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Poker
cinque giovani artisti emergenti della scena pittorica contemporanea, in prevalenza americani, a rappresentare una tendenza attualissima al confine tra il figurativo e l’astratto
Comunicato stampa
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Dal 18 gennaio la galleria Monica De Cardenas ospita la collettiva di cinque artisti internazionali: Whitney Bedford, Brian Fahlstrom, Kirsten Everberg, Kirstine Roepstorff ed Elizabeth Neel; cinque giovani artisti emergenti della scena pittorica contemporanea, in prevalenza americani, a rappresentare una tendenza attualissima al confine tra il figurativo e l’astratto. Il curatore della mostra, Nikola Cernetic, ha scelto questi cinque artisti tra i giovani più interessanti, ormai già ricercati dalle collezioni più eminenti e dai musei d’avanguardia.
Brian Fahlstrom (*1978, Kansas City, Missouri, vive a Los Angeles ) in questo momento è parte di un’importante collettiva al californiano Orange County Museum e della mostra USA Today alla Royal Academy di Londra. I paesaggi di Brian Fahlstrom contengono un’immediatezza creativa, l’atto pittorico come forma d’espressione intuitiva. Dispiegando la sua conoscenza dei maestri, Fahlstrom si appropria dell’essenza del linguaggio di artisti come Van Gogh, Derain, Klimt e Cezanne con stupefacente naturalezza. Componendo paesaggi per associazione, Fahlstrom trasforma sia la natura che la sua rappresentazione in un esuberante sistema di attribuzioni e traduzioni. Nuvole, montagne e laghi sono distorti e trasformati, non per suggerire se stessi, ma per insinuare la loro storia artistica. Decifrando la liturgia della pittura, Fahlstrom ricrea il romanticismo artistico dandogli un nuovo e sorprendente incanto.
Kirsten Everberg ( Los Angeles ), che viene dal successo della personale tenutasi l’anno scorso al museo Le Consortium di Digione, raffigura soprattutto interni e particolari architettonici. Il suo interesse si sviluppa attraverso il linguaggio della composizione e delle strutture degli ambienti. E’ l’artista maggiormente figurativa del gruppo, ma possiede una particolare caratteristica tecnica nella sua espressione pittorica data da colature di smalto sulla tela riportata su legno, senza pennellate.
I lavori di Kirstine Roepstorff (*1972 Danimarca ) sono generalmente dei collages carichi di storie e tensioni; frammenti di colore sagomati su personaggi e luoghi che generano il nostro vivere. Uno stile barocco e ironico pervade quasi tutte le sue opere che non risparmiano energia espressiva; lavori che spesso diventano parodie del sociale, ma che ne esaltano la componente dinamica. Cartoline affollate di storie che sfuggono il presente ma che puntualmente lo determinano.
Anche Elizabeth Neel (*1976 Vermont, vive a New York ) è da poco sulla scena internazionale, ma ha già riscosso ampi consensi e l’inclusione in importanti collezioni.
Una vitale fusione tra astrazione e figurazione è sapientemente tessuta nei suoi dipinti. Sulle tele troviamo pennellate lussureggianti di colore vivido combinato con zone oscure, eppure un’improvvisa apparizione di immagini entra ed esce dalla profondità. Neel trova le sue immagini su Internet per poi trasformarle e infonderle di nuova vita. L’artista gioca con il nostro riconoscere di immagini fino al punto che c’è poco contrasto tra le forme ambigue e spesso frammentarie e i colori vitali che si fondono così facilmente come si contrastano.
Infine Whitney Bedford (*1976 Baltimore, Maryland, vive a Los Angeles ) con pochi tratti e colori intensissimi ripropone, trasfigurati, argomenti classici e drammatici come velieri e scene di mare in tempesta. Nei suoi dipinti rappresentazione pittorica e astrazione collidono e combattono per il dominio, ma nessuno dei due ne esce vincitore.
Una mostra in cui quasi tutti gli artisti sono una premiere in Italia, un “Poker” dato da quattro regine e un asso.
Brian Fahlstrom (*1978, Kansas City, Missouri, vive a Los Angeles ) in questo momento è parte di un’importante collettiva al californiano Orange County Museum e della mostra USA Today alla Royal Academy di Londra. I paesaggi di Brian Fahlstrom contengono un’immediatezza creativa, l’atto pittorico come forma d’espressione intuitiva. Dispiegando la sua conoscenza dei maestri, Fahlstrom si appropria dell’essenza del linguaggio di artisti come Van Gogh, Derain, Klimt e Cezanne con stupefacente naturalezza. Componendo paesaggi per associazione, Fahlstrom trasforma sia la natura che la sua rappresentazione in un esuberante sistema di attribuzioni e traduzioni. Nuvole, montagne e laghi sono distorti e trasformati, non per suggerire se stessi, ma per insinuare la loro storia artistica. Decifrando la liturgia della pittura, Fahlstrom ricrea il romanticismo artistico dandogli un nuovo e sorprendente incanto.
Kirsten Everberg ( Los Angeles ), che viene dal successo della personale tenutasi l’anno scorso al museo Le Consortium di Digione, raffigura soprattutto interni e particolari architettonici. Il suo interesse si sviluppa attraverso il linguaggio della composizione e delle strutture degli ambienti. E’ l’artista maggiormente figurativa del gruppo, ma possiede una particolare caratteristica tecnica nella sua espressione pittorica data da colature di smalto sulla tela riportata su legno, senza pennellate.
I lavori di Kirstine Roepstorff (*1972 Danimarca ) sono generalmente dei collages carichi di storie e tensioni; frammenti di colore sagomati su personaggi e luoghi che generano il nostro vivere. Uno stile barocco e ironico pervade quasi tutte le sue opere che non risparmiano energia espressiva; lavori che spesso diventano parodie del sociale, ma che ne esaltano la componente dinamica. Cartoline affollate di storie che sfuggono il presente ma che puntualmente lo determinano.
Anche Elizabeth Neel (*1976 Vermont, vive a New York ) è da poco sulla scena internazionale, ma ha già riscosso ampi consensi e l’inclusione in importanti collezioni.
Una vitale fusione tra astrazione e figurazione è sapientemente tessuta nei suoi dipinti. Sulle tele troviamo pennellate lussureggianti di colore vivido combinato con zone oscure, eppure un’improvvisa apparizione di immagini entra ed esce dalla profondità. Neel trova le sue immagini su Internet per poi trasformarle e infonderle di nuova vita. L’artista gioca con il nostro riconoscere di immagini fino al punto che c’è poco contrasto tra le forme ambigue e spesso frammentarie e i colori vitali che si fondono così facilmente come si contrastano.
Infine Whitney Bedford (*1976 Baltimore, Maryland, vive a Los Angeles ) con pochi tratti e colori intensissimi ripropone, trasfigurati, argomenti classici e drammatici come velieri e scene di mare in tempesta. Nei suoi dipinti rappresentazione pittorica e astrazione collidono e combattono per il dominio, ma nessuno dei due ne esce vincitore.
Una mostra in cui quasi tutti gli artisti sono una premiere in Italia, un “Poker” dato da quattro regine e un asso.
18
gennaio 2007
Poker
Dal 18 gennaio al 10 marzo 2007
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
GALLERIA MONICA DE CARDENAS
Milano, Via Francesco Viganò, 4, (Milano)
Milano, Via Francesco Viganò, 4, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15-19
Vernissage
18 Gennaio 2007, ore 18.30
Autore
Curatore