Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marisa Montesissa – Dalla materia alla forma
La mostra presenta le ultime ricerche che hanno impegnato l’artista: il nascere e lo svilupparsi del tema della croce e delle Viae Crucis e la Maternità dell’Angelo, soggetto simbolo della carnalità che incontra la spiritualità
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura giovedì 8 febbraio alle ore 18,00 presso la Fondazione Gianni e Roberto Radice – Via P. Mola, 39 – Milano, la mostra personale di Marisa Montesissa, dal titolo “Dalla materia alla forma ”, a cura di Paola Riccardi.
Marisa Montesissa.
Nata a Carpaneto Piacentino si è diplomata presto l’Istituto Statale d’Arte “Paolo Toschi” di Parma. Ha conseguito il diploma di scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
È docente di Educazione Artistica presso le Scuole Medie di San Giorgio, Piacenza, dove vive e lavora.
Dal 1990 si dedica prevalentemente alla scultura.
La mostra presenta le ultime ricerche che hanno impegnato l’artista: il nascere e lo svilupparsi del tema della croce e delle Viae Crucis e la Maternità dell’Angelo, soggetto simbolo della carnalità che incontra la spiritualità.
L’autrice subisce in entrambe le ricerche il fascino della storia; studia, copia e rielabora il motivo della croce, dalle sue prime apparizioni in epoca paleocristiana (semplice e nastriforme) fino alle soluzioni più elaborate di epoca medioevale e rinascimentale (croce greca, latina, di Sant’Andrea e gigliata). Il simbolo salvifico è “scritto” nella terra, emerge da una formella irregolare in terracotta come un’impronta prodotta dalla luce. Più che alla plastica in questo caso l’autrice si affida al segno, all’incisione; dipinge con lo stilo sbalzando le forme. È pittografia in creta.
L’aggiunta di smalti e sostanze chimiche (nitrato d’argento), debitamente dosate e controllate durante la cottura, permette effetti metallici e bagliori che trasformano la formella graffita in un frammento prezioso come un gioiello.
Marisa Montesissa torna al tutto tondo sviluppando il tema della maternità, che da primitiva raffigurazione della Terra, madre e donna, perché, come ogni femmina, la sola capace di generare, diventa Angelo. Il mistero della vita, spiegato dai primi uomini come forza divina che si sprigiona dalle viscere, procede ora dall’alto; la vita cresce in un grembo angelico.
Inalterato rimane il volto di donna, rischiarato sempre dal sorriso.
Marisa Montesissa.
Nata a Carpaneto Piacentino si è diplomata presto l’Istituto Statale d’Arte “Paolo Toschi” di Parma. Ha conseguito il diploma di scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
È docente di Educazione Artistica presso le Scuole Medie di San Giorgio, Piacenza, dove vive e lavora.
Dal 1990 si dedica prevalentemente alla scultura.
La mostra presenta le ultime ricerche che hanno impegnato l’artista: il nascere e lo svilupparsi del tema della croce e delle Viae Crucis e la Maternità dell’Angelo, soggetto simbolo della carnalità che incontra la spiritualità.
L’autrice subisce in entrambe le ricerche il fascino della storia; studia, copia e rielabora il motivo della croce, dalle sue prime apparizioni in epoca paleocristiana (semplice e nastriforme) fino alle soluzioni più elaborate di epoca medioevale e rinascimentale (croce greca, latina, di Sant’Andrea e gigliata). Il simbolo salvifico è “scritto” nella terra, emerge da una formella irregolare in terracotta come un’impronta prodotta dalla luce. Più che alla plastica in questo caso l’autrice si affida al segno, all’incisione; dipinge con lo stilo sbalzando le forme. È pittografia in creta.
L’aggiunta di smalti e sostanze chimiche (nitrato d’argento), debitamente dosate e controllate durante la cottura, permette effetti metallici e bagliori che trasformano la formella graffita in un frammento prezioso come un gioiello.
Marisa Montesissa torna al tutto tondo sviluppando il tema della maternità, che da primitiva raffigurazione della Terra, madre e donna, perché, come ogni femmina, la sola capace di generare, diventa Angelo. Il mistero della vita, spiegato dai primi uomini come forza divina che si sprigiona dalle viscere, procede ora dall’alto; la vita cresce in un grembo angelico.
Inalterato rimane il volto di donna, rischiarato sempre dal sorriso.
08
febbraio 2007
Marisa Montesissa – Dalla materia alla forma
Dall'otto al 23 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE GIANNI E ROBERTO RADICE
Milano, Via Pier Francesco Mola, 39, (Milano)
Milano, Via Pier Francesco Mola, 39, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 15,30–19,30
Vernissage
8 Febbraio 2007, ore 18
Autore
Curatore