di pensare e
l’infelicità è garantita. Siamo prigionieri di una
città che non ha bisogno di noi, vive fuori del nostro
controllo, ci abita, ci osserva indifferente, ci frastuona.
Alla ricerca più di domande che di risposte, abbiamo
spostato il nostro sguardo dove si concentra l’opera di
molti artisti contemporanei, spesso interpreti e
ambasciatori del malessere. Visitando le Biennali d’Arte
Contemporanea di Venezia, siamo state assalite da un unanime
grido di dolore, frutto di consapevolezza e impotenza.
Non rimane che incominciare a porci quelle domande che la
nostra rassegnata disperazione fa sembrare inutili. Prima
fra tutte: dov’è la via di fuga?”
formazione nel 1990 alla scuola di Giuliana Traverso. Dal
1996 al 2000 fanno parte del gruppo “Donne in
Fotografia” con il quale espongono in diverse città
italiane, negli Stati Uniti (New York, Seattle) e in Belgio.
Esperienze comuni, affinità di idee e di sensibilità le
portano dal 2000 a lavorare insieme per un progetto di
ricerca sulla fotografia in bianco e nero, che continua in
camera oscura dove curano personalmente lo sviluppo e la
stampa delle immagini. Già nel 1999 nasce Dentro il
cerchio magico, un lavoro sul circo come spazio atemporale,
connotato da atmosfere oniriche e rarefatte. Nel 2000 con
Davanti il mare, dietro la città realizzano un itinerario
della memoria nel Porto di Genova, alla ricerca di un
passato stemperato dalla realtà in continua evoluzione.
Nel 2003 concludono un progetto, curato per anni, in cui si
delinea con forza il loro concetto di fotografia: un
percorso di vita all’interno del cimitero di Staglieno,
mediato dalle parole del poeta medievale François Villon,
dove il mezzo fotografico è il tramite tra due espressioni
d’arte come la poesia e la scultura. Staglieno-Meditazioni
fotografiche viene esposto presso i Musei di Nervi-Raccolte
Frugone (catalogo Maschietto Editore) e l’intera opera è
donata all’Archivio Fotografico del Comune di Genova. Nel
2004 con Pensiero in movimento (esposto a Villa Spinola
Narisano-Centro Civico Cornigliano, catalogo Maschietto
Editore) questa fusione tra varie espressioni artistiche
diventa collaborazione con autori contemporanei: l’occhio
fotografico dà una interpretazione emozionale
dell’artista e della sua opera, l’artista ne è
partecipe e interagisce con l’immagine fotografica.
Così le stesse autrici presentano l’operazione
“GABBIE”:
“Abbiamo tracciato un itinerario nel paesaggio urbano di
due grandi città: Parigi, perché l’amiamo, da sempre
assoggettate alla sua bellezza e al suo fascino, e Berlino,
perché ancora sospesa tra un futuro di rinnovamento e un
passato recente difficile e doloroso di cui porta ancora
segni evidenti.
Di queste città abbiamo percorso le nuove strutture,
esempi portanti di architettura contemporanea: ci siamo
tuffate nei gironi infernali di centri commerciali
superaccessoriati, abbiamo camminato per stilizzati viali
deserti in mezzo ad avveniristici grattacieli disabitati. E
non abbiamo potuto fare a meno di chiederci: ma noi umani,
che cosa c’entriamo con tutto questo?
Più o meno coscientemente ci siamo costruiti una gabbia
scintillante e comoda dove si può fare a meno di pensare e
l’infelicità è garantita. Siamo prigionieri di una
città che non ha bisogno di noi, vive fuori del nostro
controllo, ci abita, ci osserva indifferente, ci frastuona.
Alla ricerca più di domande che di risposte, abbiamo
spostato il nostro sguardo dove si concentra l’opera di
molti artisti contemporanei, spesso interpreti e
ambasciatori del malessere. Visitando le Biennali d’Arte
Contemporanea di Venezia, siamo state assalite da un unanime
grido di dolore, frutto di consapevolezza e impotenza.
Non rimane che incominciare a porci quelle domande che la
nostra rassegnata disperazione fa sembrare inutili. Prima
fra tutte: dov’è la via di fuga?”
01
febbraio 2007
Stella Lombardo / Cristina Piccardo – Gabbie
Dal primo febbraio al 04 marzo 2007
fotografia
Location
MUSEI DI STRADA NUOVA – PALAZZO ROSSO
Genova, Via Giuseppe Garibaldi, 18, (Genova)
Genova, Via Giuseppe Garibaldi, 18, (Genova)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 9.00-19.00
sabato e domenica ore 10.00-19.00
Vernissage
1 Febbraio 2007, ore 18
Autore