Le due opere in mostra, che raccontano con garbo e freschezza narrativa un episodio della nostra storia nazionale, la partenza dal porto di Napoli - avvenuta nel mese di ottobre del 1759- di Carlo III di Borbone alla volta della Spagna, sono state recentemente restaurate e restituite quindi al pubblico godimento.

Si tratta di due vedute del porto della città partenopea, quasi due “istantanee” scattate da un “fotografo professionista” d’eccezione, il versatile e famoso pittore modenese Antonio Joli, in quegli anni di passaggio per Napoli come accompagnatore-documentarista dell’ennesimo viaggiatore anglosassone impegnato nel Grand-Tour con destinazione finale la Sicilia.

Le tele sono un chiaro esempio di quanto la settecentesca pittura di veduta sia di fatto un vero e proprio strumento di documentazione storica, quasi una fotografia dell’epoca.

L’intento dell’artista, su commissione della Corte Borbonica, è quello di documentare l’importante momento storico della partenza del sovrano Carlo III, molto amato da tutta la popolazione, alla volta del regno ispanico dopo aver abdicato in favore del figlio Ferdinando IV.

La fedele cronaca dell’ evento viene articolata in due momenti distinti, quello del laborioso imbarco del re e di tutta la sua corte, la sera del 6 ottobre 1759 con tutta la popolazione napoletana che affolla la banchina per salutarlo festosamente, e quello della partenza vera e propria, all’alba del giorno dopo.

Ribaltata la prospettiva e modificata la luce, i due quadri di veduta affidano alla storia uno stesso mirabile documento, l’immagine bifronte del golfo di Napoli, cornice ideale di una evento memorabile: da una parte il Vesuvio attivo e presente, protagonista della scena alla stregua della flotta schierata e della Lanterna del porto, dall’altra lo straordinario sky-line della Napoli settecentesca cui il sovrano illuminato inesorabilmente volta le spalle.