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Makara
Questa mostra di fine anno presenta, come è consuetudine della Galleria milanese, una selezionata raccolta d’arte orientale ed in particolare cinese
Comunicato stampa
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La Galleria d’arte orientale La Galliavola inaugura, il prossimo 12 dicembre, la mostra “Makara - Con il dio del cielo e delle acque nel fantastico mondo di animali dell'iconografia cinese", rispettando cosi' una tradizione ormai di anni che la vuole presentare, prima delle festivita' natalizie, le nuove acquisizioni.
Questa mostra di fine anno presenta, come e' consuetudine della Galleria milanese, una selezionata raccolta d’arte orientale ed in particolare cinese composta da oggetti importanti, alcuni inediti, altri originali e curiosi, ma tutti interessanti per il loro valore culturale, per l’interpretazione simbolica - quasi mai assente e che nei piu' stimola curiosita' e voglia di conoscenza, per la raffinatezza esecutiva che sempre li contraddistingue.
Quindi perche' Makara? Perche' questo dio dall’aspetto feroce e bellicoso introduce all’esposizione?
Perche' Makara e' il nome di un semidio della mitologia induista, simbolo di acqua e pioggia a cui l’interpretazione simbolica di epoca Ming associava la figura del dragone. E un dragone, dal corpo sinuoso con lunga coda e fauci spalancate, e' colui che e' raffigurato sulla tegola in gre's che verra' presentata durante la mostra.
Per la simbologia che rappresenta, il dragone ben si adattava a tenere lontane calamita' naturali di ordine meteorologico, quindi non a caso la scultura a forma di dragone nel suo ruolo di tegola diventava un elemento architettonico decisamente appropriato, specialmente per un tempio. Almeno cosi' ha pensato la signora Wang Li che ha espressamente commissionato la scultura - come testimoniano gli ideogrammi ben leggibili sul lato della tegola - per donarla il 21 maggio 1597 al tempio Kai Hua. (allegata scheda particolareggiata)
Cosi' e' nata questa mostra, o meglio il titolo di questa mostra. Un omaggio alla simbologia legata la mondo animale nella cultura cinese, o meglio agli animali in posa, gli animali oggetto della vastissima iconografia decorativa dell’arte cinese.
Makara, che come sempre sara' allestita nei locali della Galleria in via Borgona 9 a Milano, presenta un’articolata e squisita raccolta di “oggetti da vetrina", che nascono dalla raffinata quanto magica cultura che ha contraddistinto l’arte della Cina antica, cui si affiancano altri da grandi spazi come la “Tegola" - 145 cm - o una inedita e rarissima coppia di aironi in cloisonne' (bronzo a smalti colorati) di ben 2 metri d’altezza.
Attorno a loro, in assoluto contrasto per dimensioni e cromatismo, una coppia di aironi giapponesi in avorio dall’intaglio finissimo, poi due coppie di quaglie in cloisonne', una coppia di cani di Fo in bisquit, una coppia di carpe e una di galletti in terracotta smaltata e, sempre in terracotta, un cavallo rampante. Poi porcellane come una coppia di chimere con funzione di porta-incensieri e un Guandi' con testuggine. Ancora si potranno trovare piccoli insetti su di un piatto cinese del periodo Qianlong o tutto un bestiario fantastico come nel decoro della coppia di potiche in porcellana “bianco e blu".
Piu' di cinquanta oggetti che spaziano dalla porcellana policroma ai Blanc de Chine e al biscuit, passando per il bronzo, la terracotta… fino a ''toccare'' materiali pregevoli per il loro valore intrinseco come la giada che, da sempre, rappresenta nella cultura cinese l’archetipo della preziosita'. Makara propone una nuova e inedita collezione di giade nella quale animali, fiori, figure mitologiche… sono il soggetto di piccole sculture come una montagna o dei minuti leoni buddisti, oppure di oggetti d’uso come due piccoli paraventi da tavolo, due vasetti a motivi floreali, un bruciaprofumi, due fibbie, un lavapennelli a forma di foglia, un altro a forma di fior di loto, poi un sigillo… Tutte queste giade di verdi sempre diversi, dalle mille sfumature chiare e scure, talvolta traslucide, talaltra quasi trasparenti per la finezza c’intaglio con cui e' stata trattata la pietra sono datate tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800.
La mostra si completa con una selezione di oggetti, sculture e porcellane dal decoro ispirato al mondo della natura, come un grande piatto in porcellana Kraak su cui campeggia una decorazione floreale.
La raccolta di oggetti presentati da La Galliavola nella mostra Makara e' un ensamble di pezzi scelti uno ad uno con cura e accuratezza, ognuno dei quali trasmette l’amore, il buon gusto e la vivacita' culturale che hanno guidato nella loro scelta.
Oggetti raccolti per essere guardati, ammirati, talvolta toccati, presi tra le mani e riposti per tornare a guardarli, assaporando il senso d’appagamento che si prova nel possedere qualche cosa che si ama.
Oggetti raccolti per la delicatezza che trasmette la loro squisita fattura ed i materiali preziosi con cui sono stati eseguiti.
Oggetti raccolti perche' depositari di valori estetici, gusto e mode, perche' testimoni di un tempo che non e' piu' e che di quel tempo ci tramandano vivacita' intellettuale, cultura, ma su tutto civilta'.
Oggetti raccolti perche' frutto dell’ingegno e della creativita' umana in una delle sue piu' alte espressioni:l’arte.
La mostra Makara, dal 12 dicembre 2006 al 31 gennaio 2007, e' una raccolta di oggettistica orientale antica, raffinata e originale, di oggetti di valore che si posso non solo ammirare e desiderare ma anche possedere.
L’occasione per presentare una mostra il cui corpus e' costituito da un buon gruppo di oggetti d’arte ispirati al mondo animale e' data dall’imminente uscita del volume “Animali e creature fantastiche nell’arte dell’Estremo Oriente" - edito dal Whitelight e distribuito da Touring Editore- in cui sono pubblicati alcuni oggetti esposti in Makara. Il volume, a cura di Fabio Bourbon con testi di Ugo Donati, sara' consultabile e a disposizione dei visitatori fornendo uno strumento di ulteriore e approfondita conoscenza per chi avra' il piacere e l’opportunita' di visitare la mostra.
Questa mostra di fine anno presenta, come e' consuetudine della Galleria milanese, una selezionata raccolta d’arte orientale ed in particolare cinese composta da oggetti importanti, alcuni inediti, altri originali e curiosi, ma tutti interessanti per il loro valore culturale, per l’interpretazione simbolica - quasi mai assente e che nei piu' stimola curiosita' e voglia di conoscenza, per la raffinatezza esecutiva che sempre li contraddistingue.
Quindi perche' Makara? Perche' questo dio dall’aspetto feroce e bellicoso introduce all’esposizione?
Perche' Makara e' il nome di un semidio della mitologia induista, simbolo di acqua e pioggia a cui l’interpretazione simbolica di epoca Ming associava la figura del dragone. E un dragone, dal corpo sinuoso con lunga coda e fauci spalancate, e' colui che e' raffigurato sulla tegola in gre's che verra' presentata durante la mostra.
Per la simbologia che rappresenta, il dragone ben si adattava a tenere lontane calamita' naturali di ordine meteorologico, quindi non a caso la scultura a forma di dragone nel suo ruolo di tegola diventava un elemento architettonico decisamente appropriato, specialmente per un tempio. Almeno cosi' ha pensato la signora Wang Li che ha espressamente commissionato la scultura - come testimoniano gli ideogrammi ben leggibili sul lato della tegola - per donarla il 21 maggio 1597 al tempio Kai Hua. (allegata scheda particolareggiata)
Cosi' e' nata questa mostra, o meglio il titolo di questa mostra. Un omaggio alla simbologia legata la mondo animale nella cultura cinese, o meglio agli animali in posa, gli animali oggetto della vastissima iconografia decorativa dell’arte cinese.
Makara, che come sempre sara' allestita nei locali della Galleria in via Borgona 9 a Milano, presenta un’articolata e squisita raccolta di “oggetti da vetrina", che nascono dalla raffinata quanto magica cultura che ha contraddistinto l’arte della Cina antica, cui si affiancano altri da grandi spazi come la “Tegola" - 145 cm - o una inedita e rarissima coppia di aironi in cloisonne' (bronzo a smalti colorati) di ben 2 metri d’altezza.
Attorno a loro, in assoluto contrasto per dimensioni e cromatismo, una coppia di aironi giapponesi in avorio dall’intaglio finissimo, poi due coppie di quaglie in cloisonne', una coppia di cani di Fo in bisquit, una coppia di carpe e una di galletti in terracotta smaltata e, sempre in terracotta, un cavallo rampante. Poi porcellane come una coppia di chimere con funzione di porta-incensieri e un Guandi' con testuggine. Ancora si potranno trovare piccoli insetti su di un piatto cinese del periodo Qianlong o tutto un bestiario fantastico come nel decoro della coppia di potiche in porcellana “bianco e blu".
Piu' di cinquanta oggetti che spaziano dalla porcellana policroma ai Blanc de Chine e al biscuit, passando per il bronzo, la terracotta… fino a ''toccare'' materiali pregevoli per il loro valore intrinseco come la giada che, da sempre, rappresenta nella cultura cinese l’archetipo della preziosita'. Makara propone una nuova e inedita collezione di giade nella quale animali, fiori, figure mitologiche… sono il soggetto di piccole sculture come una montagna o dei minuti leoni buddisti, oppure di oggetti d’uso come due piccoli paraventi da tavolo, due vasetti a motivi floreali, un bruciaprofumi, due fibbie, un lavapennelli a forma di foglia, un altro a forma di fior di loto, poi un sigillo… Tutte queste giade di verdi sempre diversi, dalle mille sfumature chiare e scure, talvolta traslucide, talaltra quasi trasparenti per la finezza c’intaglio con cui e' stata trattata la pietra sono datate tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800.
La mostra si completa con una selezione di oggetti, sculture e porcellane dal decoro ispirato al mondo della natura, come un grande piatto in porcellana Kraak su cui campeggia una decorazione floreale.
La raccolta di oggetti presentati da La Galliavola nella mostra Makara e' un ensamble di pezzi scelti uno ad uno con cura e accuratezza, ognuno dei quali trasmette l’amore, il buon gusto e la vivacita' culturale che hanno guidato nella loro scelta.
Oggetti raccolti per essere guardati, ammirati, talvolta toccati, presi tra le mani e riposti per tornare a guardarli, assaporando il senso d’appagamento che si prova nel possedere qualche cosa che si ama.
Oggetti raccolti per la delicatezza che trasmette la loro squisita fattura ed i materiali preziosi con cui sono stati eseguiti.
Oggetti raccolti perche' depositari di valori estetici, gusto e mode, perche' testimoni di un tempo che non e' piu' e che di quel tempo ci tramandano vivacita' intellettuale, cultura, ma su tutto civilta'.
Oggetti raccolti perche' frutto dell’ingegno e della creativita' umana in una delle sue piu' alte espressioni:l’arte.
La mostra Makara, dal 12 dicembre 2006 al 31 gennaio 2007, e' una raccolta di oggettistica orientale antica, raffinata e originale, di oggetti di valore che si posso non solo ammirare e desiderare ma anche possedere.
L’occasione per presentare una mostra il cui corpus e' costituito da un buon gruppo di oggetti d’arte ispirati al mondo animale e' data dall’imminente uscita del volume “Animali e creature fantastiche nell’arte dell’Estremo Oriente" - edito dal Whitelight e distribuito da Touring Editore- in cui sono pubblicati alcuni oggetti esposti in Makara. Il volume, a cura di Fabio Bourbon con testi di Ugo Donati, sara' consultabile e a disposizione dei visitatori fornendo uno strumento di ulteriore e approfondita conoscenza per chi avra' il piacere e l’opportunita' di visitare la mostra.
12
dicembre 2006
Makara
Dal 12 dicembre 2006 al 31 gennaio 2007
arte etnica
Location
LA GALLIAVOLA ARTE ORIENTALE
Milano, Via Borgogna, 9, (Milano)
Milano, Via Borgogna, 9, (Milano)