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May Cornet – From now on
prima personale in Italia della giovane artista inglese May Cornet
Comunicato stampa
Segnala l'evento
FROM NOW ON è il titolo della mostra che inaugura il programma espositivo del 2007 della Galleria Alessandro Bagnai, a Firenze. E’ la prima personale in Italia della giovane artista inglese May Cornet.
Nata a Londra nel 1975, dove attualmente vive e lavora, May Cornet ha trascorso la sua infanzia tra la Francia e l’Inghilterra ed è cresciuta profondamente immersa nel mondo dell’arte, grazie alle frequentazioni di una famiglia particolarmente creativa, nipote del pittore Lucian Freud e dello scultore Jacob Epstein.
L’incontro con l’Italia e con Venezia, subito dopo il diploma nel 1998, è stato molto importante e di grande ispirazione per il lavoro dell’artista. Il rapporto con l’Italia, che continua nel tempo, ha sicuramente rappresentato una forma d’indipendenza dalla sua vita in Inghilterra e in Francia.
In questi anni May Cornet ha realizzato varie esposizioni in Europa e in Gran Bretagna, sviluppando lavori, installazioni e disegni su grande scala e sempre più ambiziosi.
FROM NOW ON riprende alcuni temi sui quali May Cornet lavora dal 2004, periodo che ha trascorso come artista residente alla Walsall New Art Gallery, un progetto sponsorizzato dalla Tate Gallery. I grandi spazi della galleria Alessandro Bagnai ben si coniugano con l’esigenza dell’artista di grandi dimensioni. Il “Portable Garden”, delicata valigia di legno, raccoglie all’ingresso della galleria tutto il contenuto della mostra: qui, in miniatura, si trovano un piccolo paravento di cuoio bianco con sopra dipinti fitti fili d’erba, e poi piccole forme nere tra cui un ponte, tre papere e due sfere diverse definite da dodici pentagoni. Nella sala successiva, il giardino portatile si trasforma improvvisamente in una grande installazione, “La fine dell’infanzia”, dove ogni elemento si è magicamente ingigantito, siamo in un vero giardino, un luogo senza tempo, da attraversare e condividere. Tutto è diventato a dimensione d’uomo, così parte di una delle pareti,16 metri circa, è occupata da quei fitti fili d’erba. Un giardino - come scrive Antonella Villanova nell’introduzione in catalogo – che fa riaffiorare ricordi e luoghi della memoria, appunto della nostra infanzia, dove tutto sembrava possibile, anche nei momenti più tristi.
Accanto, nelle altre sale denominate drawing room, sono esposte grandi carte della serie “O-drawing” e “Lover’s rock”, polittici con tracciate tante piccole ”0” pulsanti: macchie, tutte giocate sulle nuance del grigio, che sembrano disegnare altrettante mappe.
La mostra è accompagnata da un catalogo con introduzione di Antonella Villanova, testi di Lòrànd Hegyi, Peter De Bolle e un’intervista con l’artista realizzata da Raffaella Guidobono.
Nata a Londra nel 1975, dove attualmente vive e lavora, May Cornet ha trascorso la sua infanzia tra la Francia e l’Inghilterra ed è cresciuta profondamente immersa nel mondo dell’arte, grazie alle frequentazioni di una famiglia particolarmente creativa, nipote del pittore Lucian Freud e dello scultore Jacob Epstein.
L’incontro con l’Italia e con Venezia, subito dopo il diploma nel 1998, è stato molto importante e di grande ispirazione per il lavoro dell’artista. Il rapporto con l’Italia, che continua nel tempo, ha sicuramente rappresentato una forma d’indipendenza dalla sua vita in Inghilterra e in Francia.
In questi anni May Cornet ha realizzato varie esposizioni in Europa e in Gran Bretagna, sviluppando lavori, installazioni e disegni su grande scala e sempre più ambiziosi.
FROM NOW ON riprende alcuni temi sui quali May Cornet lavora dal 2004, periodo che ha trascorso come artista residente alla Walsall New Art Gallery, un progetto sponsorizzato dalla Tate Gallery. I grandi spazi della galleria Alessandro Bagnai ben si coniugano con l’esigenza dell’artista di grandi dimensioni. Il “Portable Garden”, delicata valigia di legno, raccoglie all’ingresso della galleria tutto il contenuto della mostra: qui, in miniatura, si trovano un piccolo paravento di cuoio bianco con sopra dipinti fitti fili d’erba, e poi piccole forme nere tra cui un ponte, tre papere e due sfere diverse definite da dodici pentagoni. Nella sala successiva, il giardino portatile si trasforma improvvisamente in una grande installazione, “La fine dell’infanzia”, dove ogni elemento si è magicamente ingigantito, siamo in un vero giardino, un luogo senza tempo, da attraversare e condividere. Tutto è diventato a dimensione d’uomo, così parte di una delle pareti,16 metri circa, è occupata da quei fitti fili d’erba. Un giardino - come scrive Antonella Villanova nell’introduzione in catalogo – che fa riaffiorare ricordi e luoghi della memoria, appunto della nostra infanzia, dove tutto sembrava possibile, anche nei momenti più tristi.
Accanto, nelle altre sale denominate drawing room, sono esposte grandi carte della serie “O-drawing” e “Lover’s rock”, polittici con tracciate tante piccole ”0” pulsanti: macchie, tutte giocate sulle nuance del grigio, che sembrano disegnare altrettante mappe.
La mostra è accompagnata da un catalogo con introduzione di Antonella Villanova, testi di Lòrànd Hegyi, Peter De Bolle e un’intervista con l’artista realizzata da Raffaella Guidobono.
20
gennaio 2007
May Cornet – From now on
Dal 20 gennaio al 20 marzo 2007
giovane arte
Location
GALLERIA ALESSANDRO BAGNAI
Firenze, Piazza Carlo Goldoni, 2, (Firenze)
Firenze, Piazza Carlo Goldoni, 2, (Firenze)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 10-13 e 14.30-19
Vernissage
20 Gennaio 2007, ore 18.30
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore