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Dialosien siresien – Grazia Sini
È all’ottavo appuntamento il viaggio nel mondo dell’arte contemporanea della siresien artisien, personaggio creato da Roberta Filippelli, questa volta diventa trasparente, và sottovuoto, entrando con discrezione nel mondo dell’invisibile dell’artista Grazia Sini
Comunicato stampa
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È all’ottavo appuntamento il viaggio nel mondo dell’arte contemporanea della siresien artisien, personaggio creato da Roberta Filippelli, questa volta diventa trasparente, và sottovuoto, entrando con discrezione nel mondo dell’invisibile dell’artista Grazia Sini.
Ascoltare il silenzio e osservare l'invisibile
Grazia Sini orienta la propria ricerca artistica verso la rappresentazione di ciò che non è oggettivamente rappresentabile come il vuoto e il silenzio.
La materialità delle sue sculture in plexiglas, leggera e trasparente, in bilico tra visibile e invisibile, diventa il presupposto del vuoto, del silenzio.
L'equivalenza vuoto-silenzio si estrinseca inequivocabilmente nella installazione ambientale proposta da Grazia Sini per la mostra a BluBlauer di Alghero.
Il rapporto dialettico che intercorre fra la lieve plasticità delle sue sculture in plexiglas e l’emanazione luminosa che da esse si irradia nell’ambiente circostante, restituiscono allo spettatore la sensazione di uno spazio consegnato al silenzio.
La trasparenza nelle sue opere è data, non è illusionistica, pertanto ogni attraversamento deve fare i conti con uno spazio inviolabile, dato per inavvicinabile, permeabile soltanto allo sguardo… e alla luce.
Molto importante diventa il gioco luminoso dei riflessi perché amplificano l'oggetto in una nuova relazione con lo spazio. La proiezione dei riflessi aumenta il senso della profondità, sorregge la distanza tra l'osservatore e l'oggetto, mentre nello stesso tempo forza lo spazio limitato dalla materia.
La luce ha infatti un ruolo da protagonista in questi spazi svuotati di presenza umana: cambiando le condizioni luminose probabilmente cambierebbe anche la percezione dell’opera.
Grazia Sini crea così una installazione che diventa stanza di materia vibratile.
La luce entra a far parte dell'opera con tutta la sua freddezza, con la sua forza dissuasiva. Crea un bagliore stabilizzato che illumina una scena di silenzio. L'evocazione e' tutta per l'assenza, che infatti appare in tutta la sua evidenza. L’invito è anche questo: stare ad ascoltare il silenzio, guardare l’invisibile, l’oltre.
La mostra si inaugura venerdì 5 gennaio alle ore 18.00 al blublauerspazioarte in via Morandi, 4 ad Alghero e potrà essere visitabile, tutti i giorni festivi inclusi, dalle 18.00 alle 20.30
Per il vernissagge d’inaugurazione Art Cook a cura di Maria Grazia Milia performance di Monica Onida per san giuliano con fin finger food , elaborati ad hoc , con la partecipazione della cantina Giogantinu di Berchidda, la scelta dei vini è a cura dell’agronomo Giuseppe Izza, con la partecipazione dei sommelier della Fisar, accompagnerà la serata la musica del musicista Manuel Attanasio.
l a s i r e s i e n e d i n t o r n i.
Una creatura fantastica ma non tanto. La Siresien, invenzione di Roberta Filippelli, ha la sinuosità di una spirale genetica, ma l’irriverenza di un enfant terrible. E’ una proiezione psicologica, ma anche una creatura vera che s’insinua nell’arte e dialoga, inventa modi di relazione, magari diventando “dialosien”. Il suo universo è quindi liquido, fortemente contrastato dal bianco e nero, ma con una sua dolcezza che sa conquistare. La Siresien è una creatura che ama i giochi e i travestimenti. Sa anche sdoppiarsi in un alter ego che possiamo supporre infinito. Inventa anche un suo linguaggio che fa rima con il suo nome. E’ una creatura viva e vivace, semplice e curiosa. La sua forma confina con l’essenzialità del disegno infantile, i denti ben in evidenza denunciano una spiccata propensione a cacciarsi in situazioni strane. Un po’ bambina, un po’ fata, la Siresien è una creatura errante per definizione, entra ed esce dall’arte in continuazione.
Come in questo caso. Il suo dialogo si svolge durante un vasto periodo ma soprattutto si avvicina alle opere di altri artisti diventando quasi una sorta di guida. In questo accompagnamento si avverte il desiderio di confrontarsi e, quindi, di conoscere. Parteciperà a tutto il ciclo espositivo in forma discreta e rafforzandosi proprio dall’intensità del rapporto con gli altri artisti. Il viaggio della Siresien sarà di volta in volta un motivo in più del percorso espositivo individuale. Un fil rouge che contraddistingue questo ciclo di mostre a cui partecipano artisti che non hanno bisogno di presentazioni. Artisti policentrici che adoperano linguaggi espressivi differenti.
Favola per grandi e bambini, la Siresien diventa allora non solo una mostra con un autrice, Roberta Filippelli, ma anche un segnale che ci conduce nel mondo dell’arte contemporanea, sperando che Alghero sia non solo stazione di arrivo, ma anche di partenza.
Valerio Dehò
Ascoltare il silenzio e osservare l'invisibile
Grazia Sini orienta la propria ricerca artistica verso la rappresentazione di ciò che non è oggettivamente rappresentabile come il vuoto e il silenzio.
La materialità delle sue sculture in plexiglas, leggera e trasparente, in bilico tra visibile e invisibile, diventa il presupposto del vuoto, del silenzio.
L'equivalenza vuoto-silenzio si estrinseca inequivocabilmente nella installazione ambientale proposta da Grazia Sini per la mostra a BluBlauer di Alghero.
Il rapporto dialettico che intercorre fra la lieve plasticità delle sue sculture in plexiglas e l’emanazione luminosa che da esse si irradia nell’ambiente circostante, restituiscono allo spettatore la sensazione di uno spazio consegnato al silenzio.
La trasparenza nelle sue opere è data, non è illusionistica, pertanto ogni attraversamento deve fare i conti con uno spazio inviolabile, dato per inavvicinabile, permeabile soltanto allo sguardo… e alla luce.
Molto importante diventa il gioco luminoso dei riflessi perché amplificano l'oggetto in una nuova relazione con lo spazio. La proiezione dei riflessi aumenta il senso della profondità, sorregge la distanza tra l'osservatore e l'oggetto, mentre nello stesso tempo forza lo spazio limitato dalla materia.
La luce ha infatti un ruolo da protagonista in questi spazi svuotati di presenza umana: cambiando le condizioni luminose probabilmente cambierebbe anche la percezione dell’opera.
Grazia Sini crea così una installazione che diventa stanza di materia vibratile.
La luce entra a far parte dell'opera con tutta la sua freddezza, con la sua forza dissuasiva. Crea un bagliore stabilizzato che illumina una scena di silenzio. L'evocazione e' tutta per l'assenza, che infatti appare in tutta la sua evidenza. L’invito è anche questo: stare ad ascoltare il silenzio, guardare l’invisibile, l’oltre.
La mostra si inaugura venerdì 5 gennaio alle ore 18.00 al blublauerspazioarte in via Morandi, 4 ad Alghero e potrà essere visitabile, tutti i giorni festivi inclusi, dalle 18.00 alle 20.30
Per il vernissagge d’inaugurazione Art Cook a cura di Maria Grazia Milia performance di Monica Onida per san giuliano con fin finger food , elaborati ad hoc , con la partecipazione della cantina Giogantinu di Berchidda, la scelta dei vini è a cura dell’agronomo Giuseppe Izza, con la partecipazione dei sommelier della Fisar, accompagnerà la serata la musica del musicista Manuel Attanasio.
l a s i r e s i e n e d i n t o r n i.
Una creatura fantastica ma non tanto. La Siresien, invenzione di Roberta Filippelli, ha la sinuosità di una spirale genetica, ma l’irriverenza di un enfant terrible. E’ una proiezione psicologica, ma anche una creatura vera che s’insinua nell’arte e dialoga, inventa modi di relazione, magari diventando “dialosien”. Il suo universo è quindi liquido, fortemente contrastato dal bianco e nero, ma con una sua dolcezza che sa conquistare. La Siresien è una creatura che ama i giochi e i travestimenti. Sa anche sdoppiarsi in un alter ego che possiamo supporre infinito. Inventa anche un suo linguaggio che fa rima con il suo nome. E’ una creatura viva e vivace, semplice e curiosa. La sua forma confina con l’essenzialità del disegno infantile, i denti ben in evidenza denunciano una spiccata propensione a cacciarsi in situazioni strane. Un po’ bambina, un po’ fata, la Siresien è una creatura errante per definizione, entra ed esce dall’arte in continuazione.
Come in questo caso. Il suo dialogo si svolge durante un vasto periodo ma soprattutto si avvicina alle opere di altri artisti diventando quasi una sorta di guida. In questo accompagnamento si avverte il desiderio di confrontarsi e, quindi, di conoscere. Parteciperà a tutto il ciclo espositivo in forma discreta e rafforzandosi proprio dall’intensità del rapporto con gli altri artisti. Il viaggio della Siresien sarà di volta in volta un motivo in più del percorso espositivo individuale. Un fil rouge che contraddistingue questo ciclo di mostre a cui partecipano artisti che non hanno bisogno di presentazioni. Artisti policentrici che adoperano linguaggi espressivi differenti.
Favola per grandi e bambini, la Siresien diventa allora non solo una mostra con un autrice, Roberta Filippelli, ma anche un segnale che ci conduce nel mondo dell’arte contemporanea, sperando che Alghero sia non solo stazione di arrivo, ma anche di partenza.
Valerio Dehò
05
gennaio 2007
Dialosien siresien – Grazia Sini
Dal 05 al 14 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
BLUBLAUERSPAZIOARTE
Alghero, Via Rodolfo Morandi, 4, (Sassari)
Alghero, Via Rodolfo Morandi, 4, (Sassari)
Orario di apertura
tutti i giorni 18-20.30
Autore
Curatore